Ragazzo succube del padre

Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da ormai 5 sempre con lo stesso ragazzo. Non abbiamo mai avuto grossi problemi, anzi posso dire che siamo una bella coppia, ci rispettiamo molto e ci amiamo. Studiamo entrambi all'università.
Le nostre litigate a dire il vero sono state causate per la maggior parte dalla sua famiglia, ora mi spiego: lui ha un'azienda di famiglia, il padre è un uomo molto attaccato al suo lavoro, troppo dal mio punto di vista ma evidentemente io non posso capire cosa significa.
Ho pensato che fosse a causa della crisi che si dava così da fare ma da quello che ho capito è sempre stato così, non esistono vacanze, nè giorni di festa per lui. Il mio ragazzo lo aiuta e per questo è rimasto anche indietro con gli studi, di ben 2 anni, che a mio parere diventeranno anche tre perchè il padre, pur essendo consapevole di ciò, non lo lascia studiare tranquillamente.
A me questa cosa fa arrabbiare perchè non lo trovo affatto giusto, gli sta facendo perdere tempo e anche la motivazione, infatti il mio ragazzo si deprime un po'...a questo punto era meglio se non lo faceva andare all'università!La seconda cosa è che io e lui non possiamo mai uscire il fine settimana perchè ovviamente lui lavora e se il padre gli lascia una mezza giornata libera lo fa pure sentire in colpa!Io sopporto sopporto ma ad un certo punto mi stanco e lì scatta la lite...lui mi dice che ne parla con suo padre ecc ma tanto sono anni che è così e invece di migliorare peggiora...


[#1]
Dr.ssa Emilia Sigillo Psicologo, Psicoterapeuta 29 2
Gentile ragazza,
la decisione di allentare questa forte dipendenza spetta solo al tuo ragazzo. Purtroppo spesso nelle dinamiche genitore-figlio improntate sul dovere e sul senso di colpa è molto difficile entrare. Ma tu conosci i suoi genitori? Come sono i rapporti con loro?
A mio parere a te rimane la scelta se accettare questa situazione così com'è (passibile di cambiamento o meno) o se uscire di scena e vivere la tua vita.

Cordialità

Dr.ssa Emilia Sigillo - Psicologa e Psicoterapeuta - PESCARA
Insegnate Massaggio infantile AIMI
Perfezionata in Psicologia perinatale

[#2]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

purtroppo non credo che possa fare molto per imporre al suo compagno un tipo di relazione differente con il padre.
Le dinamiche che ci descrive rispetto a questo loro rapporto rimandano a tematiche di sensi di colpa in cui lei non potrà avere molta voce in capitolo.
L'accettazione di questa situazione, in attesa di un eventuale cambiamento di rotta del suo fidanzato, è l'unico strumento in suo possesso. L'alternativa è decidere di lasciarlo e cercare altrove quello che lui non è in grado di darle.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#3]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Penso anch'io che allentare questa dipendenza, questo bisogno di sentirsi approvato dal padre ad
ogni costo sia difficile. Il suo ragazzo, cara , se si pone il problema e gli dispiace veramente perderla, potrebbe farsi aiutare da uno psicoterapeuta a domandarsi perchè si ritrova con un Super-io così esigente, perchè non è possibile una mediazione ragionevole sui tempi e sui valori, indispensabile quando nasce una coppia.
E poi la madre del ragazzo cosa fa ? Lo difende o tace..? Certo è che se lei vuole continuare la relazione, è necessario capire di più le dinamiche di quella famiglia e cercare di stabilire una rapporto migliore, altrimenti forse è meglio uscire di scena..
Con molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
Dr.ssa Sarah Cervi Psicologo, Psicoterapeuta 74 1 1
Gentile ragazza,
da ciò che lei afferma emergono due livelli: il primo è la sua rabbia per il fatto che il papà del suo ragazzo gli stia facendo, a suo avviso, perdere tempo e motivazione rispetto allo studio e il secondo è quello che la riguarda un po' più in modo diretto ovvero la sua frustrazione riguardo il fatto che lei e il suo ragazzo non potete mai uscire il fine settimana perchè lui lavora.
Per quanto riguarda la prima vorrei rivolgerle una domanda: ma il suo ragazzo vuole studiare? che progetti ha per il futuro? pensa di portare avanti l'attività famigliare o di fare altro?
Per quanto riguarda la seconda invece vorrei chiederle: ogni quanto vi vedete? con che frequenza avete dei vostri spazi all'interno della settimana?

Sarah Cervi
www.psicologadellosviluppo-roma.blogspot.it
www.comunitalaquiete.blogspot.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie per le risposte.
Lui ne parla con sua madre di questo problema ma lei non fa nulla, si limita a dirgli che ha ragione ma la situazione non cambia se non per pochissimi giorni per poi tornare come prima...
Per quanto riguarda lo studio lui vuole finire, ma credo che dedichi troppo poco impegno all'università...
Poi però quando è depresso perchè è rimasto indietro viene da me...non glielo dico ma mi fa arrabbiare...
Io gliele faccio notare queste cose....ma sembra che in quella famiglia la dinamica sia questa: tutti sanno che non va bene ma tutti lasciano lo status quo...
[#6]
Dr.ssa Emilia Sigillo Psicologo, Psicoterapeuta 29 2
Cara ragazza,
mi dispiace, ma non posso fare altro che ribadire quanto ho espresso nella prima risposta: purtroppo nè tu nè tantomeno noi possiamo entrare nella mente del tuo ragazzo e fargli cambiare atteggiamento. Nè è ipotizzabile pretendere di cambiare la sua famiglia. Lui per caso è il primogenito?
Capisco il tuo rammarico, la tua rabbia e il tuo sentirti impotente.
A te la scelta se accettare la situazione o se allontanarti. Entrambe le possibilità implicano una quota di sofferenza che sicuramente dovrai affrontare, ma non mi sembra ci siano altre soluzioni. Devi essere tu a scegliere cosa è meglio per te.

Cordiali saluti
[#7]
Dr.ssa Sarah Cervi Psicologo, Psicoterapeuta 74 1 1
Credo che il problema riguardi più il suo fidanzato per quanto riguarda lo studio e il lavoro... ma evidentemente c'è qualcosa in cui lei si sente particolarmente coinvolta... e non mi è chiaro cosa la fa arrabbiare del fatto che lui, a causa del lavoro, non dedichi abbastanza tempo allo studio. Non è, secondo lei, apprezzabile che lui si stia quasi per laureare mentre lavora anche?... Lei si arrabbia perchè vorrebbe che il suo ragazzo dicesse no a suo padre? se si, perchè? che significato ha per lei il fatto che non lo fà? Si arrabbia perchè lui poi viene a lamentarsi con lei perchè non ha studiato abbastanza? se si, per quale motivo le da fastidio?