Perché la mia sessualità non si sviluppa?

Salve a tutti, avevo già scritto in questa sezione ma ho perduto i dati di accesso alla mail che utilizzavo per forum e siti; per questo ho un nuovo account.
In breve: sono un ragazzo di 24 anni. Sono molto carino, intelligente, abbastanza sicuro, insomma… non mi mancherebbe nulla per avere una sana vita affettiva; purtroppo non è così.
Da quando ero giovanissimo ho riscontrato un bassissimo desiderio sessuale verso le ragazze, cosa che mi ha fatto sospettare fortemente una componente omosessuale.
Nel corso dell’adolescenza i dubbi sono stati altalenanti. Tra i 19 e 20 anni, invece, ero sicuro di avere tendenze omosex radicate.
Nonostante ciò, non ho mai instaurato relazioni con ragazzi.
I miei avvicinamenti al sesso femminile, in ogni caso, sono stati un fallimento totale! La relazione non riusciva nemmeno a partire, visto che il mio corpo non reagiva.
Solo di recente sono riuscito a condividere qualcosa in più con una ragazza. Abbiamo fatto petting piuttosto spinto (lei non voleva fare sesso subito) ma per me avere un orgasmo era impossibile! A parte l'erezione, che c'era, non provavo nemmeno piacere. L'unica cosa che mi stimolava di più era fare sesso orale attivamente.
Considerando la mia indefinizione sessuale e, non per ultimo, il fatto che trovi eccitante solo la stimolazione orale (anche con i semplici baci), sono convinto che la mia sessualità non si sia proprio sviluppata! La sessualità che avevo a 10 anni ho ora. Sinceramente non mi sento nè gay, nè etero. Certo, il dubbio dell'omosessualità c'è, anche perché mi capita di provare pulsioni di tipo omoerotico. Però le fantasie non sono definite.
Ho letto di recente alcune teorie di Alexander Lowen e mi sono riconosciuto moltissimo nel disturbo narcisistico. Sono rimasto sorpreso nel riconoscere nelle sue teorie delle ipotesi che avevo sviluppato con l'autoanalisi. Ovvero:
1) Credo che il contesto ambientale in cui sono cresciuto abbia interferito con lo sviluppo della mia sessualità (quando ero piccolo spesso i miei genitori erano in tensione tra di loro ed io ero spesso schierato dalla parte di mia madre. Il modello maschile non l'ho quindi preso in considerazione per parecchio tempo)
2) Ho sviluppato il complesso del narcisismo. So che è normale per i bambini identificare sè stessi come strumento di piacere nella prima fase dello sviluppo della sessualità; il problema è che io ancora adesso preferisco il mio corpo a quello delle ragazze.
3) La mia ricerca di un modello virile per colmare le mie "carenze" mi porta a subire il fascino di modelli maschili e quindi a percepire pulsioni omoerotiche.

Ora come ora vorrei trovare una ragazza che cerchi di aiutarmi, senza troppi pregiudizi, anche se non penso che possa fare miracoli.
In ogni caso, prima di arrendermi al fatto che sono "sessualmente immaturo" e che non uscirò mai dalla "fase orale" della sessualità, vorrei chiedervi un parere: in che modo un sessuolo potrebbe aiutarmi? Meglio uno psicologo? Ma sopratutto: si può risolvere?

[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
le autodiagnosi non credo servano a molto, la fase orale?
L'immaturità sessuale?
L'indefinizione?
la presunta omosessualità?
I libri di alexander lowen?

L'unica strada possibile è quella in prima battuta diagnostica, poi eventualmente terapeutica.
Può rivolgersi tranquillamente ad uno psicologo, se desidera perfezionato in sessuologia clinica.

La prima tappa , per quanto riguarda la sessualità, è sempre e comunque una valutazione andrologica, per escludere cause organiche al suo disagio e valutare se si tratta di un desiderio sessuale ipoattivo.

Inoltre, non esistono ragazze, terapeutiche, che potranno guarirla o aiutarla, ma dopo avere conosciuto se stesso e la sua sessualità, potrà vivere una relazione appagante e vibrante anche sul piano sessuale.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
In effetti avevo pensato ad un problema andrologico e non escludo di fare una visita da uno specialista in materia.
La cosa strana è che comunque mi sento "carico" a livello ormonale. Il mio corpo spessissimo si eccita spontaneamente e sento il bisogno di toccarmi (anche se impiego più tempo della media ad avere l'orgasmo).

Forse possono sembrare ridicole le mie autoanalisi, ma è quello che effettivamente sento: la mia sessualità non ha superato le prime fasi.

Ho parlato di questo problema con i miei genitori e con gli amici più intimi che, fortunatamente, mi stanno vicino.
Ho cercato spesso di parlarne con ragazzi fidanzati, per conoscere le loro esperienze. A parte i "caldissimi", sono rimasto sorpreso nel rendermi conto di quante persone, sopratutto maschi, hanno avuto qualche problema (più o meno facile da superare) nella definizione di sé stessi e poi nella liberazione dell'istinto sessuale.

Ho anche molti amici omosessuali con i quali parlo per cercare di avere un punto di vista diverso e fare tesoro delle loro esperienze.
Rispetto a loro, ho riscontrato in me una differenza sostanziale. Se è vero che accade che il mio corpo reagisce vicino ad un ragazzo, è anche vero che io poi non sviluppo facilmente fantasie omoerotiche. In parole povere: non mi interessa avere rapporti completi con loro.
Se un ragazzo gay ci prova con me, avverto un certo fastidio e, nonostante io sia mentalmente apertissimo e assolutamente progressista, non è raro che mi irrigidisca a tal punto da essere freddo e poco cordiale nella risposta.
In effetti, tra i ragazzi, gli unici a suscitare in me una certa reazione, sono quelli che presentano caratteristiche fisiche e comportamentali assolutamente normali.

Comunque, il tempo non è servito a niente; gli approcci con le ragazze nemmeno. Mi resta provare con un sessuolo.
E se non va nemmeno con quello mi metto l'anima in pace.
Bello è sprecato!


[#3]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro bello e sprecato,

i professionisti della salute mentale sono ben definiti dalle leggi dello Stato Italiano e solo quelli abilitati e regolarmente iscritti ad un Albo possono esercitare la professione; il sessuologo non rientra tra questi.

Provi a dare un'occhiata qui per avere un'idea più precisa al riguardo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html

Se preferisce può rivolgersi ad uno psicologo perfezionato in sessuologia considerando, tuttavia, che uno psicoterapeuta normalmente formato ha tutte le competenze necessarie per occuparsi di disturbi della sessualità (sempre che di questo si tratti nel suo caso).

Il tutto dopo aver eseguito tutti gli esami diagnostici che le consiglierà l'andrologo.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
A dire il vero non credo che tutti gli psicoterapeuti sappiano approcciare il problema della sessualità.
E' per questo che voglio informarmi bene per poterne scegliere uno competente in materia.
Purtroppo, quando si parla di sessualità entrano in gioco molte variabili che coinvolgono anche le convinzioni etiche e morali del terapeuta.
Tra le altre cose, come sicuramente voi esperti saprete meglio di me, quando si parla di orientamento sessuale c'è chi va a parare da una parte, chi dall'altra: psicologia, biologia, ormoni, ecc...

Questa confusione in materia non rende facile affidarsi ad una persona e credere in quel determinato professionista. A dire il vero, non rende nemmeno facile capire qual'è lo scopo della propria ricerca: cercare di rettificarsi e definirsi? Accettare la propria diversità allo stesso in modo in cui deve farlo un sordo o un cieco?

Non penso di esagerare se dico che questa è una delle cose peggiori che possa accadere ad un essere umano. Fortunatamente io ci rido sopra e mi salvo con l'autoironia.

Adesso provvederò a fare le analisi e a trovare uno psicologo esperto in sessualità.
In caso vi terrò informati.

[#5]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Con piacere, ci faccia sapere, se crede.

Un caro saluto
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene , faccia gli cacertamenti e proceda con la scelta del clinico di riferimento.

Il sessuologo, che in italia non ha un albo di appartenenza, se non privato, equivale a dire" psicologo-psicoterapeuta-medico, perfezionato in sessuologia clinica", solo dopo aver effettuato e concluso una scuola di quattro anni ed un lavoro su di sè approfondio.
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