Strani pensieri mentre faccio l'amore con il mio uomo

Salve a tutti voi...
Volevo esporvi il mio disagio ed avere un consulto da chi sicuramente ne capisce
più di quanto ne capisca io.

In pratica la situazione è questa,sono felicemente fidanzata da 1 anno con un ragazzo stupendo,ma che conosco da 3 anni,che mi ama davvero e mi fa sentire super desiderata...Ovvero UNA DONNA
al 100% anche nell'intesa sessuale,andiamo direi super daccordo,sperimentando senza problemi le nostre fantasie.

Il problema è che in passato ho sofferto di depressione e delle volte fatico a raggiungere l'atto sessuale in quanto passo periodi tra alti e bassi.Il fatto che ultimamente sono successe delle vicende che hanno trascinato noi coppia....

Il fatto che Mia zia e suo zio hanno una relazione clandestina,di cui solo noi ne abbiamo conoscenza, o una che sentiva su FB. ma che non ha mai visto dal vivo ma non ostante ciò lei squilla a lui senza motivo naturalmente lui nn le risponde e mi ha detto anche se mi arrabbio e voglio digliene 4 ne ho tutto il motivo.

Arrivo al punto mi capita ultimamente che mentre faccio l'amore con il mio lui sono super presa,poi la testa va per i cavoli suoi,
pensando a lui con questa o lui che sta in mezzo la zia e lo zio, Mi faccio schifo e ho paura perchè poi al momento la cosa sembra eccitante. Ma poi sto male,
mi sento in colpa.E mi chiede se questo è solo frutto di tutto quello che succede.

E' un tradimento che la testa vadi per conto suo e pensi queste cose?
non mi è mai successo prima,glielo detto e la sua reazione è stato "orca addirittura" e si è messo a ridere.

Io ne soffro mi faccio schifo e mi sento uno straccio ad avere queste chiamiamole"visioni" che poi eccitano.....Posso essere solo semplici pensieri erotici?
NON SO PIù DOVE SBATTERE LA TESTA!!!! mi fa male tutto questo ;( confidandomi cn un'amica mi ha detto che faccio letteralmente schifo e che se penso queste cose è perchè non amo il mio uomo.....quando nn è vero è la mia vita sono sicura di quanto lo voglio e lo amo. Voglia sia il padre dei miei figli un giorno e stiamo cercando casa. non perchè io mi sia abbituata a lui...MA LO AMO più della mia stessa vita.


GRAZIE ANCORA.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> ho paura perchè poi al momento la cosa sembra eccitante. Ma poi sto male, mi sento in colpa
>>>

Potrebbero essere pensieri ossessivi, cioè pensieri intrusivi e disturbanti contro cui la persona lotta per scacciarli, e che a causa del loro contenuto negativo provocano ansia.

>>> confidandomi cn un'amica mi ha detto che faccio letteralmente schifo e che se penso queste cose è perchè non amo il mio uomo
>>>

Dica alla sua amica di tenersi questi giudizi per sé, se davvero vuole comportarsi da amica.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Mille,
Mi sento più sollevata....e spero passi via il tutto il prima possibile.Ritengo infatti non sia degna di essere chiamata amica.
[#3]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

il nostro immaginario erotico, se non lede la dignità/libertà altrui, deve essere lasciato libero di percorrere i sentieri che desidera.

Lei ne ha anche parlato con il suo uomo e lui ne ha riso... che motivo ci sarebbe quindi di sentirsi in colpa?

Viva serenamente la sua sessualità senza "pensare troppo ai pensieri" e senza ascoltare le amiche.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Mille a tutti di cuore
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
credo che un approfondimento del suo immaginario erotico sarebbe da valutare.

Non è cacciando via i pensieri che emergono durante l'intimità che trovarà serenità, ma conoscendoli meglio e perchè non adoperandoli.

L’“anamnesi dell’immaginario erotico”, è una tappa molto delicata del colloquio psicologico, quando si affrontano tematiche inerenti la sessualità.

Deve essere svolta con tatto e cautela, raccogliendo soprattutto informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare.

Una seconda tappa anamnestica, investiga la natura del fantasma preferito, i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano (rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.

E’ opportuno conoscere inoltre i “contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.

Credo che un approfondimento sia da valutare, ai fini di una serenità maggiore ed un appagamento sessuale migliore.

Legga questa intervista, così comprenderà più a fondo il mio discorso.

http://www.valeriarandone.it/home/interviste/161-rivista-qfocus-extraq-estate-2011

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, condivido l'ipotesi del dott. Santonocito. Leggendo lo storico dei suoi consulti, ho notato alcune cose in comune con la sua richiesta precedente:

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/273566-ho-fatto-una-cavolata.html

In particolare, mi sembra che lei abbia una tendenza a "sentirsi infastidita" da pensieri che le vengono in mente quasi automaticamente, come l'idea di dover "confessare" le sue "sbirciate" ai messaggi del suo compagno o le idee che le vengono in mente in intimità.

Mi sembra anche che lei viva con grande intensità i suoi sensi di colpa.

Ci rifletta un attimo.

la mente ci propone dei pensieri senza che noi possiamo controllarli (per esempio, le immagini che le vengono in mente in quei momenti);

noi ci sforziamo di evitarli(per esempio, potrebbe cercare di non pensare a quelle immagini, dopo)

ci sentiamo in colpa perchè non ci riusciamo (quando non è in intimità col suo compagno, più si sforza di non pensare a quelle immagini più la tormentano)

cominciamo a fare delle cose o a pensare delle cose per evitare il senso di colpa (per esempio, confidarsi con l'amica)

non riusciamo nè a scacciare le immagini o i pensieri nè a calmare il senso di colpa, se non per poco; e tutto ricomincia, come un cane che si morda la coda.

Se quello che le succede è simile a quello che le ho descritto io, e che le aveva descritto il dott. Santonocito, allora potrebbe essere utile una consulenza psicologica, meglio se con uno psicoterapeuta esperto in problematiche ansiose.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta