Crisi esistenziali, sbalzi d'umore, incapacità di accettare la realtà

Buonasera a tutti,
ho 27 anni e da 7 anni soffro di ansia e di sbalzi d'umore , i quali, negli ultimi 2 anni si stanno verificando sempre più di frequente e con maggiore intensità. Durante la giornata infatti, passo dalla felicità alla tristezza più volte, e molte apparentemente senza motivo. Da un'autoanalisi ho pensato che il motivo di fondo risieda nell'incapacità ad accettare la realtà. Nello specifico, la mia unica passione è la musica, ho iniziato nel 2001 e dal 2006 la faccio a livello professionale, e pur avendo ottimi feedback da parte di molti artisti, non riesco ad accettare l'idea, sempre più concreta, di non poter trasformare questa passione in lavoro, viste le scarse entrate. Da un paio di anni faccio 2 part-time per mantenermi (lavoro non qualificato, nonostante sia laureato a pieni voti), lavoro dalle 18 alle 40 ore a settimana, e, vedo bene che con un lavoro standard da 40 ore settimanali, non riuscirei a dedicare alla musica il tempo che vorrei.
Sono ateo, non credo in niente, e mi ripeto in continuazione che non vale la pena vivere una vita che non voglio. Continuo a ripetermi che ogni cosa che faccio è inutile, perché niente è per sempre, perché anche se mi suicidassi il tempo cancella tutto, e quindi prima o poi anche i miei cari smetterebbero di soffrire. Continuo a ripetermi che non ha senso vivere una vita dove più della metà del tempo che vivo faccio quello che non voglio fare. Da un anno non riesco neanche più a godermi le piccole gioie, anzi, spesso sono passivo a dei traguardi importanti, e sono felice senza motivo per alcuni istanti. Viceversa, sono passivo a delle brutte notizie e a dei lutti di persone care, e mi prende l'ansia ogni giorno durante il tramonto, per qualche ora, senza motivo. E' come se la realtà non influisse sulle mie emozioni, è come se la mia felicità e la mia tristezza non dipendessero da un evento. Nel 2005 ho provato a suicidarmi, con la macchina, ma sono rimasto inspiegabilmente illeso. Il pensiero di riprovarci è ritornato da un paio di anni, sempre più forte. Negli ultimi mesi non ho fatto altro che documentarmi sui possibili metodi per eseguirlo, sono ossessionato da questa idea.
Da 3 mesi mi sono fidanzato, sono innamoratissimo ma nonostante tutto certi pensieri brutti tornano nella mia mente, non necessariamente in seguito a degli eventi, e gli sbalzi d'umore "incondizionati" non sono spariti. Però vorrei che questi disturbi sparissero, ora ho un motivo per cui vivere.
Secondo voi come posso risolvere il mio problema?
E' possibile che parte dei miei disturbi derivino dalla somministrazione di medicinali che ho preso dai 7 ai 15 anni contro le epilessie rolandiche (depakin)?
E' possibile che i miei sbalzi d'umore, che, dopo diverse autoanalisi, ho dovuto concludere che sono slegati dalla realtà, derivino da problemi fisiologici/ormonali?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le autoanalisi, se pur uno strumento di lettura , non sempre sono aderenti alla realta' del paziente.
Gli sbalzi d' umore, la condizione depressiva in cui verte, non possono essere curati tramite l' innamoramento, condizione importante, ma non risolutiva del suo disagio.
Credo che una diagnosi clinica sia da valutare, poi la terapia si stabilira' di conseguenza. Al fine di farle ritrovare un motivo in piu' per vivere ancora.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<E' possibile che parte dei miei disturbi derivino dalla somministrazione di medicinali che ho preso dai 7 ai 15 anni contro le epilessie rolandiche (depakin)?
E' possibile che i miei sbalzi d'umore, che, dopo diverse autoanalisi, ho dovuto concludere che sono slegati dalla realtà, derivino da problemi fisiologici/ormonali?>>

Gentile Ragazzo,
ritengo opportuno che valuti queste possibilità consultando o chi l'aveva in cura e già la conosce, o un altro neurologo o psichiatra che, essendo medici, possono occuparsi di tale aspetto.

Oltre a ciò mi pare ci siano comunque i presupposti per interpellare anche uno psicologo psicoterapeuta in modo da affrontare il discorso anche da questa prospettiva.
Per ovviare alla non florida situazione economica, può rivolgersi alla sua ASL, dove troverà validi professionisti, a fronte del solo pagamento del ticket (se dovuto).

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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