Paura delle persone

Salve,
volevo consultare il parere di voi medici riguardo ad un mio problema. E' da molto tempo che avverto una sorta di paura delle persone, ma il punto è che non sono sicura che sia una vera e propria fobia;proverò a spiegare i miei stati d' animo in alcune situzioni affinchè magari la mia situazione risulti piu chiara.Praticamente mi sono accorta quando per esempio sto al centro commerciale (affollato)mi sento agitata, confusa, in un certo senso 'scombussolata' non so se mi spiego. Comunque non mi sento affatto al mio agio, e avverto che questo fastidio è causato dalla presenza di molte persone;per fortuna con il tempo questa cosa si è alleviata, e riesco a muovermi con più libertà. Il fatto che per me è più grave, è la paura, credo quasi ossessione che qualcuno possa aggredirmi o violentarmi. Mettendomi nei panni di certe situazioni penso sempre che reagirei in modo decisivo e riuscirei a difendermi, ma scopro che nella realtà non è cosi. Quando ad esempio sono sull' autobus e ci sono le solite persone che fissano, subito io mi sento a disagio, ma non come una persona normalmente reagirebbe, ma a volte mi tremano le mani, e inizio a sentire il senso di scombussolamento, che in realtà è difficile da spiegare. La situazione che decisamente mi ha fato preoccupare, è stata quando due tipi si sono eccessivamente avvicinati a me e ad una mia amica mentre camminavano e ci guardavano maliziosamente in modo evidentemente invasivo, e poi per fortuna si sono allontanati; nonostante ciò nel momento in cui si sono avvicinati io ho smesso involontariamente di parlare e il mio corpo si è paralizzato senza che lo potessi controllare. Mi scuso se ciò che per me puo apparire un problema, magari non è altro che una stupida ossesione o un modo mio sbagliato di pensare; vorrei solo capire con le migliori intenzioni, se ho veramente delle serie paure, e se posso cercare di uscire da questo mio stato, eventualmente superando una fobia.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza,il suo comportamento piuttosto ansioso è anche comprensibile con i tempi che corrono..è necessario però, riuscire a contemperare una saggia prudenza, per cui dobbiamo mettere in conto che non girano solo arcangeli, con la capacità e il piacere di sentirsi carine sì, ma sicure, autonome non intimidite da uno sguardo insistente.. Lei è molto giovane , forse è stata molto protetta in famiglia, esca con amici e amiche per imparare a rapportarsi e a conoscere meglio anche il mondo maschile..troverà sicuramente anche quello che " ce prova ", come capita a tutte, dovrà imparare a decodificare i messaggi, verbali e non verbali, senza spaventarsi, nè sconvolgersi troppo...Tocca diventare rapidamente in gamba, capire le situazoni e i luoghi, ma ce la farà..
ottimizzando non solo l'aspetto fisico, non è poi necessario girare sempre con look fantastici,ma soprattutto la sua intelligenza e la sua autostima..e anche la sua progettualità..
Coraggio,si può fare, ed è una sfida bellissima..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la risposta Dottoressa! Volevo dirle che comunque io ho diversi amici sia maschi che femmine e ci esco spesso, e il problema non è rapportarmi con loro, ma rapportarmi o venire a contatto con sconosciuti. Cercherò di seguire i suoi consigli, pero volevo sapere se c'è un modo efficace per ridurre la reazione incontrollata che ho difronte a queste mie paure (agitazione, incapacità di 'connettere', a volte anche una sorta di paralizzazione), perchè mi sarebbe assai utile dato che potrebbe anche mostrare agli altri la mia debolezza e fragilità, e quindi potrebbe essere usata contro di me.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Sarah Cervi Psicologo, Psicoterapeuta 74 1 1
Gentile utente,
sarebbe utile capire da quando sono comparse queste sue paure, se c'è stato un episodio che le è accaduto o se questa ansia è comparsa in seguito all'ascolto di qualche notizia di cronaca o altro. Un'altra cosa importante: lei dice che queste sue paure e pensieri ricorrenti (che emergono quando si trova in determinate situazioni) si sono alleviate nel tempo, cosa ha permesso che si alleviassero? quale risorsa ha trovato in sè o fuori di sè per alleviare questi sintomi?
Per quanto riguarda l'aspetto pratico della gestione del senso di "paralisi" che avverte, una delle tecniche utili può essere quella di fare caso al suo respiro e concrentandosi su di esso inspirare ed espirare contando fino a 5 (inspirando conta fino a 5 ed espirando anche fino a 5), poi può provare a controllare il suo pensiero concentrandosi su di esso e tentando di cambiarlo in positivo ripetendosi "sono in grado di gestire la situazione, non ho nulla da temere", se questo non funziona provi a mettere a fuoco degli oggetti che la circondano focalizzandosi quindi su altro.

Sarah Cervi
www.psicologadellosviluppo-roma.blogspot.it
www.comunitalaquiete.blogspot.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Mi scuso per il ritardo della risposta. Le mie paure sono comparse quando crescendo molte persone mi hanno messo in allerta riguardo a questi fatti, affermando la loro frequenza e in seguito all' ascolto delle numerose notizie terribili del telegiornale. Riguardo al fatto che alcuni di questi pensieri si sono alleviati nel tempo, è dato dal fatto che ormai ci sono certi posti in cui mi sento sicura e quindi non ho molti timori, e inoltre a volte capita che mi assale una rabbia e un nervosismo che mi fanno sentire stanca delle mie paure, e conseguentemente sicura di me stessa e fiduciosa che la mia 'rabbia' puo in qualche modo proteggermi rendendomi pronta a reagire in modo decisivo e aggressivo se necessario, ad ogni evenienza. La ringrazio per il suo consiglio, cercherò il piu possibile di seguirlo.
Grazie ancora
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"fiduciosa che la mia 'rabbia' puo in qualche modo proteggermi rendendomi pronta a reagire in modo decisivo e aggressivo se necessario"

Gent.le ragazza,
è vero che per una ragazza giovane ci sono situazioni a rischio specialmente in una grande città, ma questo è ben diverso da vivere costantemente in uno stato d'allerta e di paura.
La funzione della rabbia non è quella di aumentare la prontezza di riflessi, ma è interessante che tu gli abbia attribuito questo significato, c'è stata qualche esperienza specifica che ha creato questa associazione?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Non esattamente; io ho sempre temuto di essere una persona debole, e ho sempre cercato di essere forte sia psicologicamente che fisicamente, purtroppo le mie paure si sono realizzate e ho scoperto in alcuni episodi la mia debolezza (sopratutto fisica); in poche parole sono incapace di difendermi dal punto di vista fisico e mentale, e quindi vedo nella rabbia qualcosa che mi rende piu forte, un sentimento che tira fuori la parte piu forte di me (o almeno credo).
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

quello che Lei racconta e descrive fa parte della normalità e della crescita.
Le emozioni, quali paura e rabbia, sono nostri potenti alleati ed il fatto di provarle non è seganle di disagio.
Come la hanno scritto, Lei è giovane e sta crescendo e sta sperimentando il suo nuovo corpo, il suo essere maggiorenne, il suo essere donna.
La paura serve come segnale di allarme ed il fatto di restare ferma e tremare fa parte della naturale reazione: lo sa che la paura ci fa stare fermi perchè alcuni predatori reagiscono al movimento, e quindi, se si sta fermi, non si è preda? Fa parte dei meccanismi di difesa che la natura ci ha dotato.
La rabbia è quell'energia che ci serve per reagire, per cambiare per fare qualcosa! Tra quel qualcosa c'è anche l'attacco. E forse il suo tremare è legato al fatto che in qualche modo deve essere pronta a reagire.
La paura legata alla sfera sessuale è probabilmente legata anche alla diversa sessualità che deve imparare a gestire, sia sua, propria, che altrui.

Certo, se la paura la porta a non uscire, allora è un problema, ma uscire con un pizzico di paura, è sano e fa parte del normale funzionamento.

Sa, per usare la metafora del guerriero, lei si deve allenare e preparare ad essere forte, sia fisicamente che psicologicamente. Si deve preparare.
Lo sa che ci sono corsi di autodifesa per donne? T'insegnano a gestire le emozioni (utili quando ci aiutano, da gestire quando ci bloccano) e t'insegnano ad usare i principi della fisica delle leve applicata ai corpi (quindi non devi essere forte, ma agile e furba).

Coraggio, sta crescendo e sta imparando a muoversi in un mondo adulto!

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Al fatto del corso di autodifesa ci avevo gia pensato, ma ho pensato che consultare psicologi mi avrebbe chiarito maggiormente le idee, ed infatti è cio che è successo. Vi ringrazio tutti per i consigli molto utili.
Buona giornata.
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