Periodo di confusione in un rapporto

Salve!
Sono un ragazzo di 23 anni, omosessuale, e ho una relazione stabile da ormai 3 anni e mezzo con un ragazzo. Finora è sempre stato tutto molto soddisfacente e speciale, amandolo molto e sentendosi profondamente amato, ma sono ormai 3 o 4 mesi che la situazione inizia ad incrinarsi. In particolar modo l'umore del mio ragazzo peggiora progressivamente, per delusioni lavorative e per la mancata laurea universitaria, che ancora tarda ad arrivare. Questo lo porta spesso ad essere asociale quando si esce in gruppo, a non proferire parola di sera, e a ridurre le nostre uscite a poche parole e tanto sesso. Anche il mio umore non è dei migliori, vista l'eccessiva mole di studio in Università, che si riflette anche nel nostro rapporto. Tutttavia penso che l'eccessiva goccia che ha fatto traboccare questo vaso sia il fatto che in questi due mesi è partito per lavoro una settimana sì ed una no (come capita spesso comunque in tutto l'anno), lasciandomi proprio nei giorni in cui ho avuto gli esami in Università e necessitavo del suo appoggio, invece è stato difficile addirittura sentirsi. E' tornato l'ultima volta la settimana scorsa e ha voluto uscire con me ogni sera finché non sarebbe partito di nuovo (ieri), ma mi sembrava pietoso, quasi a voler recuperare l'irrecuperabile. Allora ho inventato mille scuse. Ho dato sempre risposte frettolose ai messaggi. Quando mi ha chiesto cos'avevo gli ho detto che non avevo nulla. Ci siamo visti, tuttavia, in un'uscita di gruppo, per rivedere amici che non vedevamo da tempo. Non l'ho voluto baciare, né ho avuto voglia di far sesso (mi manca da più di un mese questo desiderio). Nonostante tutto continua a scrivermi che mi ama ed anche io a lui. Ma ieri è partito. Non ho voluto salutarlo, neanche per due minuti. Anzi, ho messo la deviazione al cellulare, non gli rispondo ai messaggi, anche se li leggo. Lui inizia a preoccuparsi, è tristissimo per questo fatto e non capisce, io invece soffro. Ma neanche io riesco a capire. L'unica cosa che mi viene in mente è che faccio questo per punirlo. Ma non mi soddisfa. Anche perché non riesco capire la mia sofferenza, i miei pianti di notte. Il fatto che lo amo così tanto ancora. Non penso ad altro.
Grazie mille per i vostri consigli!
Antonio.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
forse il vostro rapporto è giunto alla conclusione di un ciclo ed ora sta a voi comprendere se lo volete proseguire dandogli basi e obiettivi diversi (perché cresciuti, perché in fasi differenti della vita rispetto a quando vi siete innamorati....) o se veramente, nonostante il sentimento reciproco, le vostre strade si stanno biforcando.
Non si tratta di attribuire colpe, ma da quanto scrive è evidente che la strategia della chiusura, della non comunicazione non vi porterà molto distante.
Chiaritevi, discutete sui vostri bisogni e sulle vostre aspettative e su quanto ciascuno di voi si sente disposto a dare, oltre che ricevere. La vostra relazione potrebbe guadagnarci in qualità, diventando più matura e più solida di quanto non sia stata.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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