Bambino con evidenti problemi nella lettura e nella scrittura

Salve,
in questi giorni mi è capitato di seguire un bambino che a settembre prossimo frequenterà la quarta elementare e mi sono accorta dei suoi reali problemi nella scrittura e nella lettura. Non riesce a imparare a memoria l'alfabeto, ha reali problemi nella lettura, a volte confonde le lettere (per ora non ho prestato attenzione a quali lettere confonde), quando scrive dimentica spesso le doppie, le i o dimentica intere parti di parole. Potrebbe ricondursi all'essere svogliati, ma ho paura si riconduca anche ad altro, studiando psicologia, ho pensato ad una sorta di disgrafia, ovviamente credo che abbia bisogno di controlli più accurati. Cosa mi consigliate?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

la situazione che ci riferisce merita molto probabilmente attenzione e un approfondimento diagnostico, perchè il bambino potrebbe presentare un DSA e, se così fosse, necessiterebbe di ricevere un adeguato sostegno.

E' sicura che i suoi problemi non siano già stati segnalati e valutati e che non gli sia stato assegnato un sostegno in orario scolastico?

Ci può dire in che contesto ha avuto modo di seguire il bambino?
Ha parlato con i suoi genitori delle difficoltà che ha riscontrato in lui?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
se vuole approfondire la tematica o dare indicazioni ai genitori del bambino, le suggerisco la lettura dei contenuti di due siti, quello del MIUR (il Ministero dell'Istruzione) e quello dell'Associazione Italiana Dislessia:

http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa

http://www.aiditalia.org/

Se di dislessia si tratta, tenga presente che una certificazione valida, prima esclusivo appannaggio dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile delle ASL, ora può essere eseguita anche da psicologi privati che siano stati accreditati per il rilascio di tale diagnosi.
Inoltre, per tale tipo di problemi sono previste misure compensative (ad es. uso della calcolatrice, di un programma di videoscrittura...) e dispensative (ad es. verifiche solo orali e non scritte, interrogazioni programmate...), ma purtroppo è escluso l'affiancamento di un insegnante di sostegno assegnato specificamente a questi bambini.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Allora, per quanto riguarda segnalazioni da parte di insegnanti, non so per certo se ci siano state, ma deduco di si. So per certo che sua madre lo ha trasferito dalla scuola dove ha frequentato la prima e la seconda elementare in quanto una maestra aveva detto che questo bambino ha problemi. Ora non so i termini esatti, avendo io sentito solo il parere della mamma e non quello della docente. So inoltre che il bambino è andato a visita da una neuropsichiatra infantile che, sempre a detta della madre, avrebbe diagnosticato in lui una grande forma di timidezza che lo porta ad essere aggressivo, ma nessun ritardo, nessuna dislessia, nessun disturbo dell'apprendimento e quant'altro. Non ha comunque sostegno a scuola, neanche nella nuova scuola dove va ormai da un anno.
Conosco bene questo bambino, in quanto mio vicino di casa. Diciamo che ha una storia familiare non delle più rosee, da piccolo ha assistito a situazioni non piacevoli in famiglia, è stato portato via dalla casa dove viveva all'età di due anni, per liti tra i genitori e i nonni, e tra l'altro gli veniva impedito di vedere i nonni. Dopo qualche mese è tornato con la sua famiglia nella casa natale. Spesso mi trovo ad aiutarlo a fare i compiti e ho notato le cose che ho elencato nell'altro post. In più noto spesso, anche quando giochiamo o semplicemente parliamo che lui dice spesso: "ho dimenticato di fare questo" oppure "non ricordo quest'altro", oppure dice proprio "io sono smemorato..."! Anche queste frasi mi hanno fatto non poco preoccupare. Inoltre sin da piccolo, è stato preso per "scemo" da suo zio, che lo appellava in questa maniera, mettendolo in relazione con suo figlio, che invece, a detta loro è a dir poco geniale. Anche questo credo abbia inciso molto nel suo sviluppo. Un bambino che a 4 anni mi disse che il computer non faceva per lui che amava solo disegnare e che era scemo non credo sia un bambino che sta avendo uno sviluppo sano. Sicuramente il mio punto di vista è influenzato dall'affetto che nutro nei confronti di questo bambino, sto cercando infatti di valutare razionalmente i fatti, seppur con qualche difficoltà.
Parlare con la famiglia è quasi impossibile. Ci ho provato, cercando di utilizzare termini morbidi e girandoci intorno, ma la mamma sembra molto restia e mette sempre avanti la storia che ho detto prima della neuropsichiatra.
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Utente
Utente
Ringrazio la dottoressa Scalco per i link che mi ha segnalato e per le utili informazioni inerenti la dislessia. E ringrazio, altresì, la dottoressa Massaro, per l'interessamento al problema da me posto.