Disturbi erettili

Gentili dottori,
sto col mio ragazzo da sei mesi, ma in questo tempo non siamo mai riusciti ad avere un rapporto sessuale che abbia soddisfatto entrambi. Se riesce a raggiungere l'erezione non riesce a mantenerla abbastanza a lungo (non più di uno o due minuti), mentre più raramente il rapporto si conclude rapidamente perché raggiunge subito l'orgasmo.

Naturalmente questa situazione pesa molto sul nostro rapporto di coppia e sta facendo nascere molte insicurezze anche in me, nonostante le sue rassicurazioni (sarà colpa mia? Sono io che ho qualcosa che non va? Non gli piaccio abbastanza? Preferiva la sua precedente ragazza, visto che con lei i problemi non c'erano?). Sono molto frustrata, mi arrabbio, a volte vorrei lasciarlo ma è una reazione del momento... e poi mi sento una cattiva persona perché non riesco a essere più comprensiva e a non fargli pesare la cosa.

Il fatto è che lui non ha alcuna reale intenzione di rivolgersi ad un medico, probabilmente sperando che col tempo le cose si risolveranno... e invece le cose peggiorano perché peggiorano i nostri stati d'animo, le nostre ansie e le nostre insicurezze, e io non so cosa dovrei fare...
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

se il tuo ragazzo non ha intenzione di chiedere aiuto al medico difficilmente potrete venirne a capo.
Sarebbe opportuno escludere cause organiche (quanti anni ha il tuo ragazzo?) attraverso il parere di un andrologo.
Se la visita è negativa, potete prendere in considerazione l'idea di chiedere aiuto a uno psicologo psicoterapeuta.
Magari il problema ha cause diverse da quelle che tu ipotizzi: ansia, incapacità di sentire e modulare le proprie sensazioni fisiche, ecc... oppure relazionali, ma comunque vanno viste insieme allo specialista.

Da qui non possiamo fornire altro aiuto per questo disagio che inevitabilmente diventa anche della coppia.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per la celere risposta, dottoressa.

Il mio ragazzo ha 28 anni.

Quello che pensavo è di prendere io appuntamento per lui, in questo modo costringendolo ad affrontare un problema che non vuole vedere, ma non so se sarebbe più dannoso che utile...
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Se il tuo ragazzo non è motivato, per questioni sue che qui non possiamo sapere, difficilmente potrà avere successo l'intervento, non credi?

E' ben diverso se lui ti segue dal medico e/o dallo psicologo perchè vuole cambiare (sfinito da una situazione che lo fa soffrire) o se trascinato o per farti un favore.

Comunque prova a fargli leggere questa richiesta e a riparlarne con lui.

Tieni presente che è indispensabile una diagnosi precisa, ma se si trattasse di disturbi su base psicogena, la situazione potrebbe rientrare in tempi anche abbastanza contenuti.

Saluti,
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
immagino il suo disagio e malessere, anche perchè le disfunzioni sessuali, non riguardano soltanto chi le vive sulla propria pelle, ma anche i partners.
La valutazione andrologica, diventa indispensabile, sia per ricevere una diagnosi clinica, che per valutare l'eventuale percorso da intraprendere.

Da quanto dice, sembra esserci anche una problematica correlata a controllo eiaculatorio( eiaculazione precoce) oltre alla vulnerabilità erettiva, sarebbe il caso di affettuare una diagnosi differenziale per comprendere bene cosa viene prima e cosa dopo.
Il perpetuarsi nel tempo dell’esperienza dell’e.p., amplificata dal vissuto di insoddisfazione della partner, costituiscono il presupposto per l’instaurarsi e l’aggravarsi nel tempo delle difficoltà sessuali di tipo erettivo.
L’assenza o vulnerabilità erettiva, rappresenta una “strategia difensiva” dell’uomo sofferente, che spaventato da un’ “estrema velocità della tempistica eiaculatoria”,inconsapevolmente, preferisce non avventurarsi in un fallimentare atto amoroso.
E’ vero però anche il contrario : una vulnerabilità erettiva non adeguatamente attenzionata, diagnosticata e curata, può sfociare in episodi di eiaculazione precoce secondari ; il paziente non percependosi sicuro e presente alla sua erezione, preferisce eiaculare precocemente, prima di incorrere nella ansiogena possibilità di detumescenza prematura del pene.
Le allego, qualche mio articolo, per ulteriori approfondimenti.
V.Randone



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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