Rapporti di coppia e sesso

Buon giorno, sono una donna di 39 anni e vivo insieme al mio compagno di 36 da 3 anni.. Ci vogliamo molto bene ma a livello sessuale cè il problema della mancanza di voglia da parte sua.. ogni mia richiesta viene rifiutata o per stanchezza o mi chiede di rimandare al giorno dopo o al week end.. per poi rimandare nuovamente
Questo è sempre stato un problema e a memoria mia le altre volte che facevamo sesso era sempre grazie ad un bicchiere in più suo!!!
Ho scoperto che comunque quando non ci sono o quando sono in un altra stranza lui si guarda i siti porno.. so che è normalissimo ma quello che mi preoccupa è che li guarda anche dopo aver rifiutato il rapporto con me.. Comincio ad essere preoccupata che possa essere una cosa patologica.. Che ne pensate? Cosa mi potete consigliare per risolvere il problema che ormai inizia ad essere preoccupante (sono 3 mesi che non mi sfiora più!!)
Spero di essere stata esauriente e attendo speranzosa una vostra risposta.
Grazie mille anticipatamente.
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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Cara signora ha parlato di queste preoccupazioni con il suo compagno?
Ha potuto comunicare i suoi vissuti? Dalle sue parole emerge che questo è un problema che esisteva da tempo. "Questo è sempre stato un problema e a memoria mia le altre volte che facevamo sesso era sempre grazie ad un bicchiere in più suo!!!"
Come avete elaborato fino ad ora le vostre "abitudini" sessuali? Come mai solo ora si pone il problema?
A volte dietro a questi comportamenti si nasconde insicurezza, vissuti di impotenza, ansia da prestazione e il "bicchiere in più" è un tentativo di annullare le ingiunzioni critiche interne.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Questo è sempre stato un problema e a memoria mia le altre volte che facevamo sesso era sempre grazie ad un bicchiere in più suo!!!"

Gentile signora,

che cosa avete fatto in questi tre anni per cercare di risolvere questo problema? Ne avete parlato apertamente tra voi? Il Suo compagno che cosa Le dice e che cosa pensa di questa situazione?

Da qui comunque è un po' difficile fornirLe informazioni più dettagliate, perchè bisognerebbe comprendere meglio la situazione. Se il Suo compagno è d'accordo potreste cominciare a chiedere una valutazione all'andrologo per capire ed eventualmente escludere una patologia organica che possa giustificare tale comportamento.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la velocità nelle risposte.. Rispondo alle vostre domande.. Il problema ho iniziato a pormelo in questo periodo perchè per fortuna tre mesi fa ha iniziato un percorso per la cura dalla dipendenza da alcool e sinceramente speravo che con lo psicoterapeuta affrontasse anche questo problema ma a quanto pare lui o non si rende conto del problema o non vuole affrontarlo.. oppure non riesce a risolverlo.. non so cosa dire..
Ho provato ad affrontare la questione chiedendo se ero io il problema o quale fosse.. l'unica risposta che sono riuscita ad avere è che in questo periodo è sotto stress x problemi economici (purtroppo lavora solo lui x' io dopo la maternità non sono ancora riuscita a trovare una nuova occupazione) e che io non c'entro nulla.
Per quanto riguarda vissuti di impotenza se ce ne sono stati io non ne sono a conoscenza (ha avuto solo un'altra storia seria che è durata 11 anni).. per quanto riguarda l'ansia da prestazione.. beh era il dubbio che era venuto anche a me.. ma non so se ricollegarlo all'alcool o no..
Per patologia organica dott.ssa Pileci intende tipo stati d'ansia? Perchè se è così li escluderei per lo meno in questo periodo visto che è sotto terapia (data dalla dottoressa dell'alcologia) a base di ansiolitici
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora buon giorno,
il calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, ha svariate cause, ormonali, correlate a possibili disfunzioni sessuali, iatrogene, di coppia, psichiche, correlate agli stili di vita, ecc...

La prima tappa è sicuramente una valutazione andrologica, che possa escludere possibili cause organiche.
Solitamente però quando il desiderio è presente in "solitudine" e, spesso si sostituisce al "piacere condiviso", ha cause altre da quelle organiche, ma un approfondimento diagnostico è sempre da effettuare.

Se , come lei stessa scrive, il suo compagno si aiuta con l'alcol, forse la sua sessualità presenta qualche difficoltà pregressa.
Quando la fase del desiderio è compromessa, solitamente le altre due fasi della risposta sessuale, cioè fase dell'eccitazione e della risposta orgasmica , possono contenere delle anomalie.

Un deficit erettivo, per esempio, così come un'eiaculazione precoce, se non adeguatamente curate, possono rinforzare la mancanza del desiderio sessuale, o la fuga in una sessualità solitaria ed appagante, senza soprattutto il corpo dell'altro.

Un’ adeguata risposta sessuale, caratterizzata dal desiderio sessuale, capacità erettiva, adeguata risposta orgasmica, con eiaculazione, lascerà nel singolo e nella coppia un retrogusto gradevole ed una memoria corporea del piacere, che nel tempo verrà ricercata.
Viceversa, anorgasmia, dopo anorgasmia, eiaculazione precoce, dopo eiaculazione precoce, mancanza d’erezione, dopo mancanza d’erezione, lasceranno nel singolo e nella coppia dolore, sconforto, acredine, rabbia ed una notevole riduzione della sessualità.


Le allego qualche mio articolo, per approfondimenti.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
concordo con quanto hanno detto le colleghe. In assenza di problemi organici è opportuno che approfondiate i motivi di questo comportamento da parte del suo partner. Forse potrebbe partecipare ad un'eventuale psicoterapia che il suo partner stia facendo per l'alcool dipendenza, chiedendo sedute di coppia o anche individuali che comunque affrontino il problema, dal momento che esso riguarda anche lei, o sollecitare il suo partner ad analizzare il problema con un altro professionista sempre con le stesse modalità.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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