Un problemino con mio figlio

Buogiorno a tutti, vorrei chiedere la vostra opinione su un piccolo problemino che è sorto in queste ultime settimane tra me e mio figlio. Lui ha 19 anni e da un pò mi prende a pacche sulle spalle in occasioni tipo il mio rientro a casa o nel salutarmi al mattino o a volte a tavola. Mi vergogno un pò a dire che la cosa mi dia fastidio perchè chissa quanti genitori hanno un figlio di quell'età che neanche lo salutano o non hanno mai un minimo gesto di affetto. Io sono felicissimo che tra noi due ci siano dei gesti affettuosi, ma questa modalità la sento più consona tra amici o comunque tra persone che stanno sullo stesso livello, un abbraccio sarebbe diverso. Io penso che a prescindere dall'età il rapporto padre-figlio debba rimanere tale per sempre e che non viene mai il momento che i rispettivi ruoli si annullino. Il fatto è che non so come dirglielo perchè non vorrei ferirlo. Potete darmi un consiglio? Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signore,

conoscendo suo figlio ritiene realistica l'ipotesi che le pacche sulle spalle che le sta dando siano segno di una mancanza di rispetto dei diversi ruoli che ricoprite l'uno nei confronti dell'altro?

Ha imparato a dare pacche sulle spalle dal suo esempio o non è un gesto che le appartiene?

Ci dice che si comporta così da un po', e che quindi prima non lo faceva: in precedenza come si comportava?

In particolare da quando fa così?
E' successo quando nella vita del ragazzo è cambiato qualcosa (come aver dato gli esami di maturità o aver iniziato a lavorare)?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie Dottessa per la veloce risposta. Non credo che voglia mancarmi di rispetto, penso che lui senta di poterlo fare. A dire il vero, più in generale, fin da piccolo ho avuto qualche difficoltà a fargli capire la differenza dei ruoli, per esempio ritendo che se a scuola la maestra fa una cosa non è detto che possa farla anche lui. Pacche sulle spalle io a lui? Penso a volte, sì, ma non come consuetudine. Dal periodo dell'adolescenza non manifestava gesti affettuosi, ora mi fa piacere che lo faccia, ma non così. Lo fa da... mi sembra un mese o due, prima sporadicamente ora quotidianamente. la maturità la farà quest'anno dopo essere stato bocciato per la prima volta l'anno precedente. L'unica cosa di rielievo che mi sembra sia cambiata nella sua vita è che da questa estate ha una vera "passione" per la palestra (pesi) ed è concentrato sul suo aspetto fisico, il tono muscolare, l'alimentazione.
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissimo,

Credo da quanto letto che il gesto di suo figlio sia una manifestazione di contatto;
un gesto che fa verso di lei per sentirlo più vicino, forse l'unico che riesce senza imbarazzarlo.
Lei stesso dice che nel periodo dell'adolescenza nn mostrava gesti affettuosi e che ora lo fa in questo modo; forse ripeto è l'unico modo che per ora non lo mette in imbarazzo
non lo leggerei come mancanza di rispetto, anzi.
Con l'andar del tempo magari si modificherà e sarà solo saltuariamente; ma ora credo sia il caso di accettarlo benevolmente senza pensare ai ruoli, ma pensarlo come gesto spontaneo che un figlio fa verso un padre, semplicemente cosi'.
l'attaccamento e l'affettività dei maschi verso il proprio padre è spesso imbarazzante; suo figlio invece cerca il suo contatto in questo modo, un gesto che lascerà il tempo che trova e che cambierà col tempo.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sottoscrivo quanto le ha risposto la d.ssa Ronchi e le suggerisco di riflettere su quello che è il suo vissuto circa il gesto che suo figlio compie, alla luce del fatto che non lo considera squalificante o sminuente e che non pensa intenda mancarle di rispetto.

Indipendentemente dal fatto che se un gesto le dà fastidio ha tutto il diritto di farlo presente, e di chiedere che non venga più utilizzato, forse la vera difficoltà risiede nel fatto che il ragazzo sta crescendo e che prima o poi lei si troverà ad avere a che fare non più con un figlio ragazzino, ma con un altro adulto, che pretenderà di essere trattato come tale pur ricordandosi in che rapporti siete.

Ci può dire qualcosa dei rapporti che intercorrevano (o intercorrono) fra lei e suo padre?

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per le risposte, ora vedo le cose in modo diverso.

Dottoressa Massaro, leggendo la Sua ultima domanda ho sentito un tuffo al cuore, un nodo alla gola e una brutta sensazione al collo e schiena. Faccio difficoltà a scrivere qualcosa in proposito, mi perdoni.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non si preoccupi, si prenda il tempo che le serve: quando se la sentirà saremo qui per ascoltarla!
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie.

Una cosa che mi è venuta in mente...così...potrebbe essere che in seguito all'aumento notevole del tono muscolare, tanto da spingerlo ad osservarsi spesso allo specchio, e vedendo che il suo fisico è divento più massiccio del mio, lo faccia sentire in qualche modo più...più qualcosa...non so...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
La pacca sulla spalla non inverte i ruoli, ne' le toglie importanza o autorevolezza, e' solo una chiara ricerca di contatto e di tatticita'
Molto dipende da come noi stessi siamo stati educati e da come siamo stati figli, questa e' la dote che poi trasliamo nel rapporto discendente con i nostri figli.
Un legame madre- padre - figlio, passa dal verbale, dal non verbale, dall' affettivita' , dalla verbalizzazione dell' affettivita' , dal tatto e contatto.
Cosa la preoccupa maggiormente?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certo, è possibile che la crescita fisica incrementata dal lavoro sui muscoli porti suo figlio a sentirsi più forte e a darle una sorta di dimostrazione della propria forza.
E' questo che la infastidisce?
Si sente sminuito e/o in qualche modo minacciato?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
No, assolutamente questo non mi infastidirebbe e neanche mi fa sentire sminuito o minacciato, anzi, vorrebbe dire che non si tratta di un'inversione dei ruoli.

Dr.ssa Randone, in effetti era questo che avevo sentito, ma le vostre risposte mi hanno chiarito, anzi ora mi pare anche un bella cosa. Circa la traslazione discendente posso solo dire che ho sempre cercato di fuggire dai modelli ricevuti, ma probabilmente qualche traccia rimane.
Grazie per il prezioso contributo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
E' difficile eliminare le tracce i questo atavico ed amorevole condizionamento, ma e' possibile invece la sua elaborazione.
Tanti auguri per il suo rapporto con suo figlio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho sempre cercato di fuggire dai modelli ricevuti, ma probabilmente qualche traccia rimane"

Nel corso della sua crescita lei - come ogni bambino - ha interiorizzato la figura paterna come modello di comportamento dal quale ha pur sempre modo di distanziarsi se riesce a criticarla e soprattutto a ricordare come si è sentito da figlio in certe situazioni.

Nonostante la volontà di essere diverso da suo padre, però, può accadere che in certi momenti emergano automaticamente in lei determinati atteggiamenti e anche sentimenti, perchè naturalmente suo padre è il suo modello, per negativo che sia, dal quale non può prescindere.

Quando si trova in situazioni come quelle che ci ha sottoposto, che le creano disagio in maniera apparentemente immotivata, è importante che si chieda se questo disagio deriva dalla sua storia precedente e come lo può collocare in questo senso.
In questo modo riuscirà a dare un senso a ciò che sente e anche a superarlo.

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio moltissimo.

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci consultati.
Se le fa piacere ci aggiorni sulle novità

Le faccio tanti auguri,