Voglia di maternita' mancante

Egregi medici,

sono una ragazza di 27 anni, sposata da 6 mesi. Da quando sono sposata tutti mi chiedono quando penseremo alla gravidanza e questa cosa mi sta portando all'esaurimento.

Io e mio marito abbiamo deciso di aspettare un po', anche perche' siamo ancora "solo" dottorandi, ma poi ho scoperto di avere due piccoli difetti all'utero, quindi il ginecologo mi ha detto che prima cominciamo a provare meglio sarebbe.

Da qui ho cominciato a stare male, mille pensieri.

Il mio problema e' che non credo di avere istinto materno. Mio marito dice che vorrebbe figli, ma non ora, io non posso affermare lo stesso, perche' il mio pensiero e' "non so se voglio avere figli, ne ora ne mai". Mi fa stare male questo pensiero, perche' in fondo ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto, nonostante abbia sempre puntato molto sulla carriera. Ne ho anche parlato con la mia terapista (purtroppo soffro da tantissimi anni di disturbi alimentari, che purtroppo con tutti questi pensieri sono anche peggiorati), ma mi ha detto che e' logico che ora non voglia avere figli visto che sto facendo il dottorato, ma purtroppo io non riesco a pensare "ora no, poi si".
E mi sento estremamente egoista nei pensieri che faccio, perche' per l'anno prossimo abbiamo progettato un grande viaggio. Quando mio marito ha chiesto se volessimo saltarlo per eventualmente "aprire le danze", io ho pensato che fosse impazzito, che mai e poi mai rinuncerei a quel viaggio.

D'altro canto penso che se mai mi verra' la voglia, potrei non riuscire piu' ad averne.

Quindi mi trovo in mezzo a questi pensieri che attualmente mi stanno facendo soffrire molto, mio marito non capisce, dice che prima o poi verra' voglia anche a me. Inoltre sono sempre stata estremamente razionale e anche il semplice fatto di affrontare qualcosa che non so fare mi getta nello sconforto.

Mi sente una donna estremamente anormale, non credo che a 27 anni sia normale non avere senso e istinto materno. E sto cercando di comprendere come fare a capire quando e' il momento giusto, ma purtroppo ancora non l'ho capito.

Come mi dovrei comportare secondo voi?

Grazie mille e cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
non sempre l'età cronologica, il famoso orologio biologico, corrisponde con il reale desiderio di maternità della donna e della coppia.
Diventare madri, non è un destino obbligatorio di tutte le donne, nè la famosa completezza di cui tutti parlano, ma un possibile percorso ricco di emozioni e di impegno, che se non desiderato e vissuto adeguatamente, diventa una trappola.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dr.essa Randone,

si ha ragione, potrebbe diventare una trappola. Ma ora io mi sento gia' in trappola. Vorrei tanto essere piu' giovane per aver il tempo per "ponderare" la cosa. Ma quando ti dicono "sarebbe meglio che si sbrigasse, meglio se entro i 35 anni", comincio a pensare e pensare, perche' in fondo mancano "solo" 8 anni.

Mi sarebbe piaicuto fosse andato tutto normalmente, ci sentiamo pronti e lo possiamo fare.

Ma avere un'etichetta di "scadenza" sulla testa mi fa stare molto male.

Io poi di mio sono (purtroppo) una persona piuttosto ansiosa e che pretende troppo da se stessa (parole della terapista), forse anche per questo la sto vivendo ancora piu' male.

Grazie mille per la sua risposta.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
è comprensibile che si senta già in trappola ora: nella trappola del luogo comune per cui <<mio marito non capisce, dice che prima o poi verra' voglia anche a me.>> e <<non credo che a 27 anni sia normale non avere senso e istinto materno>>.
Non è vero che essere donna significhi per forza che si debbano volere dei figli.

Un figlio si chiama alla vita perché lo si desidera, perché fa parte di un progetto preciso, ma non perché si avvicina la "data di scadenza" e poi ci si potrebbe pentire di non averlo fatto, oppure perchè così fanno tutti (che, tra l'altro, non è affatto vero!).

Cercare di capire quale sia il momento giusto, presuppone che si sia già scelto che prima o poi un figlio lo si farà, mentre mi pare che per Lei il problema su cui deve ancora riflettere stia ad un livello superiore: "Voglio essere anche madre, oppure no?"
Ascolti se stessa per trovare una risposta: un figlio è un impegno "da qui all'eternità", soprattutto per una madre.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

il desiderio di maternità è influenzato da molti fattori, quali ad esempio la propria esperienza come figli, la presenza di condizioni/progetti che renderebbero difficile occuparsi di un bambino, la qualità del rapporto di coppia, la presenza di una rete sociale di supporto e così via.

Di per sè desiderare un figlio non è nè naturale nè innaturale, è piuttosto una novità nel senso che da sempre le donne "subiscono" le gravidanze, volenti o nolenti, e solo da qualche decennio hanno iniziato ad avere la possibilità di scegliere, di programmarle e dilazionarle nel tempo, oltre alla possibilità di rinunciarvi del tutto.
Qualche tempo fa il porblema non si sarebbe nemmeno posto, lei avrebbe ritenuto normale scoprirsi ad un certo punto incinta e nessuno avrebbe dato tutta questa importanza alla faccedna.
Il fatto invece di poter scegliere rappresenta un'importante opportunità, ma complica anche parecchio le cose e porta a farsi domande che un tempo non avrebbero avuto senso.

Le pressioni che le giungono dall'esterno sono in linea con la spinta all'autoconservazione della Società, che richiede che i suoi membri in età fertile (in particolare l'attenzione è rivolta alle donne) generino nuovi individui, ma non sono espressione di un reale giudizio su di lei come donna e su di voi come coppia.
Aggiungerei poi una notazione sul fatto che le persone tendono a fare certe domande anche solo tanto per parlare, o per impicciarsi degli affari altrui, senza essere davvero interessate alla risposta se non come materiale da pettegolezzo.
Se per caso lei vive in un paese o in una piccola città saprà benissimo di cosa sto parlando.

Di conseguenza il suo non desiderare un figlio adesso, a 6 mesi dal matrimonio, può rappresentare uno stato d'animo transitorio, che cambierà quando vi sarete goduti a sufficienza la vita a due, ma non è da escludere che sia un desideiro definitivo.
Si tratta in ogni caso di un vostro problema, e non di altri.

Vorrei però farle notare che ci ha detto anche questo:

"in fondo ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto, nonostante abbia sempre puntato molto sulla carriera"

e chiederle se a livello ideale il desiderio è presente, ma ci sono pensieri e contingenze che la portano a dire che non vuole bambini.
Come si immagina la maternità? Cosa pensa che cambierebbe in concreto nella sua vita?
Ha paura di qualcosa in particolare?
Cosa ci può dire della sua esperienza come figlia?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.essa Scalco,

si forse ha ragione sto soffrendo molto la "pressione" della societa'!

Ho sempre pensato che avrei voluto essere madre, ma ora che la cosa si e' "concretizzata" mi sono fatta prendere dal panico e soprattutto avrei voluto che tutto proseguisse in maniera "normale", senza le pressioni dei medici che mi hanno messo questa data di scadenza.

E soprattutto non dalla mia scelta non dipende solo la mia felicita', ma anche quella di mio marito, che ha sempre desiderato figli (ma non ora).

Grazie ancora. Cerchero' di "ascoltare" meglio me stessa...
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.essa Massaro,

ha veramente ragione, la possibilita' di scegliere e' una grande opportunita' per noi donne. Ma appunto genera anche i suoi problemi.

Io per ora con mio marito mi sento assolutamente al completo e mi sembra di avere tutto quello che desidero. Dopo tanti anni di lontananza causa studi, ora che siamo finalmente insieme ho voglia di stare solo con lui per un po'.

Non so rispondendere bene a come mi immagino la maternita', e' una cosa che non mi sono mai chiesta. Me la posso immaginare come la nascita di un enorme legame. Credo che in concreto cambierebbe tantissimo, passerei da moglie a madre (principalmente) e lo stesso varrebbe per lui, da marito a padre. Ho paura che mi possa mancare mio marito.
La mia esperienza come figlia e' stata molto positiva, ho avuto un'infanzia assolutamente felice e spensierata, facendo tantissime attivita' con i miei genitori che hanno sempre messo me e mia sorella sempre al primo posto. Ma mi rendo conto di una cosa, ora che i miei hanno due figlie grandi e fuori di casa, sono diventati marito e moglie di nuovo, sono dolci e fanno tantissime cose insieme. Io e mia sorella li chiamamo "smielosi e sdolcinati". Ho paura di perdere il contatto e il rapporto che ho adesso con mio marito, perche' ovviamente un figlio comparta amore, impegno e dedizione.
E poi ci sono paura fisiche, piu' che morali. Lavoriamo tanto, come dottorandi in ambito scientifico possiamo stare in laboratorio anceh 12 ore (ma i miei colleghi hanno figli, in Germania e' una cosa normale). Viviamo a 1500 km di distanza dai genitori, chi mi/ci aiutera'? Non so come si fa la mamma e lui come si fa il papa', ma senza nessuno come si fa? E se succede qualcosa?

Ho veramente tantissime domande purtroppo, a cui spero di poter dare una risposta, possibilmente prima della "data di scadenza" che mi e' stata data, cosi' da poter essere comunque libera di scegliere.

Grazie ancora per la sua risposta e le sue domande che mi hanno fatto riflettere.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Dopo tanti anni di lontananza causa studi, ora che siamo finalmente insieme ho voglia di stare solo con lui per un po'"

Ecco spiegato il motivo del suo desiderio di godersi la compagnia esclusiva di suo marito almeno per un po'.
Questo è positivo e non deve farla sentire egoista, anormale o altro.

" i miei genitori che hanno sempre messo me e mia sorella sempre al primo posto. Ma mi rendo conto di una cosa, ora che i miei hanno due figlie grandi e fuori di casa, sono diventati marito e moglie di nuovo"

Il suo riferimento è ovviamente ciò che conosce da vicino, cioè il rapporto fra i suoi genitori: esistono però altri modi per essere genitori, oltre a quello di mettere da parte il rapporto di coppia.
Se e quando sarà il momento potrete continuare a coltivare la vostra relazione anche in presenza di figli, semplicemente impegnandovi reciprocamente a non annullarvi come partner e a mantenere tempi e spazi per la coppia.
[#8]
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Utente
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Gentile Dott.essa Massaro,

grazie mille ancora. Diciamo che l'aver visto come sono cambiati i miei genitori dopo che hanno smesso di "mantenerci" devo dire che mi ha fatto molto riflettere. Ovviamente si conosco solo quel modello. Mia madre mi ha sempre detto che una volta avevano deciso di fare una vancaza da soli e non se l'e' mai perdonata di averci lasciate con i nonni per 15 giorni (non per i nonni, ma solo per l'abbandono delle figlie), per questo ho l'idea di "perdere" mio marito diventando madre. Noi siamo grandi viaggiatori, l'abbiamo fatto per 10 anni di relazione e poi non potremmo piu' farlo? Cos'e' che non potremo piu' fare?

Comunque grazie mille, mi ha dato nuovi punti di riflessione. Come dice mio marito "la mia testolina non si ferma mai", ma ogni tanto forse dovrebbe e godersi l'attimo del momento.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Potrete fare tutto quello che vorrete, solo con qualche libertà in meno di adesso perchè non potreste lasciare di continuo da solo o con estranei un eventuale figlio.

"Mia madre mi ha sempre detto che una volta avevano deciso di fare una vancaza da soli e non se l'e' mai perdonata di averci lasciate con i nonni per 15 giorni"

Da figlie come avete vissuto quei 15 giorni?
Vi siete sentite "abbandonate"?
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Utente
No sinceramente no, non ho ricordi di "abbandono", quindi non credo che l'abbiamo vissuta così. In fondo eravamo con i nonni, che ci hanno viziato un sacco! Quindi siamo state bene.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quindi se un domani avesse uno o più figli e volesse fare qualcosa con suo marito senza di loro si ricorderà di come si è sentita quando i suoi l'hanno lasciata dai nonni (benissimo), e avrà chiaro che non ci sarà alcun problema se svolgerete attività per conto vostro, come coppia.
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dopo
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione. Grazie mille per questa riflessione costruttiva!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci consultati, se vuole ci aggiorni su eventuali novità.

Un caro saluto,
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dopo
Utente
Utente
Gentilissime Dott.esse che avevate risposto al mio quesito, volevo informarvi che alla fine la voglia di maternita' e' arrivata.

Quando avevo scritto il messaggio prendevo una pillola molto forte contro i fibromi uterini e oltre ad aver assolutamente appianato la mia voglia di maternita' aveva anche appianato il mio essere donna e moglie. Quindi fortunatamente mi e' stato permesso di cambiare e in pochi mesi ho cominciato ad elaborare il pensiero che mi potrebbe piacere fino ad arrivare al pensiero "Vorrei un figlio" (nonostante tutte le preoccupazioni del non sapere come si fa, dell'avere tutti lontani ecc ecc.).

Quindi grazie ancora! :)
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Se questo ha comportato il raggiungimento di una maggiore serenità e un maggior equilibrio individuale e di coppia, sono molto contenta per Lei.

In bocca al lupo!

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene, siamo contente per lei, cari auguri!
[#17]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Benissimo!
Ci tenga aggiornate!