Bugie patologiche 1/2

Salve, sono qui a raccontare la mia storia che inizia ad i tempi delle elementari (ho 41 anni e soffro di sindrome ansiosa - depressiva dall'età di 21 (morte improvvisa di mia madre) ). Ho sempre cercato, fin dai ricordi + lontani, il modo per non andare a scuola fingendo malesseri in genere tra cui mal di pancia che molte volte arrivava davvero con scariche di diarrea.
I giorni + brutti erano quelli che precedevano il ritorno a scuola dopo il w.e. o dopo le vacanze nei quali mi sentivo inquieto ed con un timore incredibile dell'infausto giorno che sarei dovuto tornare a fare il mio dovere.
La storia continua alle medie, anche se con un ottimo rendimento, ma erano tante le volte che mi inventavo malesseri cercando di non andare a scuola e, quando ero costretto da mia madre, mi facevo riportare a casa dai bidelli.
Le cose sono andate peggiorando alle superiori dato che le ho frequentate in una città diversa dalla mia e fuori dal raggio di azione dei miei genitori. Sono arrivato a fare una marea di assenze ingiustificate e perfino a frequentare 2 volte il terzo essendo stato bocciato, ma facendo credere ai miei che ero al quarto.
Tutto si è poi scoperto scatenando la terza guerra mondiale in casa, sono andato in una scuola privata per recuperare gli anni perduti (nella quale mi trovavo benissimo dato che non si faceva praticamente niente), ma tornato alla pubblica i problemi ritornano... Ormai maggiorenne mi assento di frequente facendo credere ai professori di stare male e mi faccio rivedere a scuola ogni tanto; nel frattempo perdo un altro anno e non il vizio riuscendomi a diplomare per il rotto della cuffia (a causa delle assenze e non del rendimento)
Dopo l'esame di maturità nel mese di ottobre muore di infarto fulminante mia madre ed inizio a soffrire di ansia e depressione con il io primo attacco di panico (avevo avuto accenni anche in precedenza) fino ad arrivare a non uscire + di casa e starmene tutto il giorno nel mio lettuccio senza voglia di fare niente e compatito da mio padre che, probabilmente sbagliando, mi faceva vincere tutto quello che volevo.
Nel frattempo rovino la relazione con la ragazza di allora dato che praticamente non avevamo una vita di coppia essendo sempre rintanati in casa...
Conosco in seguito quella che sarebbe diventata la mia attuale moglie e mi "costringe" a farmi aiutare da un neurologo dato che la mia situazione era ormai grave non riuscendo ad uscirne in nessun modo. Il famigerato neurologo mi rimette in sesto complice la mia volontà e ricomincio a vivere....
Inizio a lavorare, mi sposo, ho una bimba e si ripresenta in pieno la voglia di non assumermi le mie responsabilità cercando con bugie varie di non andare a lavorare soprattutto dopo una pausa che sia il w.e. o le ferie estive.
Se si controllano i giorni di assenza si vede che sono praticamente tutti lunedi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
Il primo passo verso la guarigione, e' sicuramente la consapevolezza di avere delle difficolta' .
Un comsulto online, non puo' essere risolutivo o terapeutico, sarebbe utile investigare le cause del suo malessere e del suo dire reiterato nel tempo.
Il neurologo, non le ha suggerito una psicoterapia?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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