Tra l'incudine e il martello (tra mamma e fidanzata)

Buongiorno, gia fatto una ricerca degli argomenti trattati, e non avendo trovato nulla che parla di questa situazione dal punto di vista del fidanzato sono ad esporre il mio problema, prima però volevo fare una panoramica di tutto.

Per quanto riguarda il versante famiglia, è una di quelle famiglie di genitori divorziati, dove mio papà è partito alla volta della metropoli e io con mio fratello sono rimasto da solo con mia mamma. Fino all'adolescenza in casa avevamo il compagno di mia madre che ci pestava e quando finalmente siamo riusciti a farlo mandare via siamo rimasti praticamente abbandonati a noi stessi, in quanto mia mamma faceva la venditrice e i parenti erano lontani (quelli materni 80 km circa quelli paterni almeno 500). Dagli 11 anni fino ai 20 circa sono stato in casa con mia madre che non era mai presente e mi dovevo risolvere tutti i miei problemi da solo, ed ero arrivato un punto che anche quando lei era disponibile ad ascoltarmi io semplicemente non ho mai sentito questo bisogno, e il risultato è che in questi 10 anni non sono mai stato particolarmente legato alla mia famiglia (anche un po dovuto al fatto di avere un carattere molto risevato..!)

A 20 anni ho conosciuto su internet questa ragazza di 25 anni, ed è stato subito colpo di fulmine! Lei ha mollato tutto ed è venuta a stare da me, temporaneamente a casa di mia madre, e da li è iniziato tutto... Inizialmente mia madre si è dimostrata disponibile ma poi ha iniziato a criticare pesantemente, e mio fratello non gradiva la sua presenza, allora abbiamo fatto armi e bagagli e siamo andati in un appartamento della mia famiglia che era in disuso da 10 anni (accanto a mia nonna materna). Alchè loro hanno iniziato ad avere diverse pretese nei suoi confronti, e spesso e volentieri lei si è sentita offesa e umiliata da certi loro atteggiamenti (anche per il fatto di essere meridionale al nord) ma han sempre fatto la faccia bella e ci invitavano sempre ai loro pranzi (che prima non facevano mai!). Ora dopo 2 anni in quella casa, quando si è stabilizzato il mio lavoro abbiamo preso un nostro appartamento in un altra città piu lontana (ma piu vicina al lavoro), io non sento necessità di sentire i miei ma quando mia mamma mi chiama e mi invita a pranzo mi dispiace dirle di no e inventarmi delle scuse, e la mia fidanzata si impunta che non li vuole vedere che tanto ci umiliano io non reagisco mai e lei ha una sua dignità... lei quando stavamo nella vecchia casa era sempre in ansia e solo il pensare ai miei le faceva venire attacchi di panico... ora siamo felici insieme lei sta bene ma quando si fa viva mia madre si ritorna punto e a capo... io che non vorrei far dispiacere mia madre (nonostante non senta un legame cosi forte con nessuno della mia famiglia nonostante tutto) e lei che non li vuole vedere ne sentire (e ha le sue ragioni)... non so proprio come fare, non ho affrontato apertamente la questione con mia madre e ora mi trovo in questo stallo e ora non so come uscirne...
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Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 173 4 17
Gentile Utente,

la sua situazione è particolare perchè di solito gli uomini divisi fra madre e compagna/moglie non riescono a separarsi dalla madre e le danno eccessiva importanza e credito nel momento in cui sorgono dei motivi di conflitto che riguardano o coinvolgono la loro compagna.

Lei invece non sente un legame particolarmente forte con sua madre a causa della vostra storia familiare, e forse i pranzi che ha improvvisamente iniziato ad organizzare rappresentano un possibliità di iniziare a costruire un rapporto con lei, se entrambi lo vorrete.

Sarebbe molto utile però che prima di tutto chiarisse con sua madre tutto quello che deve essere chiarito, compreso il fatto che non è disposto a tollerare che lei e suo fratello mantengano un atteggiamento ostile e dispregiativo nei riguardi della sua compagna.

Come mai non si è chiarito prima d'ora?

Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazzo,

lei si trova in una fase della sua vita dove risulta importante una separazione dalla sua famiglia di origine. Questo può avvenire con successo non solo se ci si distanzia fisicamente (ossia vivendo in una casa diversa, lavorando ecc.), ma soprattutto da un punto di vista affettivo.

Questo significa rivedere e modificare alcuni aspetti che riguardano il modo in cui lei si relaziona con i suoi genitori e altre figure significative della sua famiglia.

Credo sia molto importante per lei la scelta di andare a vivere con la sua compagna in un ambiente diverso, ma a questo punto il passo successivo è quello di mettere le giuste distanze e confini. Senza evitare sua madre, ma allo stesso tempo, senza sentirsi "invaso" dalle sue richieste.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it