Mia mamma è morta

Gentili dottori,
mi chiamo Mattia e ho 21 anni. Il 25 gennaio è venuta a macare mia madre di tumore. Aveva 55 anni. Si era ammalata di tumore al rene nel 2008, operata e nel 2011 metastasi polomonare. Nell'ultimo anno ha fatto un cura in pillola simile alla chemio. Sembrava funzionasse ma il 19 dicembre è iniziato un crollo, che l'ha portata alla morte. L'ultimo ricovere risale al 9 gennaio. Da li non è più uscita. Il lunedi 21 è ininziata un agonia e hanno cominciato a darle morfina. Da li in poi non si è più svegliata fino a quando ha smesso di resiprare la mattina del 25. Non ha sofferto dicono i medici. Questa è una grande fortuna. La sera del 24 qualcosa mi diceva che dovevo parlare con mia madre. Gli ho parlato, anche se non reagiva, ma sono sciuro che mi sentiva. Gli ho detto tutto e chiesto scusa per tutti i litigi inutliti che abbiamo affrontato. Gli ho detto che gli volevo bene e che spero che lei sia sempre al mio fianco. La mattina dopo se ne è andata. In famiglia siamo ora: io mio padre e mia sorella. Mia sorella ha 29 anni. Mio padre ha 62 anni ed è stato vicino a mia madre in tutti questi 15 mesi di malattia. Faceva tutto e la sua vita era ormai misurata su mia madre. Senza mio padre probabilmente mia mamma se ne sarebbe andata molto prima. Negli ultimi giorni mio padre ha dormito vicino a lei in ospedale. Gli ha stretto la mano fino all'ultimo respiro. Ho versato molte lacrime in quei giorni che la vedevo sul letto. Tra tutte le cose il 24 era il compleanno di mia sorella e mia madre ha resistito al 25 per questo. Ne sono sicuro. Ora mi sento strano in questo periodo. Dopo la morte del 25 non ho versato più lacrime. Non capisco come sia possbibile. Mi sento forte, normale e tranquillo. Mi sembra ancora tutto irreale. Al funerale c'erano centinaia di persone e la chiesa era colma di gente, molta piangeva molto più di noi familiari. Mi sento in colpa, mi sembra che non mi dispiaccia troppo, non riesco a 'disperarmi'. Come mai? Cosa mi succede? Se avvessi pensato a questa situazione mesi fa non avrei pensato di superarla così. E'normale? Ho paura che mi verrano le crisi più avanti. Forse ancora non me rendo conto. Molto aiuto e forza me la da la mia ragazza che mi è stata vicinissima. Così come lo è stato il ragazzo di mia sorella con lei. Mia padre sembra tranquillo ma non dice cosa sente. Come mi devo comprotare? Come sto affrontanto questa situaizione? Non capisco perche 'non riesco' a versare lacrime per mia madre che mi manca un sacco e mi mancherà per sempre.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Caro ragazzo, vorrei rasserenarla, non è questione di piangere o no, ognuno esprime il suo dolore a suo modo, quel lungo colloquio , il giorno prima in cui sua madre certamente la sentiva, anche senza rispondere, è stato un gesto bellissimo da parte sua, un gesto dolce, adulto,un dono vero.
La sua mamma le è vicina, sta diventando, è diventata "una figura interna" che le dà questa forza e questa calma e la sta dando a tutti voi..
La famiglia vera è questo..
Le faccio molti auguri e mi auguro che lei non sia critico, esigente con sè stesso, e che vada avanti nella sua vita , con la sua ragazza e tutti i progetti che vorrà avere.
Un saluto affettuoso..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

la ricerca ha evidenziato che esiste un *lutto anticipatorio*, cioè un prepararsi alla prossima dipartita di una persona cara. Questo di solito succede quando le persone intorno alla persona malata hanno il tempo, sia di accudirla, sia di vederla spengersi un poco alla volta.
Avete avuto un mese di tempo per salutarvi, dal 19 dicembre; anche se il desiderio di guarigione era forte, avete anche visto il lento spengersi delle forze giorno dopo giorno dal ricovero il 9 gennaio.
Il fatto che suo padre abbia saputo e potuto condvidere gli ultimi istanti insieme alla compagna di una vita, dormendo con lei, è molto simile al Suo "dire tutto e sciogliere i nodi irrisolti" della sera del 24.
Una parte di voi ha saputo cogliere quei segnali che la vita stava scivolando via, anche se era comunque un informazione difficile da accettare e da accogliere in piena coscienza.
Il giorno del funerale, probabilmente avete versato poche lacrime, poichè molte erano già state versate. Gli altri piangevano di più perchè non avevano avuto modo di vivere il lutto anticipatorio.
Probabilmente ci saranno momenti difficili nei giorni a venire, e probabilmente passerà un anno nel quale vivrete gli anniversari vari senza la mamma. Saranno momenti difficili, in cui oltre alla sua assenza, dovrete comunque ricordarvi che eravate vicino a lei, ed in un certo senso avete avuto la possibilità di metabolizzare l'imminente perdita.
Cosa pensa dopo aver letto queste parole?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
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Grazie per le risposte Dottori.

Dr. Fregonese: La ringrazio veramente per il Suo augurio e per le sue parole. Il fatto di avere parlato con mia mamma il giorno prima della morte mi ha aiutato molto e penso che se non l'avessi fatto sarebbe stato molto peggio. Spero che i tempi che arriveranno non peggiorino, anche se la mamma mancherà.

Dr. Bellizzi: Sono d'accordo con lei. Il fatto di essere diciamo già 'preparati' ha sicuramente attutito il 'colpo'. Ciò che mi ha aiutato a sueperare tutto ciò è stato il fatto di sapere che la mamma non ha sofferto. Inoltre vedere la molta solidarietà e le centinaia di persone al funerale ci ha dato molta forza. Probabilmente questo anno sarà dura sopratutto quando ci saranno le feste. Sentiremo la mancanza ma spero di avere forze per andare avanti con serenità anche se sempre nel ricordo di mia mamma.