Dalla scomparsa di sua madre la sorella vive in casa con loro

Buongiorno, vi ringrazio per la vostra attenzione.
Il mio problema consiste nel fatto che il mi ragazzo da circa 5 giorni è entrato in "crisi"
Iniziando dal principio,io e lui ci siamo conosciuti nel 2006, sono quasi sette anni che stiamo assieme. Fino ad ora abbiamo vissuto una storia bellissima,certo con qualche difficoltà, ad esempio l'apprensione di sua madre nei suo confronti (è figlio unico),ma è stata superata benissimo, tant'è vero che io e lei abbiamo un rapporto splendido, riesco a confidarmi più con lei che non con mia madre.
Da quando ci siamo messi insieme io ho avuto non pochi problemi, la perdita di mio nonno, al quale ero attaccatissima, la perdita di un'altra nonna,l'arrivo del diabete di tipo 1 nella mia vita, che ha cambiato radicalmente il mio fisico,ma tutto questo è avvenuto nel 2006/2007,per cui parecchi anni fa.
La sua famiglia è un po' "instabile", anche se instabile non è la parola più adatta, sua madre è in forte depressione da quando ha perso suo padre all'età di 19 anni e nel 2004 ha perso sua madre e la depressione è aumentata, si rifiuta di andare da uno spicologo. Il rapporto con suo marito è tragico,non la considera per niente. Dalla scomparsa di sua madre la sorella vive in casa con loro. Da poco hanno acquistato la casa dove erano in affitto da anni e per poterla acquistare ci sono voluti due anni di lotta tra padrone di casa e banche. Alla fine ci sono riusciti,ora la casa è veramente un disastro,per il semplice motivo che stanno riorganizzando tutte le stanze per poter far posto alla roba della sorella che nonostante siano otto anni che vive con loro non aveva un posto ben definito. In questi ultimi giorni il mio ragazzo è stato messo a dura prova,perche si è dovuto rimboccare le maniche e incominciare a dare una mano in casa, cosa che non assolutamente da lui. Io e lui purtroppo lavoriamo insieme, nella stessa impresa di pulizie,che appartiene a mio padre, lui aveva un posto migliore ma ha preferito lasciarlo perchè era sotto stress. Da quattro anni lavoriamo insieme e ci vediamo tutti i giorni. Premetto che lui fa assolutamente quello che vuole, va allo stadio, due volte a settimana va a giocare a calcetto e poi esce con gli amici. E' molto estroverso, al contrario io sono molto introversa e faccio difficilmente amicizia subito, molto spesso non esco con lui e i suoi amici perchè mi sento a disagio. Da mercoledì ha iniziato a non parlarmi, subito ho pensato fosse solo stanco, ma la cosa è andata avanti per un po di giorni,al che ho deciso di chiarire. Lui mi ha detto che sta bene con me ma che sta bene anche con i suoi amici,e che non sa se lasciarmi oppure continuare a stare insieme,non riesce a lasciarmi ma dice che l'amore nei miei confronti si è affievolito,per la solita monotonia. Ieri ci siamo visti e abbiamo parlato,era ancora molto confuso,nel pomeriggio abbiamo fatto un giro al centro commerciale e lui è tornato praticamente quello di sempre. Però afferma di amarmi meno. Come mi devo comportare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

accade abbastanza spesso che un rapporto iniziato in giovanissima età con il tempo si sfaldi perchè entrambi i partner, nel corso degli anni, sono cresciuti e diventati adulti e, di conseguenza, sono arrivati ad essere due persone diverse da quelle che erano all'inizio.

Non so se questo sia il vostro caso, ma non credo nelle crisi improvvise e immagino piuttosto che fra voi ci siano alcuni problemi non risolti che hanno portato il suo ragazzo a dubitare di voler stare ancora con lei.

Come mai dopo tutti questi anni non si sente ancora in grado di uscire con lui e i suoi amici?
Sente che non la accettano?

Può chiarire in che senso le ha detto questo:

"Lui mi ha detto che sta bene con me ma che sta bene anche con i suoi amici"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per aver risposto alla mia domanda.
Vorrei poterle chiarire la frase che mi è stata detta, cioè "sto bene con te ma sto bene anche con i miei amici", ma così come la dico a lei mi è stata detta a me.
Vorrei precisare che io esco con il mio ragazzo e i suoi amici, ma ultimamente si sono aggiunti alla nostra compagnia una dozzina di ragazzi nuovi e ho un po' di difficoltà nell'inserirmi.
Il mio ragazzo purtroppo non riesce a parlare, cioè se c'è un problema se lo tiene dentro.
Le motivazioni della sua crisi sono: - la monotonia (principalmente)
- il fatto che dice che l'amore si è affievolito ed è
passato all'affetto.
Però tutto questo da un momento all'altro, so che è starno eppure è così. Martedì sera ci siamo sentiti ed era tutto assolutamente normale, da mercoledì la confusione più totale.
Dopo il pomeriggio che abbiamo passato ieri, abbracci, bacini e mano nella mano (questo tutto da una sua iniziativa, senza che io facessi niente) e mi prendeva in giro parlandomi di quando avrà un SUO figlio...ribadendomelo più volte per vedere cosa gli rispondessi io. Premetto che venerdì, insieme a sua madre, stavano svuotando la sua cameretta dai giochi da bambino, e sceglieva quali sarebbero dovuti andare a suo figlio, anzi al nostro futuro figlio, chiamandolo proprio per nome, quello che avevamo fantasticato di dirgli un giorno.
Ho dimenticato di dirle che a settembre abbiamo iniziato a cercare casa, e dopo averne trovata una, l'abbiamo bloccata e abbiamo provato a richiedere il mutuo,ma purtroppo una settimana fa la risposta è stata negativa in quanto noi chiedevamo un 100%, e i problemi che ha l'Italia oggi non hanno permesso la risposta positiva al mutuo.
Non so veramente cosa pensare e non so come comportarmi, perchè comunque sono attanagliata dai dubbi e sto male...Non so come comportarmi con lui, ho paura di essere oppressiva e quindi farlo allontanare ancora di più, e ho paura di stargli lontano per lo stesso motivo, senza contare che, ripeto, ci sto malissimo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' possibile che quello che sta accadendo in casa e l'aver dovuto svuotare la propria cameretta (immagino per far posto alla zia) abbiano creato in lui un momento di confusione su cosa vuole per il proprio futuro.

Forse quella frase significa che da un lato si sente coinvolto nel progetto di creare una famiglia con lei, ma dall'altro si rende conto di essere ancora molto giovane e di desiderare di potersi divertire ancora per altro tempo con e come i suoi amici.
Questa ambivalenza è normale e comprensibile, perchè ogni impegno che prenderete l'uno nei confronti dell'altro implicherà anche delle rinunce sia concrete sia ideali, e cioè riguardanti tutto ciò che in teoria potete ancora fare avendo gran parte della vita davanti.

Per crescere è necessario accettare il ridimensionamento che le scelte comportano e non vivere come un lutto la progressiva diminuzione delle possibilità disponibili di fronte a sè, sulla propria strada.
Forse è questo che sta creando disagio al suo ragazzo, ma per un'interpretazione certa del suo pensiero deve chiarire con lui, possibilmente scegliendo un momento tranquillo e senza mostrarsi eccessivamente apprensiva.
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dopo
Utente
Utente
Anche io avevo pensato all'ipotesi della confusione/crisi per "colpa" dello scombussolamento della propria vita e casa.
Ma non capisco perchè la cosa ricada su di me o meglio su la nostra storia.
Volevo chiederle se è necessario chiarire subito con lui o aspettare un po' di tempo in modo che possa avere il tempo di chiarirsi le idee e riordinare la confusione che ha in casa.
Volevo anche farle sapere che ci sentiamo spesso per sms e lui mi scriveva spesso alla fine di quasi ogni messaggio "TI AMO TANTO", ovviamente non me lo sta scrivendo più, in compenso glielo sto scrivendo io, cosa che prima non facevo spesso, e naturalmente lui non risponde come avrebbe fatto prima, quindi dicendomi che anche lui mi amava.
Secondo lei è giusto che io glielo scriva? E' giusto fargli sentire che lo amo profondamente e che mi manca il suo amore? Oppure è il caso di lasciare perdere e comportarmi in modo più distaccato?
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Utente
Utente
Anche io avevo pensato all'ipotesi della confusione/crisi per "colpa" dello scombussolamento della propria vita e casa.
Ma non capisco perchè la cosa ricada su di me o meglio su la nostra storia.
Volevo chiederle se è necessario chiarire subito con lui o aspettare un po' di tempo in modo che possa avere il tempo di chiarirsi le idee e riordinare la confusione che ha in casa.
Volevo anche farle sapere che ci sentiamo spesso per sms e lui mi scriveva spesso alla fine di quasi ogni messaggio "TI AMO TANTO", ovviamente non me lo sta scrivendo più, in compenso glielo sto scrivendo io, cosa che prima non facevo spesso, e naturalmente lui non risponde come avrebbe fatto prima, quindi dicendomi che anche lui mi amava.
Secondo lei è giusto che io glielo scriva? E' giusto fargli sentire che lo amo profondamente e che mi manca il suo amore? Oppure è il caso di lasciare perdere e comportarmi in modo più distaccato?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non posso dirle cosa è giusto e cosa non lo è, o, meglio, cosa è sicuramente efficace e cosa inutile o dannoso, perchè non la conosco nè conosco il suo ragazzo.
Visto che siete assieme da diversi anni dovrebbe ormai sapere se è il tipo che è meglio lasciar riflettere in pace, o se invece è meglio cercare subito un chiarimento.

Certo è che in questo momento le è data la possibilità di riflettere sui suoi eventuali errori e comportamenti precedenti, come il fatto di non rispondere ai suoi messaggi in maniera altrettanto affettuosa, e di capire se sono necessari dei cambiamenti da parte sua per migliorare la vostra relazione.
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dopo
Utente
Utente
Anche io avevo pensato all'ipotesi della confusione/crisi per "colpa" dello scombussolamento della propria vita e casa.
Ma non capisco perchè la cosa ricada su di me o meglio su la nostra storia.
Volevo chiederle se è necessario chiarire subito con lui o aspettare un po' di tempo in modo che possa avere il tempo di chiarirsi le idee e riordinare la confusione che ha in casa.
Volevo anche farle sapere che ci sentiamo spesso per sms e lui mi scriveva spesso alla fine di quasi ogni messaggio "TI AMO TANTO", ovviamente non me lo sta scrivendo più, in compenso glielo sto scrivendo io, cosa che prima non facevo spesso, e naturalmente lui non risponde come avrebbe fatto prima, quindi dicendomi che anche lui mi amava.
Secondo lei è giusto che io glielo scriva? E' giusto fargli sentire che lo amo profondamente e che mi manca il suo amore? Oppure è il caso di lasciare perdere e comportarmi in modo più distaccato?
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Utente
Utente
La ringrazio veramente tanto.
Rifletterò e vedrò cosa è il caso di fare...
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Utente
Utente
La ringrazio veramente tanto.
Rifletterò e vedrò cosa è il caso di fare...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci rifletta, vi conoscete da molto e sono sicura che lei è in grado di capire come sia meglio comportarsi.

Se vuole ci aggiorni sulle novità.
Le faccio tanti auguri,
[#11]
dopo
Utente
Utente
Cara Dott.ssa Massaro,
le scrivo per aggiornarla sulla mia situazione, e per chiedere nuovamente un suo parere e anche quello di altri medici se hanno voglia di consigliarmi.
In questi giorni la situazione è sempre ferma al punto di partenza. Ho avuto modo di parlare con la madre del mio ragazzo e con la zia, che è come una sorella per lui, mi hanno detto che in questo periodo è molto nervoso, scontroso, insomma non è più lui. Secondo loro perchè c'è tensione in casa tra tutti i componenti della famiglia, c'è disordine ecc. Poi hanno accennato anche al fatto che gli ultimi mesi non sono stati molto facili, il tira e molla che ha fatto la banca per concedergli il mutuo, prima dicevano di si, poi di no, poi gli davano meno, poi dicevano di nuovo di si...insomma dopo due anni di ricerca del mutuo, tra varie banche, il temporeggiare col padrone di casa per prendere tempo per cercare il mutuo e tentare di convincerlo ad abbassare il più possibile la richiesta che lui faceva, finalmente sono riusciti a trovare una banca che gli ha concesso questo benedetto mutuo, e non con pochi problemi. Hanno dovuto chiedere dei soldi in prestito ecc. la madre del mio ragazzo che è molto emotiva era un continuo piangere ecc. Poi è arrivata la notizia che non ci avrebbero concesso il mutuo che avevamo richiesto per acquistare la nostra ipotetica casa (la richiesta era a nome mio)...Ha dovuto, come da lei suggeritomi, eliminare un po' di giochi della sua infanzia per fare posto alla zia, che ripeto però è come una sorella. Il progetto che aveva fatto per la sua camera non è andato in porto in quanto la situazione economica non è delle migliori...Insomma secondo le due persone che lo conoscono meglio, il problema è che è in profonda crisi per tutte queste delusioni. Mi è stato anche detto, sempre da loro, che non mi vuole lasciare, anche perchè l'avrebbe già fatto, anche se lui non proprio la persona più decisa di questo mondo, dicono che per lui in questo momento sono come un punto fermo. Io mi chiedo, se è vero tutto questo, se io sono davvero per lui un punto fermo, perchè allontanarsi da me e non invece cercare rifugio da me?
Lui mi ha confessato di non riuscire più ad amarmi come prima, non è che non vuole, ma non ci riesce. Infatti è molto distaccato, non solo con i messaggi, ma anche fisicamente. Se gli domando se mi ama, fa un sorriso quasi imbarazzato e mi dice di si...ovviamente mentendomi.
Non riesco a capire se la sua crisi influisce su il nostro rapporto o è il nostro rapporto che ha generato la crisi. Può aiutarmi a capire questo? Alcune persone mi dicono di aspettare e vedere come si comporta col tempo, io aspetto ma la cosa mi sta logorando, ormai penso sempre e solo a questo problema, non riesco a combinare più niente, in casa e fuori, ovviamente sono triste e confusa. Vorrei poter uscire da questa situazione di passività, ma non so come fare per togliermi questo pensiero fisso dalla mente, la paura di perderlo. Può consigliarmi lei come fare?
Altre persone mi dicono di essergli distaccata, di non dargli troppa importanza, probabilmente così riesce a chiarirsi le idee e capire se effettivamente tiene a me oppure no. In questi giorni sto usando una via di mezzo, sono presente, ma non troppo, non lo cerco via sms, se mi cerca lui rispondo, se mi chiede di uscire però non so che fare, se accettare e uscire insieme oppure restare distaccata e farlo riflettere un po'. So che mi ha già detto che non può consigliarmi cosa fare, in quanto non conosce ne me ne il mio fidanzato, ma un piccolo suggerimento può darmelo, se non come dottoressa come donna. Io credo che pure Froid riuscirebbe a capire il mio ragazzo. Grazie per la sua attenzione. Rossella
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dopo
Utente
Utente
Cara dottoressa Massaro, le scrivo per aggiornarla sulla mia situazione.
Le cose tra me e il mio ragazzo sembrano andare un pochino meglio...
Mi sono fatta un esame di coscienza, e mi sono accorta di aver commesso molti errori nei suoi confronti.
Primo tra tutti averlo dato per scontato. Purtroppo per me lui c'è sempre stato ed è sempre stato molto affettuoso e presente, SEMPRE.
Io mi sono un po "arenata" in questa situazione e a volte ho anche preteso le sue attenzioni. Inoltre nell'ultimo anno e mezzo mi sono allontanata, ma non da lui, ma dal mondo, e infatti sono caduta in una sorta di depressione, che solo ora mi accorgo essere abbastanza importante. Inoltre ho anche un carattere piuttosto difficile, e spesso ho avuto nei suoi confronti degli atteggiamenti un po' pesanti.
Ho parlato con lui, e gli ho fatto notare che ho capito i miei errori, e che sono pronta a rimediare se lui è disposto a ricominciare e a perdonarmi. A patto ovviamente che lui cerchi di parlare con me se qualche cosa non va...
Lui sembrerebbe d'accordo col fatto di ricominciare, anche se ha paura di farmi soffrire, cioè ha paura di ritrovarsi nuovamente nella situazione che siamo ora. Ha detto che mi ama, ma che non è più "innamorato" di me come prima, nel senso che lui prima quasi mi venerava, era follemente innamorato di me, nonostante siano passati sei anni, quasi sette. Non riesce a essere affettuoso come prima, e non capisce perché, vorrebbe che le cose tornassero come prima, perché gli manca l'affetto e le effusioni che c'erano fino ad un mese fa. Ma nello stesso tempo si sente in colpa nei miei confronti, perché vede che sto soffrendo, e poi ha paura, ha paura di farmi soffrire ancora, anche se secondo me ha più paura che io lo passa "aggredire" o comunque che possa commettere gli stessi errori di prima. Lei cosa pensa di questo comportamento? Io come mi devo comportare?
Premetto che ho già contattato una psicologa per parlare un po' dei miei problemi, che hanno causato il mio allontanamento dal mondo, inoltre mi sono iscritta a un corso di ballo, proprio per cercare di staccare un po' i miei pensieri da questa situazione, e per ricavare uno spazio mio nella mia vita. La ringrazio per la sua attenzione, spero mi possa dare un consiglio.