Sessualità nella coppia

Buongiorno. Sono una giovane donna di 29 anni, ho un rapporto stabile con un uomo da quasi quattro anni, e da nove mesi conviviamo. Sin dal primo approccio di carattere sessuale, non abbiamo avuto una vera intesa, anzi, direi che lui aveva un modo di fare l'amore che mi fa sentire un oggetto. Dopo averne parlato, aveva provato a lasciarsi andare di più, a pensare meno, per così dire, per lasciarsi guidare delle passioni e le cose erano migliorate nell'atto, mentre nei preliminari c'era sempre qualcosa che a me non piaceva, ripeteva lo stesso copione ogni volta, come se dovesse recitare un ruolo e non fare l'amore con la sua donna.
Dopo l'inizio della convivenza questi aspetti sono peggiorati, al punto che se ora mi sfiora sento paure e nausea... Io ho provato mille volte a spiegargli cosa mi piace, a voce, giocando, inventato giochi di ruolo e simili... Ma niente ha funzionato! Ha ammesso che forse abbiamo un modo di vivere la sessualità diverso dopo aver letto un articolo, nonostante avessi provato a spiegargli le cose per lungo tempo... Comunque, infine almeno ha ammesso che un problema c'era, e che il mio disagio era possibile e non inventato per non so quale forma di cattiveria, che lui presupponeva volessi fargli.
Ad oggi, non riesco a stargli vicino e non so più se lo amo, non sono nemmeno certa di averlo mai davvero amato, perche la componente sessuale non ci ha mai davvero permesso di cementare il rapporto... Siamo in una fase in cui io devo scegliere se cercare di aggiustare le cose, magari con una terapia di coppia o individuale, o se lasciarlo... Lui dice di voler tentare ancora. Io non riesco nemmeno a capire se lo amo ancora abbastanza da credere che possano esserci miglioramenti...
Spero di essere riuscita a spiegare la situazione,
Ringraziano anticipatamente chiunque vorrà aiutarmi,
Saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Siamo in una fase in cui io devo scegliere se cercare di aggiustare le cose, magari con una terapia di coppia o individuale, o se lasciarlo... >>

Gentile Utente,
una consulenza di coppia potrebbe avere proprio come finalità quella di comprendere quali siano i vostri reciproci progetti e aspettative e se vi siano eventualmente i presupposti per una terapia di coppia oppure no.
Lui sarebbe disponibile ad affiancarla in un simile percorso?
Lei opterebbe per una consulenza individuale o congiunta?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
capita spesso che la convivenza e lo stretto contatto portino a fare i conti con una vita intima non proprio soddisfacente.

Sesso, cuore e critiche, mi pare di avere capito, ma non si può insegnare al partner a fare l'amore in modo diverso dal proprio stile sessuale, che solitamente parte da lontano e si nutre di tante esperienze, fantasie, desideri, mondo interiore ecc..

Forse una consulenza di coppia, potrebbe aiutarvi a dipanare la matassa emozionale che abita la vostra coppia, comprendere se si tratta di scarsa empatia sessuale( a volte succede) o astio, parole non dette ed inibizioni reciproche, hanno magari contribuito a creare e mantenere queste incomprensioni sessuali.
Se desidera nel mio blog e sito, troverà tanto materiale in merito, magari qualche lettura potrebbe aiutarla.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Io ho provato mille volte a spiegargli cosa mi piace, a voce, giocando, inventato giochi di ruolo e simili... Ma niente ha funzionato!"

Gentile Utente,

non ha proprio notato alcun cambiamento nel Suo compagno, neppure minimo?

Uno degli obiettivi delle terapie sessuali è anche insegnare a entrambi i partner a fare bene l'amore, incontrando i bisogni e i desideri dell'altro nella complicità e nel gioco.

Forse però il Suo uomo ha preso quelle Sue richieste come lamentele, come rimproveri o altro e non come suggerimenti per essere guidato verso il Suo piacere.

C' è anche da dire che molti uomini si sentono inadeguati davanti alle richieste della propria compagna o forse il Suo uomo non è stato proprio capace di attuare -da solo- tali cambiamenti per poterLa soddisfare.

Una terapia di coppia potrà gettare luce su tutto questo e aiutarvi a venirvi incontro. Forse c'è una questione relazionale sotto che non vi permette di incontrarvi a metà strada e soprattutto per cooperare per un obiettivo congiunto: il piacere reciproco.

Legga questo articolo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1723-sessualita-e-cooperazione-paritetica.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1625-sessuologo-chi-e-costui.html

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per le risposte.

Sarei orientata per un percorso di coppia, e il mio compagno si è reso disponibile "a patto che" io mi impegni a credere in noi, che mi sembra una richiesta da un lato giustificata, dal momento che lui dice di non avere dubbi di alcun genere, dall'altro lato la vivo come una condizione difficile, data la mia attuale insicurezza nei confronti del rapporto.

Il mio compagno ha più volte reagito chiudendosi, o andandosene da casa, alle mie richieste, le vive come pretese e si sente sminuito. Dopo un litigio in cui gli ho detto che se usciva di nuovo, poteva non tornare, ha cambiato atteggiamento e almeno ora non se ne va più quando discutiamo. Per contro, si sente sempre "sotto esame" e vive le mie richieste come pressanti e come un voler non accontentarmi mai. Ciò mi ferisce, perche il mio unico obiettivo era di far si che il nostro rapporto funzionasse... Dopo la convivenza, tra l'altro, il rapporto era diventato privo di momenti condivisi a fare cose piacevoli, mi sentivo trascurata. Qualche mese fa gli ho detto che non ce la facevo più, e ha almeno ripreso a dedicarmi attenzioni, ma nella sessualità le cose, per contro, sono peggiorate. Solo per fare un esempio, non mi bacia quasi mai, quando vuole fare l'amore, e questo mi fa sentire un oggetto. Ho provato a spiegarlo, ma non ha dato risultati.

Ringrazio molto per i consigli, valuterò certamente un percorso da un professionista, sia di coppia che, eventualmente, individuale.
Grazie di nuovo.
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Spesso la vita sessuale diventa ricattatoria, assolve ad altri significati, come per esempio supporto affettivo, incremento dell' autostima, narcisismo e può' capitare che venga investita di tanto altro , danneggiando la spontaneità e la dimensione ludica della sessualità.

Il suo sentirsi " oggetto" e poco amata e desiderata, potrebbe non correlare con la salute sessuale in se' e magari avere altre radici, così' come potrebbe dipendere dalla modalità' della vostra intimità.

Una consulenza di coppia, potrebbe essere il luogo simbolico adeguato per evitare recriminazioni, ricatti, manipolazioni ed affrontare il vostro disagio, mediante altre angolature, sicuramente più' proficue
Cari auguri
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

la situazione che Lei descrive può essere recuperabile: da quanto ci dice sembrerebbe che ci siano delle parole non dette che alimentano il problema da entrambe le parti.

Il Suo uomo si sente probabilmente giudicato e a disagio, non all'altezza e a nessun uomo fa piacere, soprattutto nella sfera sessuale...

Le Sue intenzioni d'altra parte sono diverse: Lei non intende giudicarlo o aggredirlo, ma quando si discute animatamente probabilmente il risultato è diverso.

Inoltre egli scappa (anche fisicamente)... allora una terapia può aiutarvi anche sul versante relazionale e comunicativo: non solo s'impara a fare l'amore, ma anche a relazionarsi con l'altro, anche a parlargli nel modo giusto, anche a cogliere le piccole debolezze che potrebbero causare dal nulla un problema.

Non so dirLe da qui quali corde vanno a toccare le Sue parole nel Suo uomo. E non so neppure dirLe che cosa di Lei viene ferito dalla mancanza di tatto, di intimità (es bacio) del Suo uomo.

Ma potrebbe starci una NON consapevolezza da parte di entrambi dei bisogni più profondi dell'altro.

Poi potrebbero anche emergere durante il percorso di coppia dinamiche di competizione tra voi... queste devono essere aggiustate e ristabilizzate su un piano di cooperazione, come Le dicevo sopra.

Però è importante non disperare: se c'è da parte di entrambi la volontà di sistemare le cose e imparare a stare bene insieme anche nell'intimità, il percorso che vi attende sarà certamente gradevole per entrambi.

Una nota sulla convivenza: cominciare a vivere insieme talvolta può sfasare alcuni ritmi e togliere quella parte di gioco "proibito" (es ricercare tempi e spazi per stare insieme) che era presente in precedenza. Sapere di avere sempre a disposizione l'altro, da mattina a sera potrebbe togliere tutta la parte di intrigo. Anche questo dovete rivederlo insieme allo psicologo psicoterapeuta.

Infine sottolineo una cosa importante che spesso mi trovo a dover sottolineare anche con i ragazzi nell'educazione sessuale e con le coppie in terapia: NON è vero che ogni incontro sessuale, soprattutto all'inizio, debba essere già perfetto. S'impara a conoscere il partner, a fare l'amore, a chiedere ciò che piace e a comunicarlo al partner. Sono i falsi miti sulla sessualità che prevedono che due persone innamorate debbano già funzionare bene anche nell'intimità.

Un cordiale saluto,

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