Disturbo della personalità?

Salve sono un ragazzo di 22 anni e vorrei chiedervi un parere. Sto già affrontando una terapia presso un CSM, per via di una crisi che sto affrontando (e che credevo si stesse risolvendo, invece...) con un dosaggio di mezzo mg di risperdal, 2 di xanax e 1 di citalopram al giorno per via di forti periodi d'ansia, depressione mista a derealizzazione/depersonalizzazione e comportamenti ossessivo compulsivi legati al controllo del peso e insicurezza.
Mi spiego: ho sempre avuto un disperato bisogno di attenzioni, fin da piccolo. A casa ne a me ne mio fratello venivano dedicate, e a scuola ero sempre preso in giro, discriminato e soggetto ad atti di bullismo. Ma dai 18 anni sono riuscito, dopo una forte crisi da cui ne sono uscito da solo, a risollevarmi e a trovarmi degli amici, che ora frequento e sono tanti. Ma dal punto di vista affettivo esterno non ho mai avuto una ragazza, cosa di cui ne soffro tantissimo e mi fa sentire inferiore a questi miei amici, che sono invece riusciti a formarsi sotto questo aspetto.
Ciò mi ha sempre portato a inventarmi storie, bugie su me stesso o su cose che mi accadevano per sentirmi benvoluto e maggiormente apprezzato, sia dagli amici ma soprattutto dalle ragazze che mi piacevano. Certo, qualche bugia per impressionare può scappare nella vita, ma in questi giorni pensando al mio comportamento sono tornato in crisi, perchè mi sono accorto che lo faccio troppo spesso e anche dove non serve, per attirare l'attenzione su di me. Lo faccio soprattutto quando sto male, specialmente dopo un rifiuto da parte di una ragazza (ne ho collezionati molti e il fatto di non essere ricambiato o amato da una persona esterna alla famiglia e agli amici mi fa stare molto male). In questi casi invento bugie e storie per creare sentimenti di pena nei miei confronti dalle persone vicine, che mi fanno stare meglio si.. ma che pensandoci non sono frutto di un comportamento sano. Di solito sono bugie che hanno un minimo di fondamento di verità (es: stavo male per l'ultimo rifiuto e mi sono inventato che mia madre ha un altro, e che ci ho quasi fatto una rissa, per suscitare pena nei miei confronti da parte di questa ragazza e dagli amici; avendo di base i genitori separati come fondo di verità) Andando a cercare su internet le cause sono caduto nella "mitomania" o "bugia patologica", legata a disturbi quali il disturbo istrionico di personalità.. e sono caduto di nuovo nel panico. Ricado nella maggior parte di questi sintomi.. e ho paura di avere questo disturbo, o qualcosa di più grave. Come posso smettere di comportarmi cosi, di essere me stesso senza continuare a cercare di "stupire" gli altri con bugie e altri mezzi? Riconosco di avere una scarsissima autostima... e può essere uno degli elementi base del problema. Ma come posso affrontarlo?
E' possibile che abbia questo disturbo? Una persona affetta potrebbe avere paura di averlo, come ne sto avendo io, e riconoscerlo?
So di non essere normale, e ho paura che questa cosa possa peggiorare.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

che tipo di diagnosi è stata fatta presso il centro di salute mentale?
Segue soltanto un trattamento psicofarmacologico?

Per comprendere se il suo assetto di personalità sia o meno patologico dovrebbe chiederlo allo specialista che la sta seguendo presso il CSM. Eviti l'auto-diagnosi consultando internet, crea confusione.

In questi casi potrebbe essere utile per lei affiancare una psicoterapia al trattamento che sta già facendo.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta
Al centro non mi è stato diagnosticato niente, almeno per ora. Sono stati positivi, mi hanno detto che la cosa che non va in me (di cui non ho colpa) è la mancanza di autostima dovuta a una mancanza di affetti da parte dei genitori, e da una serie di eventi quali separazioni, litigi e crisi varie in famiglia che mi porta a essere ansioso, a non sopportare i rifiuti e a cadere in depressione in seguito a questi.
Non sto affrontando una psicoterapia, ma solo seguendo alcuni consigli per vivere meglio.
Il trattamento psicofarmacologico era partito perchè ero caduto in forte depressione assieme alla derealizzazione.
Volevo chiedere, una persona con disturbi della personalità ne è consapevole? Sa di averli, o ne prova paura al caso?
Può essere la mia solo ansia per un semplice comportamento errato della mia persona che ho sviluppato fin da piccolo per compensare la mancanza di attenzioni?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

in genere gli aspetti caratteriali che rientrano nei disturbi di personalità sono egosintonici, ossia non sono percepiti come patologici dalle persone che ne soffrono.

Molto spesso però, come nel suo caso, ad essere percepiti come disagio o sofferenza soggettiva marcata sono i disturbi depressivi e ansiosi o altri aspetti legati alle relazioni interpersonali. Ed è questo uno dei motivi principali per cui una persona con disturbo di personalità potrebbe decidersi a chiedere una consulenza specialistica.

>>Può essere la mia solo ansia per un semplice comportamento errato della mia persona che ho sviluppato fin da piccolo per compensare la mancanza di attenzioni?<<
questa domanda andrebbe posta allo psichiatra che la sta curando, per il semplice motivo che conosce meglio la sua storia famigliare e clinica.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Capisco. Spero davvero di non rientrare in questo disturbo... l'idea di non essere normale mi spaventa tantissimo, già mi sento a disagio perchè sto assumendo farmaci, figurarsi l'idea di avere un disturbo grave.
La ringrazio per le risposte, è stato molto gentile
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Utente,
Generalmente chi è' affetto da Disturbo della personalità può essere consapevole di alcune manifestazioni o comportamenti sintomatici disfunzionali per se' di cui tenderà ad attribuire la responsabilità a cause esterne. Raro il caso di essere consapevoli di un Disturbo della personalità, perché il disturbo e' ego sintonico, mentre egodistonici sono i sintomi. Le faccio un esempio: un individuo con disturbo di personalità paranoide, ad es., avrà delle manifestazioni di ansia(egodistoniche) che attribuirà alle cattive intenzioni degli altri, che è' appunto il centro del disturbo e descrivendo se stesso potrà dire: soffro di ansia per colpa degli altri che vogliono Farmi del male. Quindi, per rispondere alla sua domanda, una persona con dist.di pers. Non prova paura per il disturbo ma per l'ansia o altri sintomi correlati. Il problema, però, diventa un falso problema, in quanto sia le manifestazioni ansioso-depressive, sia l'eventuale sottostante disturbo possono essere curati in tempi più lunghi e affiancando ai farmaci anche una psicoterapia.
Nel suo caso, sarebbe importante integrare le cure per massimizzare i risultati.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa E.Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
se ha ricevuto una farmacoterapia, questa solitamente viene accompagnata da una diagnosi clinica e da un protocollo terapeutico, che nel suo caso, potrebbe essere quello combinato:
farmacoterapia e psicoterapia .
Chieda al centro se è possibile fruire anche del servizio di psicologia , ne trarrebbe grandi vantaggi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte. Al prossimo incontro con la psicologa approfondirò la questione. Certo il fatto di aver preso in considerazione di poter avere questo disturbo penso sia un passo avanti, voglio correggermi e aiutarmi per stare meglio. Il problema per me è l'autostima, purtroppo ne ho davvero poca e so di voler poco bene a me stesso. Mi sono accorto che tutto quello che faccio di importante non lo sento "relazionato" a me, ma agli altri, come se dovessi sempre e comunque essere approvato.
Disturbo o no comunque mi sento a disagio per questo tratto della mia personalità, soprattutto per come si evolverà in futuro, dato che non ho mai affrontato relazioni con ragazze, che adesso come adesso, mi spaventano ancora di più per come potrei comportarmi.
E la mia paura principale adesso è quella di poter commettere sciocchezze pur di attirare l'attenzione, sempre in futuro.
Come posso cominciare a stare meglio con me stesso? A imparare a volermi bene e a volere veramente bene alle persone che mi stanno vicino?
[#8]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

>>Come posso cominciare a stare meglio con me stesso? A imparare a volermi bene e a volere veramente bene alle persone che mi stanno vicino?<<

il modo migliore sarebbe iniziare un percorso di psicoterapia con obbiettivi ben precisi, che lei sembra aver ben individuato. Non mi fossilizzerei troppo sul disturbo di personalità, che comunque può essere trattato (ammesso che lei ne sia affetto).


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