Non riesco più ad uscire da questa gelosia ossessiva

Gentili dottori,

sono una ragazza di 23 anni e la mia vita si sta letteralmente rovinando giorno dopo giorno per causa di una condizione che non capisco nemmeno se sia gelosia o cosa..
Sono esattamente otto lunghissimi mesi che continuo a litigare ininterrottamente con il mio fidanzato perchè, così quasi dal nulla, sono ossessionata da un suo rapporto passato avuto con una ragazza per la quale non era molto coinvolto e con la quale non era fidanzato.
Il tutto è cominciato perchè lei, nove mesi fa gli ha mandato un messaggio, da li, poco a poco ho cominciato ad ossessionarmi tampinandolo di domande fino ad arrivare ad aggredirlo sia verbalmente che, purtroppo fisicamente, quasi tutti i giorni.
Mi dispiace molto per i miei comportamenti e talvolta so che sbaglio e che sono reazioni esagerate ma davvero non riesco a frenarmi.
La cosa che mi turba davvero tanto è che consumavano rapporti sul luogo di lavoro; questo fatto non mi da pace e mi rendo sempre più conto che non riuscirò mai ad accettarlo. E' una cosa che mi da sia una forte rabbia, che una forte tristezza e gelosia. Lo percepisco come un fatto "unico", personale e trasgressivo e che non potrà mai essere cancellato. Anche io ho avuto altri rapporti con altre persone, ma onestamente non ho mai avuto un rapporto del genere e pensare ad una cosa del genere impazzisco.
Speravo e credevo che il nostro rapporto fosse unico ed esclusivo, invece mi sento tradita e messa da parte. Mi sembra che nulla possa equiparare quell'esperienza di sesso; tra l'altro il mio ragazzo mi ha detto che non è stata per nulla una grande esperienza ricca di emozioni infatti ha chiuso quel rapporto soltanto dopo due mesi proprio perchè non era coinvolto.
Io so benissimo e sono sicura che il nostro rapporto è unico e che con nessuna può mai essere stato come con me, eppure questa storia mi sta distruggendo giorno dopo giorno.
Lui ha avuto anche altre ragazze oltre a questa persona, ma solo lei e solo per questo fatto io sono davvero andata fuori di testa.
Non so davvero più che cosa fare, a dicembre ho avuto dei colloqui con uno psicoterapeuta ma dopo non molto ho interrotto le sedute poichè non mi sembrava di trarre vantaggio.
Sono sempre più triste e arrabbiata.. piango quasi tutti i giorni, ci penso quasi in ogni momento, non riesco a studiare, a dormire e la cosa più brutta e preoccupante è che non riesco a non aggredire il mio fidanzato, sia verbalmente che ancora peggio, fisicamente.
E' capitato e capita un sacco di volte, in otto mesi, che io scatti e lo aggredisca perchè magari qualche cosa mi rievoca il pensiero di quel fatto.
Non riesco a resistere all'impulso di mettergli le mani addosso! Non sono mai stata una persona manesca o aggressiva anche se mi è capitato di avere rari scatti di ira in altre situazioni..eppure con lui, per questo fatto soltanto, sto tirando fuori una parte di me orribile.
Temo di non uscire più da questa storia e non capisco davvero che cosa mi è preso!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
a parte le motivazioni che lei adduce, bisognerebbe comprendere meglio come mai lei è così turbata, fino al punto di perdere il controllo e aggredire il suo ragazzo per un rapporto passato.

Come mai così all'improvviso si è manifestata questa gelosia?
E' accaduto qualcosa di particolare?
E' probabile che sia da inquadrare in un quadro più ampio della sua vita, della quale però non ci fornisce altri elementi se non di avere rari scatti d'ira in altre situazioni. Quali ad esempio?
E prima di questo periodo come andavano le cose sia con il suo ragazzo che in altri ambiti della sua vita?

Cosa fa nella vita? Stdudia? Lavora?
Come vanno le cose in famiglia?
E i suoi rapporti amicali?

Quanti colloqui ha fatto con lo psicoterapeuta?
Cosa ne è emerso?
Le ha proposto un percorso terapeutico?
Ne conosce l'approccio /orientamento?

Noto inoltre dalla sua scheda una condizione di sottopeso,ci può dire qualcosa in merito?

Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta più compiuta, pur nei limiti di un consulto on line


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta!

Non riesco a capire realmente che cosa abbia scatenato in me questa condizione ormai costante; il mio fidanzato è una persona molto dolce, comprensiva e non mi ha davvero mai dato modo di dubitare di lui; ho cominciato ad ossessionarmi perchè mi sono resa conto che questa ragazza è stata forse un pò più intima delle altre ed era anche insistente con lui; ho cominciato a rendermi conto che forse lei lo reputava più importante di quanto in realtà lo sia stato e questo mi ha dato molto fastidio e così ho cominciato a volere sapere tutto, qualsiasi cosa del loro rapporto per capire meglio e tranquillizzarmi ma ovviamente questo non ha fatto altro che generarmi più ansia e ancora più voglia di sapere sempre di più.

Prima di questo fatto, il nostro rapporto andava molto bene, eravamo sereni e non litigavamo praticamente mai!
Quest' anno, mi sono iscritta ad una nuova università e sto frequentando un corso di laurea abbastanza pesante per me e che non mi appassiona particolarmente ma ho fatto una scelta più "ragionata" pensando alle opportunità lavorative che potrebbe offrirmi in futuro.
La delusione universitaria è cominciata nello stesso tempo in cui ho cominciato a litigare con il mio fidanzato; le delusioni degli scarsi risultati e la consapevolezza di non essere estremamente fermata in questo tipo di facoltà mi abbatte molto.

Per quanto riguarda le situazioni in cui ho scatti di ira, sono quelle situazioni in cui non mi sento capita, per esempio in famiglia.
Scatti di ira non ne ho mai avuti con sconosciuti ma sempre e solo con persone a me molto vicine come familiari e il mio fidanzato.

Amici ne ho sempre avuti tanti, ma ultimamente ho smesso di interessarmi anche a loro, purtroppo, la maggior parte delle volte, non riesco più ad essere stimolata quasi in nulla.
Ho spesso l'idea, che i miei rapporti stretti o discussioni in famiglia o con amici, non siano mai costruttive e questo mi innervosisce un pò perchè mi sembra davvero di non intendermi con nessuno.

Ci sono però, momenti o giornate in cui riesco ad essere felice e spensierata, tutto questo però dura molto poco e senza che ci siano motivazioni in particolare; parte proprio da me, delle volte il mio umore è sereno e tranquillo ma subito dopo torno ad essere triste e arrabbiata, la maggior parte delle volte sempre per causa di quel pensiero.

Gli incontri con lo specialista sono stati circa una decina, qualcosa in meno e mi aveva consigliato una psicoterapia.
Lui mi diceva che valutavo le situazioni in due grandi estremi opposti, per esempio "o il mio fidanzato mi dimostra amore spropositato con gesti estremi" quindi è innamorato e sono tranquilla, oppure se non lo fa significa che non mi pensa e scatta il meccanismo degli insulti e della rabbia.

Io non condivido molto questa interpretazione perchè il mio non è un "capriccio" o una ricerca di attenzioni, soffro davvero molto per questo fatto.. mi rendo conto che le mie reazioni e il mio pensiero sono esagerati ma non riesco davvero a farmene una ragione e ad accettare tranquillamente questo fatto.

Sono di costituzione tendenzialmente magra, ma nelle situazioni di stress e nervosismo tendo a mangiare poco e male. Questa mia magrezza mi mette anche un pochino a disagio.



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Speravo e credevo che il nostro rapporto fosse unico ed esclusivo, invece mi sento tradita e messa da parte."

Gentile Utente,

questa Sua credenza viene messa in dubbio da altre Sue convinzioni disfunzionali (con l'altra il rapporto era più intimo, ecc...) che rischiano di creare il problema dove non c'è. Infatti mi pare di capire che la relazione col Suo fidanzato sia buona e che il motivo di discussione sia questo Suo timore, ovvero non essere speciale come Lei pensa sia stata l'altra.

Da dove nasce tanta insicurezza?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,

esatto, il nostro rapporto era molto buono e il motivo di discussione , che va avanti da ben otto mesi, è solo questo!

L'ufficio in questione è proprio quello del mio ragazzo, ufficio di famiglia. E questo punto mi fa fermamente credere che il rapporto fosse intimo a tal punto di andare a consumare in un luogo insolito senza alcun imbarazzo.

Il secondo punto è proprio il luogo fuori dalla routine diciamo.
Ho sempre creduto che i nostri rapporti fossero unici, davvero speciali, con molto coinvolgimento e passione ma da quando sono venuta a conoscenza di questo fatto, mi sembra che i nostri rapporti in "normali" case o alberghi siano nulla!

Lui mi dice che ciò che conta sono i modi e le emozioni che si hanno e che i luoghi non contano quasi nulla ma a me questo fatto mi prova davvero tanto, sono convinta che una situazione del genere sia inevitabilmente piccante.
Modi o non modi la situazione stessa la trovo particolare e piccante e quasi inarrivabile in nessun modo.
Sono arrabbiata perché ha avuto un'esperienza del genere con una persona che per lui non contava nulla ed è un'esperienza che farà sempre parte della sua quotidianità.
Penso addirittura che io mai metterei piede in quel posto ed è brutto avere limiti tra fidanzati!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Modi o non modi la situazione stessa la trovo particolare e piccante e quasi inarrivabile in nessun modo. "

Gentile Utente,

questo è un modo per creare davvero un problema dove non c'è e soprattutto dove le Sue personalissime e rispettabili idee su ciò che è giusto/sbagliato, noioso/piccante, bello/brutto crea un muro col Suo ragazzo.

Ne vale davvero la pena?

Legga questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html

Si ritrova in qualche passaggio?
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dopo
Utente
Utente
Mi rendo conto che questo mio comportamento sta rovinando la mia storia d'amore e che non ne vale la pena., eppure, consapevole di questo, non riesco a smetterla.

So di essere spesso idilliaca, specialmente in amore e che talvolta i miei pensieri possono essere utopici ma il mio problema non è tanto il non condividere quel tipo di esperienza bensì accettare che il mio fidanzato abbia avuto un'esperienza del genere con un'altra ragazza.
Non sono nemmeno una ragazza piuttosto rigida mentalmente che pone limiti e restrizioni.

Se per esempio dovessi osservare questa situazione da esterna, raccontata magari da una amica, io non ci vedrei nessun problema e magari sorriderei anche ma provarla sulla mia pelle è davvero terribile, mi sento tradita, credevo che solo con me potesse fare cose così personali.. Non parlo del sesso ma proprio del luogo.. Non riesco neanche più a capire quindi se soffro davvero per questo fatto o per altro. So solo che sono fissata e ossessionata da otto mesi per questo fatto, mi ossessiono leggendo in internet, cercando informazioni sul sesso consumato in uffici.. Non sono mai stata una persona così e temo di non riuscire più ad uscire da questa storia e di non essere in grado di metabolizzare il fatto e vivere più serenamente con il mio ragazzo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Non riesco neanche più a capire quindi se soffro davvero per questo fatto o per altro."

Secondo me questo fatto sta toccando qualcosa in Lei che potrebbe avere a che fare con la Sua gelosia (ad es. la complicità dei due e la Sua esclusione... o la percezione di essere esclusa... o altro).

Dal momento che sta così da otto mesi, come mai non ha preso in considerazione l'idea di chiedere aiuto ad uno psicologo di persona?

[#8]
dopo
Utente
Utente
Si.. Si tratta di questa complicità, che in una situazione del genere è ovvia.
Mi fa star male pensare che nelle esperienze di entrambi ci sia "l'avere consumato rapporti in un ufficio di notte" , quindi su scrivanie o quant altro. Mi da davvero fastidio pensare che, per questa ragazza, possa essere motivo di racconti con amici, motivo di esperienza estrema, con il Mio ragazzo!

A gennaio ho avuto una breve psicoterapia, durata meno di dieci sedute per mia decisione.
Purtroppo non mi è sembrato di trarre vantaggio e questo fatto mi faceva sentire ancora più in trappola e senza via d'uscita.. Diciamo che mi sono arresa subito pensando in principio che non potesse esserci una soluzione al mio disagio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Che tipo di lavoro ha fatto in questa psicoterapia?
In che cosa consisteva?
Come mai ha deciso di interromperla?
[#10]
dopo
Utente
Utente
In tutte le sedute ho parlato sempre e quasi solo io, raccontavo ciò che accadeva durante la settimana e parlavo del mio disagio ma anche di tutti i vari aspetti della mia vita.
Onestamente mi aspettavo che lo psicoterapeuta avesse un atteggiamento un po' più attivo perché vorrei davvero riuscire ad avere una visione più obiettiva e serena su questo fatto che mi turba.
Per quanto riguarda i miei scatti di ira, lui mi diceva spesso di contare fino a dieci o di allontanarmi dal mio ragazzo quando avvertivo che questo impulso dava prendendo il sopravvento.
Non voglio contestare o discutere sul lavoro dello specialista ma credo che questo tipo di "consiglio" possa essermi dato anche da una amica e che se fossi in grado di resistere all'impulso o non pensare a quel fatto lo farei.. Perché davvero vorrei trovare una uscita da questa ossessione!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
In effetti le psicoterapie non sono tutte uguali; ce ne sono alcune che sono più prescrittive e focalizzate sulla soluzione del problema e altre che si focalizzano di più sulla ricerca delle cause e sul passato.

Può legger qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Evidentemente Lei avrebbe davvero bisogno di cambiare prospettiva e di vedere la cosa in maniera diversa.
Dal momento che tutto ciò rischia davvero di compromettere la relazione sentimentale, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un terapeuta che può aiutarLa a gestire l'ira e a spostarsi dalla visione drammatica che ha di quest'evento.

In genere, più drammatizziamo un evento, meno è facile toglierselo dalla mente, ma assume poi connotazioni sempre più gravi.

Un cordiale saluto,
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,

le allego una lettura, sperando di invitarla a riflettere.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html

Otto anni di litigi e sempre per lo stesso motivo, equivale a dire che da sola non è in grado di elaborare l'accaduto e che la sua mente, suo malgrado, ritorna sempre lì.
Che sia in ufficio, sul tavolo, cosa importa, ora è il suo ragazzo, sposti l'attenzione con aiuti mirati e specialistici, dal passato al presente e concimi questo amore, altrimenti corre il rischio di rovinarlo.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore per le vostre risposte.

In effetti il dove non conta molto ma a farmi soffrire è questo fatto di unicità e situazione particolare e insolita.

Non capisco realmente perché questo fatto mi turbi così tanto da otto mesi e perché mi ci arrabbi e soffra.

Proverò a intraprendere un nuovo percorso psicoterapeutico augurandomi di poter percepire, finalmente, l'accaduto in modo diverso.
[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Non capisco realmente perché questo fatto mi turbi così tanto da otto mesi e perché mi ci arrabbi e soffra."

Secondo il modello cognitivo-comportamentale ha poco senso accanirsi su queste spiegazioni e sulla ricerca del perchè.
Forse è più sensato spezzare la sequenza che la porta a questa rabbia distruttiva che, con buona probabilità, è legato -come dicevamo all'inizio- a significati che Lei attribuisce sull'unicità del rapporto col Suo uomo.

Le faccio tanti auguri per il Suo percorso psicologico e, se vuole, mi aggiorni.

Saluti,
[#15]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore!