Penso ci sia qualcosa che non va in me..

Mio padre è morto quando avevo 4 anni anni e io da allora penso di non essere stata più la stessa.
intanto la mia mente ha rimosso tutto quello che ho vissuto nei due anni successivi
e da allora non faccio che pensare alla morte.
Penso spesso che tra 100 anni io probabilmente sarò sepolta che tutto quello che sto vivendo non serve a niente.
Vivo con mia madre e purtroppo io e lei non abbiamo un rapporto molto confidenziale non parliamo mai di quello che provo.
Sono molto introversa e non riesco ad esprimere i miei sentimenti facilmente; vivo in uno stato di depressione e continuo a pensare che sto sprecando la mia vita, la mia giovinezza, insomma mi sento già vecchia.
Mi sento anche molto apatica in certi versi, dopo la morte di mio padre tutto quello che succede agli altri non mi interessa, lo trovo superficiale.
Come ho già detto la mia infanzia è stata molto difficile, me la son sempre cavata da sola anche da molto piccina, non ho mai potuto intraprendere qualche sport o interesse perchè mia mamma non poteva portarmi da nessuna parte a causa del lavoro, invidiavo e invidio tutt'ora le famiglie felici e numerose che insieme "creano qualcosa".
Inoltre riporto alla mancanza di un padre il fatto che io sia molto più aperta con le donne che non con gli uomini, proprio perchè non li "conosco".
Infatti nella mia vita non c'è stata nessuna figura maschile a parte il compagno di mia madre che non vive con noi e che comunque ha un carattere simile al mio quindi difficilmente parliamo. Non ho mai avuto un ragazzo, opportunità ne ho avute, ma tendo a respingerli e ha trovare il loro qualche difetto. Soffro anche perchè avevo trovato il ragazzo perfetto per me, ma gli ho detto che era meglio se non ci vedevamo più. Proprio perchè non mi fido, non saprei poi come relazionarmi un uomo e sento che sto sprecando la mia vita a causa delle mie insicurezze.
Chiedo scusa se ho fatto da sola alcune deduzioni ma studio psicologia quindi ho una mente molto complicata. Voi che ne dite? come potrei sbloccarmi ?
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Ragazza,

penso che quello che ti è successo purtroppo da bambina abbia molto probabilmente segnata, come tu stessa ipotizzi, e che richieda un'elaborazione psicologica, cosa forse mai avvenuta essendo mancata da parte di tua madre la disponibilità a parlare dell'accaduto e a spingerti ad aprirti con lei sui tuoi sentimenti.

Se i tuoi problemi sono legati alla morte del papà e a come è cambiata la vita tua e di tua madre da allora è possibile che la tua sia una reazione comprensibile al grave lutto che ti ha colpita, coem anche che soffra di un disturbo depressivo: questo deve essere stabilito mediante il contatto diretto cn uno psicologo, cui ti invito a rivolgerti per lavorare sul tuo malessere attuale.

Al momento sei impegnata in qualcosa (studio, lavoro, ...)?
Hai qualche progetto o sogno per il futuro, o ti sembra che proprio tutto sia privo di senso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Adesso frequento l'ultimo anno del liceo delle scienze umane, poi si vedrà! per ora sembra strano il mio sogno sarebbe solo quello di una famiglia e ovviamente di un lavoro che mi piace.
Non mi dispiacerebbe lavorare con i bambini oppure qualcosa inerente alla psicologia, l'unico mio timore, è di immedesimarmi troppo con quello che saranno i casi e quindi non vivere bene..
Mi piacerebbe molto andare all'estero ma ora come ora mia madre ormai 57enne e sola, nonostante il compagno che però per mio rispetto non ha mai fatto dormire a casa e non ha mai sposato.
Non mi sento di lasciare l'unica persona per me importante.

Grazie mille dottoressa della risposta, lo apprezzo molto!



[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"per ora sembra strano il mio sogno sarebbe solo quello di una famiglia e ovviamente di un lavoro che mi piace"

Non ci vedo nulla di strano : ) Penso anzi che sia il sogno della maggior parte delle persone quello di realizzarsi sia sul piano affettivo che su quello lavorativo.

VIsto che ti piacerebbe lavorare in questo settore o in uno limitrofo sarebbe davvero utile che ti prendessi cura prima di tutto di te stessa: oltre a scegliere di farlo per stare bene, infatti, è importante che tu risolva quei nodi che intralcerebbero il tuo possibile futuro lavoro, come stai in effetti ipotizzando.

Tua mamma non è sola se ha un compagno che potrebbe trasferirsi da voi (o presso il quale potrebbe andare a vivere): le hai detto che ti piacerebbe fare un'esperienza all'estero, ma che il pensiero di lasciarla sola ti trattiene?
Non vorrei che ti stessi facendo dei problemi che invece per tua mamma non esistono, e che ti limitassi quindi senza la reale necessità di farlo.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Per adesso comunque penso di restare qui.
Mia mamma non ha mai voluto andare a vivere insieme a lui e questo penso sia un suo problema..
Mi sento molto indietro rispetto a tutte le mie amiche che hanno fidanzati a destra e a manca, però quando ne ho l'opportunità invece di provare a intraprendere una storia, mi tiro indietro.. e su questo devo lavorarci molto.
Penso poi però che probabilmente quando arriverà un ragazzo che fa per me, non avrò più dubbi.
Spesso rifiuto un ragazzo perchè ho paura che mi trovi "pazza" o comunque ho paura che si annoi con me... Io non sono il tipo di persona che quando ci stai assieme è tutto un divertimento sono più un tipo con cui puoi stare bene ma senza esagerare.. non so come spiegarmi mi scusi :)
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non tutti hanno lo stesso carattere, c'è chi è più estroverso e chiassoso e chi è più tranquillo.
Allo stesso modo anche i ragazzi che puoi incontrare non hanno tutti le stesse preferenze e non vogliono tutti lo stesso tipo di ragazza.

Il punto però a mio avviso è che hai un grave lutto alle spalle e la percezione che da allora sia cambiato tutto nella tua vita: per questo motivo è importante che te ne occupi, visto che non è detto che l'immagine di te stessa che hai in questo momento corrisponda davvero a come sei, piuttosto che rispecchiare le conseguenze della perdita di tuo papà.