Paura e ansia

Buongiorno,
mi sono iscritto perché non riesco risolvere un problema con mia moglie.
Siamo sposati da 5 anni e siamo stati fidanzati 4 anni, abbiamo una bimba bellissima di 2 anni e 3 mesi. La situazione comincia a diventare insostenibile.
Ho tralasciato le mie amicizie per lei e allo stesso tempo abbiamo frequentato i suoi amici e colleghi di lavoro e tutti mi stimano.
Le uniche amicizie che mi sono mantenuto sono quelle della squadra di calcio dove gioco da 13 anni...e qui arriva il problema.
Dalla prima uscita, 9 anni fà, le consigliai di non fare ciò che fece una mia ex ragazza:" Non toccarmi il calcio!".
I miei impegni sportivi sono due allenamenti la settimana, in cui in 1 ceniamo tutti insieme, e la partita.
Ad ogni allenamento le solite domande:" Stai a casa? Io senza di te non riesco a stare in casa, non andare?" ecc. ecc...fino a che, prima di entrare negli spogliatoi mi chiama al cellulare e mia figlia mi dice:"Vieni? Vieni a casa?". Ma ancora tengo botta e non mi scoraggio...ma sono 9 anni che sopporto.
Arriva la cena di fine anno e a tutte le cene, comprese quelle di Natale e fine anno, c'è da discutere, pianti a dismisura, musi lunghi e una settimana, minimo, senza parlare.
Quest'anno la mia squadra ha avuto la fantastica idea di portarci al mare, partenza nel pomeriggio, partita in spiaggia, aperitivo, cena, bevuta dopo cena...fantastico, macché!
Inizia la guerra...premetto che io non sono mai stato un tipo casa e chiesa, ma mi piace fare qualche bevuta in più in queste occasioni...ma la cosa fondamentale nella mia vita è una sola, la mia famiglia! Non c'è amanti, non ci penso neppure, amo mia moglie e in alcuni frangenti, tenuto conto che è la donna della mia vita, anche più di mia figlia, ma diciamo che sono sul solito piano.
La guerra...tutto viene fuori perché mia moglie legge i miei messaggi,è una cosa che odio ma ne avrei parlato di questa cosa quando ci avrebbero detto che tutto era ufficiale. Mia moglie ha paura che beva e che mi sento male, io non ci credo. Mi guarda come se stessi partendo per la guerra o per andare di fronte al plotone per l'esecuzione. Noi addirittura abbiamo preso due pulmini a noleggio con il presidente della squadra e un dirigente che guidano, per la paura delle patenti. Lei mi conosce e sa che so gestire il mio limite, bevo un pò di più ma senza eccedere tornare a casa sfasciato. Il problema su questa cena non migliora ed ho preso la situazione in mano, le ho chiesto come si poteva fare per riportare la tranquillità in casa, dato che nostra figlia comincia a rendersi conto che qualcosa non va. Mi ha fatto promettere che quella sera non bevo e io l'ho fatto! Ma la situazione non migliora ed io sono stanco e non riesco più a sopportare mia moglie, dopo che lei ha fatto il possibile per non andare d'accordo con i miei amici, abbandonati, ho eliminato 1000 cose e ancora non va bene. Io alla cena vado e che lei si arrangi, ma questo rapporto comincia a logorarsi.
In attesa di un vostro consiglio,
Grazie.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei descrive bene tutto ciò che ha fatto Sua moglie, ma glissa sulle Sue responsabilità.
Mi spiego meglio. Lei ha permesso a Sua moglie di guadagnare molto terreno, rinunciando a molto, perdendo molti amici, tranne quelli del calcio... per ora!

Come mai lo ha permesso?

Non crede che sarebbe opportuno mettere dei paletti nella relazione?
Se da soli non ci riuscite, potrebbe essere utile uno psicologo psicoterapeuta.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio della risposta.
Ho permesso di guadagnare questo terreno perché visto il susseguirsi di discussioni quando siamo usciti, poche volte con i miei amici, ho lasciato perdere e siamo usciti con i suoi amici...io sono un tipo molto socievole e non ho difficoltà a socializzare con le persone...parlo con chi non conosco in coda la supermarket, a volte anche da solo quando rifletto.
Il calcio non me lo toccherà, è impossibile...questa volta si è trovata il paletto...Io alla cena vado, non mi interessa se piange o se fa scenate ma io a quella cena vado anche se dovessi tornare alle 5 di mattina. Non è possibile che in una coppia si debba discutere 9 anni, non per una stupidata, per la passione di uno dei due. Io gioco da quando ho 7 anni, nel 2008 mi sono rotto il legamento crociato-anteriore, mi sono operato, rialzato come dico io, riallenato e tornato in campo. Nel 2011 mi sono rotto a metà anno il collaterale destro e poi il sinistro a fine anno, mi sono rialzato, riallenato e tornato in campo.
Non sono solo io che devo andare incontro a lei.
La situazione è questa...mia moglie venerdi ha un appuntamento con una psicologa per parlare di questo problema e poi ha un'altra seduta. Secondo me, ma non sono nessuno per dirlo, non ha bisogno di uno psicologo ma soltanto di ragionare e capire che stiamo parlando di una cena con la squadra di calcio...una banale cena con una squadra di calcio che non dovrebbe portare a questo deterioramento del rapporto. Non vado a morire, non mi drogo, non vado a cercare un'altra donna, non vado a bere 10 litri di alcool, vado solo ad una cena.
Questo non riesco a capire...come mai le mogli dei miei compagni hanno potuto parlare tranquillamente con le loro mogli e la risposta che si sono sentiti dire è:" Ok...non fare l'imbecille in giro!"...ed io mi trovo già in difficoltà a dire cena...figuriamoci i particolari.
Grazie mille del suo aiuto.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile utente,

le ragioni che posso spingere Sua moglie a comportarsi in questo modo possono essere molte e riguardano Sua moglie, quindi trovo sensato che ella si rivolga allo psicologo per poter capire e cambiare (ad esempio potrebbe essere una persona ansiosa e "controllante", oppure dipendente, ecc...).

Però vorrei provare a riflettere con Lei su quanto ha scritto, dichiarando che, per vivere sereno e non avere scenate da parte di Sua moglie, ha finito per accontentarla in queste cose, come ad esempio le uscite con gli amici di lei e non con i Suoi.

In un certo senso è come se anche Lei fosse poco capace di essere assertivo con Sua moglie. E questo spiegherebbe anche la Sua attuale arrabbiatura ed esasperazione. All'inizio però mi pare di capire che Lei sia stato piuttosto passivo nella relazione con Sua moglie e nel gestire le relazioni d'amicizia. Forse un po' se la sta anche raccontando... "in fondo io sono socievole ed esco anche con i suoi amici...". Le andava bene questo? Le sta bene perdere delle amicizie?

[#4]
dopo
Utente
Utente
La prima considerazione è lecita, ma ci sono due cause per la perdita di frequentazioni con gli amici, definiamoli del tempo libero cioè fuori dal calcio. Una è la difficile relazione fra loro e mia moglie e l'altra, altrettanto importantissima come causa, che l'allontanamento per ragioni di tempo legati alla famiglia e ai figli, ti fanno vedere le cose da una prospettiva differente. Ho visto che alcuni di questi personaggi si reputavano amici finché si usciva insieme il fine settimana, quindi fino a parte del periodo del fidanzamento, dopo di che è venuta fuori la differenza tra i veri amici e i conoscenti...pochissimi sono i veri amici ed io di conosco veramente tanta gente, oltre a conoscere 5/6 persone nuove tutti gli anni, molti più giovani di me, nella mia squadra. A me è andato bene perdere alcune di queste amicizie perché, cambiati i fattori, si sono dimostrati leggerini nel mantenere una vera amicizia, e ne ho le prove tangibili per vari fatti accaduti, ho preferito non cercare sempre lo scontro con mia moglie quindi alcune volte ho lasciato che la cosa scorresse, ma altre, come per i veri amici che ho nella mia squadra, l'acqua cheta ha rotto il ponte...come in questo caso. Non si può sempre usare il bastone, a parere mio.
Verissimo è che io sono socievole ed esco anche con i suoi amici e ci divertiamo molto con loro, o per lo meno io mi diverto molto, ma le posso garantire che anche fra questi ci sono i veri amici di mia moglie, i conoscenti e quelli che ci sono tanto per non stare a casa e passare una serata diversa.
Non è un problema di essere assertivo, o almeno penso, io sono buono di animo ciò significa che quando una cosa non mi sta bene, non ci sono ragioni che tengono neppure se avesse tutte le ragioni del mondo...o facesse la vittima come spesso le piace fare.
Ora le do le risposte alle ultime due domande in maniera sintetica. A me inizialmente sarebbe piaciuto più uscire con i miei amici perché erano i miei amici, ma con alcuni dei suoi amici è nata una bella, mi scusi la ripetizione, amicizia ed 3/4 di quelli che reputavo più stretti si sono dimostrati tutt'altro, mentre con quelli della mia squadra a forza di discussioni ci siamo usciti spesso. Sono stato contento di perdere delle amicizie...una di queste era un'amicizia fortissima...si figuri che ogni volta che incontro questo ragazzo mi invita a pranzo o a cena a casa sua e di sua moglie da tre anni a questa parte...l'ultima volta mi sono messo a ridere con mia moglie talmente divertito che si è accorto che lo prendevo in giro...C'est la vie!
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto