Problemi di stomaco e aerofagia e ansia

Buongiorno,
mi chiamo Luca ho 37 anni e da quanto avevo 14 anni soffro di problemi di stomaco....cattiva digestione, aria nello stomaco e nella pancia, eruttazioni frequenti.
Non posso mangiare nulla di quello che è fritto, in quanto il problema peggiora.Peggiora altresì con frutta e verdura cruda.
Ho effettuato varie cure negli anni ...neurologica con anafranil e compendium che sto cercando di sospendere pian piano da qualche anno....ho provato anche cure omeopatiche. Con gli anni il problema è diminuito ma è comunque invalidante.
Nell'ultimo periodo è aumentato...con vertigini e ansia diffusa....ho fatto un viaggio e sono stato male per un mese....sono molto ansioso e quando ho un evento particolare da affrontare non riesco a deglutire bene mi sembra quasi di dover vomitare dall'ansia...poi affrontata la cosa pian piano mi calmo ( visita medica, dentistica.. ecc. ).
Volevo sapere visto tutte le cure che ho fatto se questi problemi di stomaco sono inerenti solo alla mia mente alla mia ansia....ho fatto tantissimi anni fa la gastroscopia ma non è stato rilevato nulla se non un piloro atonico....ho fatto anche la prova dell'helicobacter risultata negativa.
In questo ultimo periodo sto assumendo al bisogno 10 gocca di prazene...il meno possibile per non assuefarmi.
Vi ringrazio per una risposta.
[#1]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Utente,
se i suoi curanti hanno escluso tutte le possibili cause organiche, il disturbo è di natura psicogena. L'ansia, se non curata e adeguatamente gestita, può portare svariati sintomi somatici, inclusi quelli lamentati da lei.
Una valutazione psicologica della sua situazione, ed eventualmente un percorso psicologico, è il primo passo da fare per inquadrare correttamente il disagio di cui soffre.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la celere risposta.
Mi permetto solo di chiederle ancora se ritiene possa essere utile effettuare una nuova cura farmacologica da un neurologo oppure abbandonare la strada delle medicine.
Ho sempre il terrore che dopo oltre 20 anni di medicine possa avere dei gravi sintomi collaterali permanenti.

Cordiali saluti

Luca
[#3]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile Utente,
l'abbinamento della farmacoterapia alla psicoterapia produce risultati migliori e sicuramente duraturi. Ad ogni modo, sarà solo ed esclusivamente il suo medico che dopo averla visitata valuterà la necessità di prescriverle farmaci specifici per il suo disturbo.
Ci faccia sapere se vuole
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Io manterrei distinti i problemi: quelli gastrointestinali da quello ansioso.

È possibile che lei abbia realmente una difficoltà nel digerire alcuni cibi, ma che la sua ansia le renda più difficile del dovuto accettarlo, e che le stia provocando o esacerbando dei sintomi somatici.

Ognuno di noi ha i nostri cibi preferiti, che ci piacciono tanto ma ci fanno vedere le pene dell'inferno. Uno però lo sa, e ne accetta le conseguenze. Oppure evita di mangiarli.

Forse per lei è inaccettabile che fritti, frutta e verdura siano difficili da digerire, eppure di solito è proprio così. Anche per i non ansiosi.

Ritengo che dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta capace ed esperto in disturbi d'ansia sul versante ossessivo, come potrebbe essere il suo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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