Separazione

Cari Dott., verso in una grande difficoltà!!! siamo in fase di separazione con affido congiunto di un minore di 5 anni . Il padre, persona assente anche quando presente, distratto e incapace di imporre la sua autorità anche per mancanza di volontà, che ha sempre demandato a me, la madre, il ruolo di genitore (educazione, malattia, responsabilità, gioco, difesa e inculcare il rispetto per il padre) e che anche in caso di scontro ha sempre richiesto il mio intervento per riportare all'ordine la figlia adesso, pentito vuole riappropriarsi del proprio ruolo genitoriale. Tenendo conto che la bimba risulta legata a me non solo quale punto di riferimento ma anche da un forte bisogno di presenza fisica specialmente notturna. Vorrei avere un consiglio di come gestire la bambina nella separazione. Il padre sopperisce alle carenze con la figlia consentendole acquisti e capricci smodati, anche per non affrontare i problemi con lei (capricci, pianti, negazioni...). La bimba ha iniziato ad adottare formule di ricatto-scontro con me minacciandomi di andarsene di casa oltre a chiedermi giocattoli od altro per dimostrargli il mio affetto (mi manca papà perchè mi compra tante cose...tu non mi vuoi bene perchè non mi compri le cose). Ho cercato di far comprendere al padre che la mancanza di regole comprometterà il rapporto di entrambi con la bambina dotata, da sempre, di un carattere forte e caparbio. Cerco di non peggiorare il rapporto con lui rinfacciandogli le sue mancanze in cinque anni di vita della figlia ma cerco di mettere l'accento sul ruolo che lui da sempre ha dato a me che, naturalmente, adesso sminuisce. Voglio proteggere il mio rapporto con la bimba ed ho suggerito visite quotidiane ma non pernottamenti notturni almeno per un anno in modo da cercare di mantenere la bimba dei punti fermi ed abitudini costanti in un momento di passaggio delicato. Inoltre lui, davanti alla bimba, dalla quale richiede conforto, ha ammesso di non riuscirla a gestirla quando è troppo nervosa. L'atteggiamento del padre è stata sempre questo, rifiutare di imporsi e demandare a me il ruolo dell'educatrice. In particolare la bimba, dopo una visita con il padre, ha iniziato a piangere ed essere violenta con me e altri bambini perchè voleva dormire con papà e accusandomi che io l'avessi cacciato. Sono disperata, aiutatemi!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Le separazioni non sono mai indolore e spesso i figli divantano la moneta di scambio, oltre che il sintomo offerto di tanto dolore della coppia/ famiglia.
La fine della coniugalità non determina la fine della genitorialità, che andrebbe sempre favorita e mantenuta, per il bene e la salute psichica dei figli.
Per evitare questa maniche a spartizione dei ruoli, lei educatrice ed il padre complice ed accomodante, potreste chiedere una consulenza psicologica ad un collega, in modo da farvi seguire durante questa dolorosa e destabilizzante fase di fine del rapporto.,

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
ribadisco anch'io l'importanza di farvi aiutare in questo delicato passaggio della vostra vita: per voi stessi certamente, ma soprattutto in funzione della vostra piccola.
Potreste rivolgervi, a mio avviso, ad uno psicologo che sia anche mediatore familiare, oppure uno psicologo psicoterapeuta ad orientamento sistemico.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio per il vostro consiglio! Lui già è in terapia ma nulla modifica il suo atteggiamento. In realtà, noi come coppia abbiamo già affrontato una terapia singola e, contemporaneamente, di coppia...alla fine stiamo peggio di prima! vorrei chiedervi di suggerirmi il modo di comportarmi con mia figlia, quando fa capricci assurdi. Provo a dirgli la verità sempre ma non è indolore. Provo a consolarla ma non ci riesco. Ieri pomeriggio è stata con il padre un paio di ore dopo sclerava che non voleva lasciarlo ed infine mi ha detto che sono io che non voglio bene al suo papà mentre lui mi vuol sempre bene..naturalmente il padre ha negato qualsiasi affermazione.
uffy!!!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
La bambina è piccola, ha diffcioltà ad avere una visione d' insieme dell ' accaduto, tenderà ad effettuare la caccia alle streghe, cioè la ricerca spasmodica del possibile colpevole.

Pazienza, empatia, calma, gentilezza, fermezza e soprattutto chiarezza.....sono gli ingredienti giusti per aiutarla a metabilizzare l ' accaduto.
La bambina dovrebbe interiorizzare la " coppia genitoriale" , in ogni caso....
Le allego una lettura

http://www.valeriarandone.it/articoli/106-identita-complesse-per-figli-dei-genitori-separati
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Randone, la lettura mi è stata utile.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di averla aiutata
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
come avete spiegato la separazione a vostra figlia?
Come avete gestito tra voi come coppia la separazione?
Quali accordi al di là di quelli stabiliti dalla legge?

Una separazione ben gestita per quanto riguarda il prima, il durante e il dopo giungendo ad accordi condivisi - da mantenere -soprattutto per quanto riguarda la genitorialità, è importantissima per una crescita equilibrata dei figli.

Quello che purtroppo accade, e purtroppo non raramente, è che i coniugi trascinino la loro conflittualità anche oltre la separazione e che la agiscano attraverso i figli, condizione che non salvaguarda il loro benessere ma che li pone in una condizione di potenziale rischio.

Il benessere dei minori dovrebbe essere messo al primo posto quando ci si separa, ma a volte il malessere relazionale che malgrado la separazione coinvolge ancora la coppia, impedisce di dare ai figli un significato non drammatico sulla separazione e di arrivare ad una buona co-genitorialità.

Per questo anch'io vi suggerisco di ricorrere a un aiuto specialistico esterno come ad esempio ad un nostro collega di approccio sistemico-relazionale (e tempestivamente) dato quanto sta accadendo.
La separazione è un processo di disunione per quanto riguarda la coppia coniugale, ma di unione per quanto riguarda l'essere genitori.

Cari saluti




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
come sempre...ho dovuto affrontare anche questo tema difficile da sola con mia figlia!!! l'ho impostata come un racconto, una favoletta in cui una bimba aveva due genitori ke litigavano...poi ho cercato di spiegargli ke per lei mamma e papà ci sarebbero sempre stati ed ho sempre evitato di parlare male di lui...ma penso ke lui non faccia lo stesso. Soprattutto, non mette in primo piano i bisogni della figlia ma pensa egoisticamente al suo stare solo, al suo bisogno di sopperire alle mancanze ke ha avuto...cerca di stare accanto alla figlia perkè attualmente non ha null'altro. Lo so è dura anke per lui ma la bimba ha bisogno di serenità e normalità.
Lui non prende posizione con la bimba e la lascia sempre con mezze verità: resti a dormire qui? si...e poi va via!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Cara Signora,
comprendo la difficoltà della situazione, ma è davvero necessario che arriviate a gestire questa separazione in modo diverso.

Soprattutto per quanto concerne i rapporti con la bambina in modo da aiutarla a transitare attraverso il processo separativo nel migliore dei modi e a creare le condizioni necessarie ad un suo sviluppo psicoaffettivo equilibrato.

Importantissimo evitare di denigrare o squalificare l'altro genitore, benissimo quello che lei fa, suo marito dovrebbe essere dello stesso avviso (anche se non sappiamo cosa in realtà possa dire alla bimba).

Un aiuto esterno pare proprio necessario, provi a parlarne con suo marito oppure si rivolga lei in prima persona allo specialista suggerito nella precedente replica per un parere diretto e per ottenere indicazioni su come coinvolgere suo marito in un consulto.

Ci faccia sapere se crede.

Cari auguri
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dopo
Utente
Utente
grazie dr Rinella, esaustiva e comprensiva.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Lieta di esserle stata un po' utile, restiamo in ascolto qualora desiderasse comunicarci novità. La ringrazio per il cortese riscontro.

Un caro saluto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,
Questa situazione che Lei descrive è piuttosto diffusa nelle separazioni. L'affido è sì congiunto, ma chi se ne prende carico - in senso positivo di forza di rapporto e negativo di pesantezza della responsabilità - è per gran parte la madre. Analogamente accade quando uno dei due, o ambedue, "si rifanno una vita".
Che fare?
Non so se nella Sua città, i servizi pubblici mettono a disposizione il / la mediatore famigliare. E' una figura terza che facilita la assunzione di decisioni adeguate per i figli e la loro messa in atto. Come nei casi che Lei presenta.
Altrimenti uno/a psicologo esperto è la persona a cui rivolgersi congiuntamente.
In ultima istanza - direi - ci sono i servizi sociali.

Lei dirà: ma noi due da soli non possiamo fare nulla?
Spesso la situazione si è talmente incancrenita nel pre-separazione che modificarla in senso dinamico è difficile. Provarci è possibile.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile signora,
sembra di capire che questa separazione stia complicando i suoi rapporti con sua figlia.
Capisco che il fallimento di precedenti consulenze o terapie psicologiche non sia un dato incoraggiante, ma in considerazione delle difficoltà portate dalla separazione stessa, forse vi converrebbe ritentare con altri professionisti che siano comunque esperti nel trattamento di problemi relazionali e familiari.
Le nomino alcuni indirizzi terapeutici che trattano le famiglie: Sistemico-relazionale, Gestalt, Terapia Strategica Breve.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo