Omosessualità

Buongiorno, sono un ragazzo di 16 anni e la domanda che pongo non è per me, ma per una mia amica.
Questa ragazza è una mia compagna di classe. Ha parecchi problemi in famiglia: i genitori non sono divorziati, ma lei litiga in continuazione con loro, soprattutto con la madre.
Forse per questo motivo ha un carattere un po' debole: ho l'impressione che durante l'infanzia le sia mancato un esempio da seguire.
Da quando siamo andati al Liceo, lei ha trovato il suo "esempio da seguire" in un'altra compagna di classe, bocciata (e quindi più grande di noi di un anno), con i suoi stessi problemi famigliari e con una "particolarità": è bisessuale.
Da allora la mia amica si è messa a copiare questa ragazza in tutto: nel modo di vestire, di parlare, nei gusti musicali. Da qualche mese si è messa a copiarla anche nei gusti sessuali.
Lei, che è sempre stata eterosessuale (non ha mai avuto fidanzati, ma le sono piaciuti dei ragazzi e comunque si capiva dai discorsi che faceva che era eterosessuale), dopo essere stata rifiutata da un ragazzo, prima ha incominciato a definirsi bisessuale (come la sua amica) e ora lesbica.
Io non credo che sia lesbica per i motivi sopra elencati. Mi sembra che abbia semplicemente bisogno di un aiuto, ma io, come amico, non so come darglielo.
Ovviamente non ho niente contro gli omosessuali: se lei fosse lesbica, a me non darebbe alcun fastidio. Ma non credo che la sia, e non so come farglielo capire.
Avete consigli? Come devo parlargliene?
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Dr.ssa Rosa Francesca Capozza Psicologo, Psicoterapeuta 47
Uno degli aspetti positivi dei rapporti di amicizia è proprio la possibilità di parlare senza remore e comunicare anche dubbi e perplessità. Probabilmente lei ritiene che questo sia un argomento delicato e "privato", che possa mettere a disagio l'altro ma anche o soprattutto se stesso. Anche in questo caso la possibilità di comunicare con semplicità il suo pensiero è il modo migliore per affrontare argomenti importanti e per dimostrare genuino interesse al suo interlocutore. I "consigli" possibili , ma validi in generale nella comunicazione efficace, sono l'astensione dal giudizio, il desiderio di comprendere il punto di vista dell'altro e quindi un attegiamento di apertura ed accoglienza ,

Dr.ssa Rosa Francesca Capozza
Psicologa-Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia della Salute

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
purtroppo questo servizio è riservato alle persone maggiorenni.
Potresti rivolgerti allo sportello di ascolto psicologico, se nel tuo Liceo esiste, oppure chiedere una consulenza gratuita presso lo Spazio Giovani del Consultorio:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_13_file.pdf

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dr.ssa Rosa Francesca Capozza, grazie per la risposta. Il mio problema non è l'imbarazzo della mia amica o il mio, ma come riuscire ad essere efficace senza che lei si "chiuda". Comunque proverò semplicemente a parlarle.

Dr.ssa Paola Scalco, so che questo è un servizio riservato ai maggiorenni, ma purtroppo (o per fortuna) è luglio e lo sportello di ascolto della scuola è chiuso e non avevo pensato a chiedere in consultorio.
Grazie comunque.