Esperienza sessuale traumatica


Salve,
sono un ragazzo di 21 anni. Pochi giorni fa ho vissuto un'esperienza poco piacevole. Ero a torre del lago (sono omosessuale), qui mi si avvicina un ragazzo presentandosi e dopo un po' mi dice di andare con lui nella pineta. Io acconsento, però non mi aspettavo quello che mi è successo dopo. Io gli dico che vorrei solo dargli un bacio e alla luce, ma lui non vuole, mi porta al buio e insiste sul fatto che vorrebbe essere masturbato. IO avevo bevuto un po' e non so perchè mi sono lasciato convincere e ho cominciato a masturbarlo, pur conoscendolo da pochissimo. Mentre lo facevo ad un certo punto vengo immobilizzato da lui con un altro arrivato in quel momento, mi si tappa la bocca e vengo derubato di soldi e telefono e mi cacciano via. Ho avuto paura anche che mi uccidessero. Della truffa mi importa poco, mi hanno rubato poche decine di euro, ma quello che mi tormenta è il senso di colpa. Doveva essere la mia prima esperienza e un'occasione per capire se sono realmente omosessuale e invece ho rovinato tutto. Io ero consenziente e non ho subito violenza fisica, anche se non ero in me; ero eccitato durante l'atto, ma io volevo solo baciarlo, è lui che ha insistito, io volevo iniziare in un altro modo e magari neanche finire. Ora lucidamente non avrei mai voluto farlo, non gli rivolgerei neanche la parola. Sono un bravo ragazzo, non bevo o faccio cose strane con sconosciuti, ero felice prima di ora. Eppure non mi sono opposto, posso dire che ero consenziente. Mi sento sporco, perché fare ciò ad uno sconosciuto come prima esperienza sessuale è la cosa più schifosa al mondo, è contro i miei principi morali. Ora mi pento di tutto. Non riesco più a dormire, studiare, mangiare bene, ho pensieri suicidi. Sono studente fuori sede non dichiarato e quindi sono anche solo e non posso parlare con nessuno di ciò. Non avrei dovuto andare in pineta subito, anche se in quel momento pensai non al sesso ma a qualcosa di più romantico, ma in pineta non so perché non mi sono opposto. Mi sento un verme, e ho terribili sensi di colpa. Vorrei sapere se può definirsi un abuso l'accaduto o semplicemente un mio atto ignobile e come placare i sensi di colpa. inoltre ho paura che mi si formi un trauma da cui non guarisco più, mi sembra di aver fatto qualcosa che non mi farà essere più lo stesso e di aver perso interesse per la vita mi aiuti
la ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza il trauma si forma nel momento in cui lei attribuirà un valore negativo all'esperienza. Se ha la possibilità di parlare con uno psicologo potrebbe elaborare la cosa e ridurne la sua carica ansiogeno e/o traumatica.
Se accetta il fatto di essere stato raggirato a scopi di rapina, forse, avrà meno sensi di colpa e si attribuirà minor responsabilità. Inutile addossarsi colpe, sarebbe il modo migliore per gonfiare il trauma.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazzo,
dalle sue parole traspare chiaramente l'amarezza, la tristezza e il dolore per quanto accaduto. Ha sporto denuncia per quanto accaduto? Ha avuto la possibilità di sfogarsi con un familiare/amico?
Purtroppo negli incontri occasionali, con sconosciuti, si possono correre questi rischi. Questo ovviamente non significa che la sua sessualità sia ormai rovinata, è del tutto comprensibile questo "senso di colpa". Cerchi però di ridimensionarlo, non si attribuisca il 100% delle responsabilità.
Se quest'angoscia è così invalidante e pervasiva perchè non chiede il sostegno di uno psicologo? In modo da poter correttamente elaborare e dare il giusto significato a quanto accaduto
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dopo
Utente
Utente
io non accetto il senso di colpa, questo è il problema, ero felice fino ad ora, felicissimo, perchè l'ho fatto? ho distrutto la mia vita, non mi ritrovo in quella cosa che ho fatto, voglio morire
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazzo,
purtroppo continuare a colpevolizzarsi non cancellerà l'ingiustizia e la violenza che ha subito. Nella vita si sbaglia, si può essere vittime di ingiustizie, si cade...ma ci si rialza. E' giovane, ha tutta la vita davanti a sè. Si faccia aiutare, è la prima cosa da fare per tornare a sorridere
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dopo
Utente
Utente
come potevo conoscere un gay se non in un incontro occasionale? avevo una notte e poi sarei tornato a casa, dovevo necessariamente parlare con sconosciuti......ma poi è successo quello che è successo ed è colpa mia, non so fino a che punto, ma è colpa mia
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dopo
Utente
Utente
ha ragione, non c'è niente da fare, ma ora provo troppa rabbia verso me stesso e non so come vivrò con la mia coscienza anche tra tanti anni...
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dopo
Utente
Utente
e comunque non riesco a capire fino a che punto ero consenziente con la mia mente e questo mi tormenta
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
" è successo quello che è successo ed è colpa mia, non so fino a che punto, ma è colpa mia"

Gentile ragazzo,

continuare a ripetersi di avere delle colpe potrebbe solo servirti ad illuderti di riottenere un certo controllo sulla situazione.
Evidentemente hai la colpa di essere stato troppo ingenuo in questa circostanza, ed è normale che tu sia così scosso dopo un'esperienza del genere.

Adesso però è importante che tu ti faccia aiutare per rileggere l'evento traumatico.

Se vuoi, puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
voi penserete che io sono un poco di buono, ma vi giuro che non lo sono
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dopo
Utente
Utente
grazie comunque dei consigli, lo farò =)
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

è anche probabile che il tuo senso di colpa e la tua difficoltà adesso a stare sereno siano legati al significato che attribuisci all'esperienza sessuale in sè, tant'è che TEMI di essere etichettato dall'esterno come un poco di buono.

Tu ti senti così?
Perchè qualcun altro dovrebbe etichettarti in questa maniera?

E' comprensibile quanto scrivi: " come potevo conoscere un gay se non in un incontro occasionale? ......ma poi è successo quello che è successo ed è colpa mia...."

perchè purtoppo alcuni ambienti hanno determinate caratteristiche ed è anche risaputo che le persone omosessuali facciano più fatica nelle relazioni sessuali e/o d'amore, ma tu hai bisogno di prendere le distanze da tale circostanza e vederla davvero come una trappola nella quale tuo malgrado sei caduto solo per essere rapinato, NON perchè tu sia moralmente deprecabile.

Saluti,
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dopo
Utente
Utente
lo so, ma a me non interessa quello che pensano gli altri, il problema è con me stesso...neanche la persona più ignobile del mondo o una che lo facesse per soldi, masturberebbe un ragazzo dopo 5 minuti che lo conosce, si farebbe uccidere piuttosto, io no....non ho dato valore a una delle cose più importanti della mia vita:l'amore e avvrei dovuto farlo ancora con più cautela perchè ero confuso sul mio orientamento e perchè era la prima volta e niente...sinceramente ora solo la morte mi ridarebbe la dignità perduta, ma sono troppo codardo per farlo e amo tanto la vita
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

forse stiamo drammatizzando troppo, al punto di voler cancellare questo fatto addirittura con la morte...

Capita di fare sesso per diverse ragioni, non sempre integrando aspetti sentimentali, semantici, ludici, sociali, ecc... e d'altra parte non sarebbe neppure possibile riuscire ad integrarli tutti in una sola esperienza sessuale.

Comprendo le tue convinzioni, ed è frequente attribuire alla prima volta aspettative, significati, valori, ecc... molto importanti, ma che vantaggio hai a punirti così? Sei stato ingannato e ingenuamente ti sei fidato, evidentemente con aspettative diverse.

Ti ci vorrà del tempo per metabolizzare tutto questo, ma è possibile cambiare prospettiva; l'aiuto di uno psicologo è imprescindibile.

Saluti,
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio tanto dottoressa e mi scuso per le mie risposte, ma temo che potrò riavere la salute, non la mia coscienza pulita...la verità è che non sapevo la differenza tra fantasia e realtà e nella realtà non ci si da ad uno sconosciuto in quel modo, non solo per moralismo, ma perchè fa star male..se avessi capito meglio questo avrei avuto la forza di reagire, ma forse credevo di vivere in un libro o in un film... cercherò di non andare a fondo, la ringrazio tanto =)
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dopo
Utente
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mi fa bene sentire che qualcuno mi è vicino =)
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dopo
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Utente
nella mia vita ho saputo dire di no e sono stato abbastanza intelligente per altre cose, adesso torno a casa dopo aver studiato 3 mesi fuori, penso a come sarei potuto essere felice e a come non lo sarò per la mia stupidità, accettare ciò è accettare che un idiota abbia distrutto un tesoro con le sue mani, un tesoro con tante risorse ma tante, con massima umiltà
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dopo
Utente
Utente
non mi importa che mi abbiano derubato, è questo il problema, lui ha colpa per questo.....io ho masturbato uno sconosciuto che conoscevo da 5 minuti, senza un minimo di amore ne di coinvolgimento/corteggiamento, questo non mi perdono e in realtà ero consenziente, anche se alterato, a cosa serve la psicoterapia? è tutto chiaro, scrivo qui solo per vedere la realtà diversamente, devo accettare questo mio sbaglio, se per me è tale, ma non ce la faccio.....
P.S. scusate i miei troppi commenti quasi ossessivi, mi conterrò
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
da quanto leggo nel suo consulto, sembra che la colpa maggiore sia quella relativa all'immediatezza del gesto: un'intimità accesa dalla clandestinità e frutto della passione\curiosità del momento, conclusasi poi nel peggiore dei modi.

Quello che sembra non perdonarsi è l'avere accettato l'invito da uno sconosciuto e dopo pochissimo tempo...

La comprensione del suo orientamento sessuale, dovrebbe passare dal mentale, per poi transitare al corporeo:
accettata ed elaborata la sua reale inclinazione sessuale, potrà darsi il permesso di vivere un amore che inclusa sia affettività, che sessualità, che duri una notte o la vita intera

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it