C'è da considerare che abbiamo sempre litigato perchè io non mi faccio cmq mettere i piedi in

Salve
scrivo qui perchè dopo averne provate tante mi trovo veramente in un'empasse.
Sono sposata da 3 anni, ma da 4 mesi viviamo separati per una forte incopatibilità caratteriale. Non abbiamo figli, io 36 anni lui 40, ci siamo sposati che stavamo insieme da solo un anno dietro forte insistenza di lui, lui è un militare quindi abituato a comandare e dopo aver sopportato tanto sono scoppiata. Per fortuna ho una casa e un lavoro. Ora tutti mi dicono cosa aspetti a separarti? eppure non ci riesco , non riesco ad andare da un avv. C'è da considerare che abbiamo sempre litigato perchè io non mi faccio cmq mettere i piedi in testa. Lui è fissato con l'ordine ma soprattutto si offende subito e tiene il muso per giorni e giorni e inizia ad alzare subito la voce. è un tipo molto rancoroso quindi diffiicilmente riesce a superare i nostri conflitti. NOn capisco perchè io mi trovi in questa situazione di indecisione. Ringrazio tutti quelli che mi vorranno aiutare. sono di roma
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

potrebbe essere utile per lei un supporto psicologico per aiutarla a comprendere le sue indecisioni. La separazione e il divorzio possono essere paragonati all'elaborazione di un lutto, proprio per questo motivo c'è bisogno di tempo e soprattutto c'è bisogno di valutare bene quello che sta succedendo tra di voi come coppia.

Avete avuto in passato crisi di questo tipo?



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

se nel raccontare questa storia ha fornito ampi dettagli su suo marito, credo abbia fornito pochissimi dettagli su se stessa, oltre all'essere indecisa ed a non aver saputo dire no.
Che il suo compagno sia maniacale nell'ordine credo sia insito nella scelta di vita militare: difficilmente un disordinato potrà sopravvivere in ambiete militare. Certo, non dovrebbe portarsi il lavoro a casa, ma questo è altro.
Lui sarà abituato a comandare, ma a quanto pare Lei ha eseguito un ordine scomodo, e cioè quello di sposarsi.
Sul perchè Lei non lo lasci, non è che fornisce molti dettagli: teme la corte marziale, teme il giudizio divino, teme il giudizio sociale, teme il disordine totale venendo meno l'ordine del coniuge.. insomma troppe cause o concause possono esserci.
Forse qualche colloquio dal vivo può aiutare, o forse deve fornire maggiori indicazioni.
Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<ci siamo sposati che stavamo insieme da solo un anno dietro forte insistenza di lui>

Gentile Signora,
quanto era convinta di sposarsi?
Avrebbe preferito aspettare per conoscere meglio il suo partner o aveva già notato alcuni aspetti del suo carattere che le destavano perplessità?

Come avete connotato la vostra separazione di fatto? Una prova per capire o un addio definitivo?
E' stata una decisione condivisa da entrambi?
Nutre ancora sentimenti per suo marito?

< non riesco ad andare da un avv. > forse spera ancora in una ripresa del rapporto e in un cambiamento di suo marito?
Cosa ne pensano le vostre rispettive famiglie di origine su quanto sta accadendo?
Come si pongono?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie per le vostre risposte
per quanto riguarda il primo dott : purtroppo si abbiamo avuto delle crisi in passato ed abbiamo fatto anche una terapia di coppia, che è andata malissimo perchè questa dott.ssa ci faceva soltanto litigare senza che lei aprisse bocca e soltanto alla fine dava un solo e ripeto UNO solo consiglio. La terza volta che ci siamo andati ho detto basta. Purtroppo le cose tra di noi non sono mai andate bene, ma nell'ultimo anno è stata una vera escalation, liti furibonde per cui io ho avuto anche paura e gli ho chiesto di andare a casa sua. Senza di lui questi 4 mesi mi sono riposata. Si forse mi farebbe bene una terapia ma ho paura di incappare di nuovo in qualcuno di poco preparato (lo so non dovrei dirlo qui ma sono sincera)

Per il secondo dott. : si ho fornito pochi dettagli su di me ma posso farlo adesso. Sono una ragazza moderna ma con i valori di un tempo, in casa faccio di tutto ma allo stesso tempo ho un ottimo lavoro. I miei difetti sono quelli di una ragazza normale, a volte posso rispondere male (si salvi chi può) ma in generale non ho macro difetti. so che per lui ho fatto di tutto, ho invitato suoceri capi colleghi anche la notte di natale senza neanche ricevere un grazie. Possono sembrare banalità ma oggi giorno non lo sono. cmq il punto è che quest'estate non so se devo andare in vacanza con lui e dargli l'ultima possibilità oppure andare con un viaggio organizzato. purtroppo a me prende l'ira appena lo sento perchè so quello che ho fatto per lui, ma allo stesso tempo non riesco a separarmi. mi sembra di impazzire e adesso iniziano ad essere tanti mesi.
per la 3 dott.ssa : si non ero convinta per niente di sposarmi perchè non l'ho mai amato veramente ma ho amato sempre il concetto di una famiglia. in effetti dopo il matrimonio ero più presa rispetto a prima ma poi le cose sono precipatete, e io non poensavo che luipotesse trattarmi così. Non so come connotare la nostra separazione, fatto sta che io avevo bisogno di staccare perchè vivere in quel modo era da pazzi.

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>si non ero convinta per niente di sposarmi perché non l'ho mai amato veramente ma ho amato sempre il concetto di una famiglia.<<

questo è un errore in senso logico e forse una scelta dettata da esigenze di completezza. Per "amare il concetto di famiglia" bisogna per prima cosa essere sicuri del proprio partner, ossia avere chiari i sentimenti che si provano nei suoi confronti. La famiglia si costruisce dalla coppia che ne rappresenta le fondamenta e l'identità stessa.



[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
lo so ma ora è inutile fare polemiche sul passato, non posso tornare indietro e darmi conferma che ho sbagliato non mi serve a niente se non a far crescere ancora più amarezza dentro di me.
mi servirebbe sapere cosa fare nel futuro, e soprattutto come placare l'ira che ho nei suoi confronti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

non si tratta di fare polemiche. Dare un senso a ciò che è accaduto in passato serve ad evitare di fare di nuovo gli stessi errori in futuro e soprattutto a creare delle prospettive diverse.

>>mi servirebbe sapere cosa fare nel futuro, e soprattutto come placare l'ira che ho nei suoi confronti<<

cosa fare nel futuro prossimo può saperlo soltanto lei. Come ho scritto nella prima replica sarebbe il caso di consultare un collega (il che non significa necessariamente fare una psicoterapia), questo per diversi motivi tra cui:

1- supportarla nell'eventuale separazione
2- elaborare i vissuti aggressivi che prova nei confronti di suo marito

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
credo che i presupposti alla base del vostro matrimonio siano stati un po' fragili e comunque quanto descrive in merito ai comportamenti di suo marito non credo, con i limiti che abbiamo da qui, che possano essere confacenti ad una sua vita serena.

Sarebbe opportuno capire di più sul come lei sia addivenuta alla decisione di sposarsi oltre al concetto di famiglia che ha espresso.
Temeva il passare del tempo? Timore di restare sola? Distanziarsi dalla sua famiglia? Mandato sociale o familiare?

Inoltre come mai lei vorrebbe dare, nonostante tutto, un'altra possibilità a suo marito? Cosa spera? Cosa teme?

Questi e altri temi possono essere meglio affrontati con l'aiuto di un esperto, anche se posso comprendere il suo scetticismo in merito all'esperienza terapeutica, solo tentata, pregressa le cui modalità da quanto descrive mi lasciano un po' perplessa.

Un caro saluto
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
gent.ma dott.ssa
sicuramente si , l'ho sposato perchè avevo paura di rimanere da sola e poi perchè mi sembrava un peccato farsi sfuggire un ragazzo che volesse veramente costruire qualcosa. eppure io sono una ragazza molto carina a detta di tutti ma a 33 anni mi sembrava che dovessi arrivare al traguardo di avere una famiglia.
nonostante questo io cmq non riesco a staccarmi da lui perchè sono cmq affezzionata a lui e l'idea di separarmi la vedo una cosa molto più grande di me, e mai avrei pensato di viviere una situazione del genere
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Dal suo racconto sembra che la scelta del matrimonio, sia stata quasi razionale, mossa dal non lasciarsi scappare, come scrive lei, un uomo desideroso di costruire un futuro.

La ragione, spesso non si accompagna all' aspetto emozionale ed alla lunga nella vita di una coppia viene a mancare una grossa fetta di relazione, basata sull' empatia, lo scambio emotivo, erotismo, complicità, affettività, ecc....

Una consulenza di coppia, anche se conserva una brutta esperienza, è l' unica strada per poter comprendere se ci sono anora gli estremi per una ricostruzione, trasformando la crisi in risorsa.

Le allego qualche lettura


Amore
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#11]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
cara dott.ssa
le sue parole c'entrano veramente il mio problema. io sto pensando che forse così razionale non è stata perchè altrimenti adesso dovrei essere contenta di seraparmi, e invece non è così.
domani sera ci vedreme per fare un po il punto della situazione, lui vorrebbe partire in vacanza ma forse non è il caso.
grazie ancora