Bambina che non si difende

Buongiorno, Sono la mamma di una bambina di 6 anni che ha appena cominciato la scuola elementare. La mia bimba è dolcissima e spesso giocava più coi maschi con cui legava di più. E' molto sensibile e non reagisce quando viene attacata.
Per esempio oggi è tornato da scuola diccendomi che qualche bambine le facevano dispetti di tipo, prendevano a calci il suo zaino appeso alla sua sedia, le hanno scarabochiato un disegno che voleva regalarmi, schiacciato gli occhiali sul tavolo rischiando cosi di romperli. Una addiritura le ha detto ti odio, e mia bimba non capisce ed è sconvolta perche prima questa era una simpatica. Per il disegno ha riferito alla maestra che le ha simplicemente detto di portare pazienza.
Ho detto a mia figlia di rispondere ai dispetti ma lei ha detto che non ha carattere e che non ce la fa. E l'ho già visto in altre circostanze, non reagisce.
Non so se c'entra il DNA ma da bambina, dalla scuola materna fino alle medie, ho avuto dei gravi problemi di bullismo a tale punto che a l'étà di 15 anni ne ero arrivata a pensare di togliermi la vità.
Ripeto la mia bambina è dolicissima e molto intelligente, se vede un bambino che piange lo va a consolare. E' un po' timida subito ma lega rapidamente cogli altri ed è molto solare.
Vi chiedo aiuto perche mi spezza il cuore vederla cosi e non vorrei mai che dovesse sopportare quel che ho sopportato io.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

è possibile che sua figlia abbia le sue stesse difficoltà a farsi rispettare e che per questo diventi oggetto di atti di bullismo da parte dei compagni: il fatto che sia intelligente e sensibile non ha importanza, si tratta di doti importanti, ma che non la aiutano a farsi valere con gli altri.
Lei sa quanto può soffrire una vittima di bullismo ed è importante che si attivi perchè alla sua bambina non succeda quanto è accaduto a lei.

Anche se la maestra non ha risposto alla richiesta di aiuto della bambina è importante che lei le parli e che sia quindi coinvolta nella ricerca di una soluzione, che non può essere semplicemente l'invito rivolto a sua figlia a "portare pazienza".
Se ci sono delle piccole bulle in classe la maestra ha il dovere di intervenire, coinvolgendo anche gli altri insegnanti della classe, per monitorare la situazione e concordare una linea d'intervento condivisa.

Sa se si tratta di episodi che si sono ripetuti più volte e se le bambine che hanno infastidito sua figlia sono sempre le stesse?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, d'accordo con la collega Massaro la consiglio di parlare con fermezza con le insegnanti che non possono limitarsi a dire.. porta pazienza.. confermando in tal modo l'aggressività delle altre e contribuendo in tal modo all'imbarbarimento della società.
Inoltre proviamo a pensare se non sia il caso che la bambina faccia una attività, uno sport che la spinga a desiderare di " vincere".
Cioè l'aggressività, una forza buona che tutti abbiamo , l'èlan vital che che ci spinge a batterci per raggiungere i nostri sogni può essere coltivato e rafforzato imparando appunto a cercare di raggiungere lo scopo.
La pazienza è una buona, bella cosa, ma ahimè non basta..
Queste bambine .. antipatiche, magari sono invidiose, magari conviene conoscerle meglio e conoscere le madri..
Insomma cara signora, tante cose si possono fare, ma stare lì a guardare e disperarsi no..essere gentili, dolci , solari ok, ma mandare in giro una bambina così, con le scarpe di cartone , nel gelo, lo dobbiamo evitare..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
La sua bimba e' figlia unica?
Se non ha avuto altre occasioni di socializzare e la scuola e' la prima tappa penso che occorra un po' di pazienza perche' formi i "suoi" anticorpi. Se verra' sempre protetta e salvaguardata non potra' sviluppre la sua maniera di opporsi. E non sara' producente per lei.

M chiedo inoltre quanto le brutte esperienze che ha avuto lei mamma da poccola e che ci riferisce possano strutturare il modo in cui si relaziona alla bambina. Ci ha mai pensato?
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Mi associo alle indicazioni delle colleghe nella risposta

La scuola è iniziata da pochissimo, forse dare un po' di tempo affinché la piccola si ambienti, sarebbe utile.

Non sempre ad aggressività bisogna rispondere con aggressività, forse il suo disagio pregresso è ancora da ingombro, oltre che evocare ancora sofferenza...

Parli con le maestre, ma eviti, ove possibile, di far passare alla piccola le sue ansie e preoccupazioni, che a mio avviso la renderebbero ancora più vulnerabile e vittima....

La vita scolastica, l' esperienza e le disavventure....la renderanno più forte!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio tutti per le vostre risposte. Devo dire che la mia figlia è figlia unica ma l'ho sempre fattaosocializzare con altri bambini. Anche se non ha fatto il nido, dal età di 2 anni la portevo 2 volte a settimana giocare con altri bambini in una struttura del commune messa a disposizione appositamente. Senza parlare delle uscite giornaliere al parco.

Ho un bel rapporto con mia figlia pieno di affetto. Tutto il contrario del rapporto che ho avuto con mia madre che aveva problemi mentali e chi mi dava le botte spesso. Per la mia figlia voglio il meglio. Sono ansiosa ma non le lascio vedere niente, anzi le faccio vedere il contrario.

Con una di quelle bimbe ha stretto amicizia invitandola a giocare a casa. Un altra pero continua i dispetti e addiritura le da i calci.
IO le ho detto di ridarli indietro solo per difendersi, ma lei mi ha risposto che non ci riesce. Sembra proprio io da piccola. Paralizzata, a chi non viene il riflesso della difesa, a chi il dolore della botta non va venire la rabbia. E purtroppo ho visto che questo è la sua indole ed è sempre stata timorosa.
Non voglio che questa situazione continua.

Secondo voi, quale attività fisica o non fisica potrebbe aiutarla a farsi rispettare?
Da un anno va a cavallo, sport scelto da lei. Le piace anche se ha sempre un po' paura. Poi ha cominciato Karaté, sempre scelta sua perche dice di volere prendere forza quando la forza ce l'ha. Le manca solo il coraggio. Come posso aiutarla?
Grazie dei vostri gentili consigli.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

il karate e le altre arti marziali sono sicuramente indicate per aiutare la bambina ad acquisire sicurezza in sé stessa, ma è indispensabile un suo intervento attivo in quanto genitore.

Questo è un ottimo risultato:

"Con una di quelle bimbe ha stretto amicizia invitandola a giocare a casa"

e ha fatto benissimo a gestire così il problema, ma ha pensato al nostro consiglio di parlare direttamente con la maestra?
Se una delle compagne sta prendendo a calci sua figlia gli insegnanti devono intervenire e la soluzione non può essere che restituisca i calci che riceve.

Il padre della bambina vive con voi?
E' informato della situazione?
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dotoressa,

Grazie della sua tempestiva risposta.
Sono separata del papa della mia figlia, ma la vede molto spesso quando egli è libero. Tral'altro si informa tutti giorni del andare della situazione.
Allora sembra che la situazione vada molto meglio a scuola.
La bimba che metteva i calci alla mia è stata messa in castigo diverse volte dalla maestra.
Adesso la mia figlia convive abbastanza bene con le sue coetane.
Quindi sembra risolto per adesso.

La mia figlia è sempre stata timorosa e si è sempre fatta mettere i piedi in testa sin da quando ha cominciata a socializzare (prima dei 2 anni).
A scuola a volte porta qualche barbie per giocare durante l'intervallo, e le altre bimbe (sue amiche) gliele prendono e lasciano lei senza niente o con le più brutte. Io le chiedo perche si lascia fare ma non risponde o dice che ha paura.
Secondo lei dotoressa, l corso di karate basterà a farle acquisire più forza di carattere anche se non è la sua indole? Oppure si potrebbe fare qualcos'altro?

Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Il corso di karate' puo essere un piccolo aiuto ma andrebbe appofondita con una persona competente la questione della paura.
Non sempre nella sua vita la piccola avra' qualcuno in grado di "mettere in castigo" chi fa delle scorrettezze e imparare a difendere il proprio spazio e' importante.
Inoltre c'e la questione della separazione dei genitori che aleggia nell'aria anche se sembra venire sottostimata.
Non credo che negare che abbia la sua importanza serva ad alleggerirne l'influenza. E' preferibile elaborarne il senso che ha per la bimba.
Si consigli con unn terapeuta dell'eta' evolutiva sulla strategia migliore.
I migliori saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Mi associo alle indicazioni della dott Esposito nella risposta.
La separazione, anche se ben gestita, è sempre un evento destabilizzante e luttuoso per i bambini, che contribuisce ad incrementare le quote d' ansia.

La perdita,la separazione, impone una ristrutturazione dell’identità del separato e del bambino/a.

I figli, alla luce di questi dolorosi processi psichici ed emozionali, vengono iperinvestiti di altro da loro, diventano “partner sostitutivi”, (prendono il posto del genitore che è andato via), oggetti del desiderio, strumenti consolatori di angosce genitoriali, dando spesso vita ad un processo disfunzionale detto: inversione di ruoli (bambini genitorializzati), bambini, che consolano e proteggono il genitore sofferente.
Sarebbe utile conoscere, non in questa sede, le dinamiche della vostra separazione....


I bambini, corrono il rischio di vivere quote di dolore, ansia e paura, se non hanno avuto lo spazio ed il tempo necessario per esprimere il loro dolore, sviluppano così “identità fragili”, abitate da dubbi, incertezze.....

Il karatè va bene ma sicuramente non è bastevole
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentilissime dottoresse,

VI ringrazio per i vostri consigli. Avevo già pensato a questa soluzione ma la bimba mi sembrava un po' piccola per portala da uno psicologo.
Ci penserò e ne parlerò con il suo padre.

Non nego che la nostra separazione abbia avuto un effetto negativo, dicevo solo nella sfortuna di questo evento, ha la fortuna che noi genitori gestiamo la cosa al meglio perché ci interessa sopratutto il benessere della piccola.
E rispetto ad una altra bimba coetana di cui i genitori sono separati, ho potuto osservare che questa ha un comportamento molto diverso, anzi è una bambina con un bel caratterino.
Percio pensavo che la mia figlia avrà preso il mio "gene" se si può dire e che percio si comporta come io mi comportavo alla sua età e come purtroppo continuo a comportarmi.

Grazie del vostro aiuto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<E rispetto ad una altra bimba coetana di cui i genitori sono separati, ho potuto osservare che questa ha un comportamento molto diverso, anzi è una bambina con un bel caratterino.>

Gentile Signora,
ogni individuo è a sé e non omologabile ad altri, frutto dell'interazione tra patrimonio genetico ed ambiente. Esperienze e relazioni forgiano le potenzialità della persona.

Allo stesso modo, anche se la separazione dei genitori in qualche modo sembra accomunare le due bimbe, ogni famiglia ha caratteristiche diverse ( modalità relazionali e comunicative, educative ecc.) e dunque anche un modo diverso di attraversare il processo separativo che avrà risvolti differenti su ogni componente del nucleo familiare secondo i casi specifici.

Dal mio punto di vista sentire voi genitori il parere di un terapeuta familiare potrebbe essere utile, anche per avere indicazioni e strategie pragmatiche per gestire le difficoltà della bimba.

Se crede ci può riaggiornare in futuro.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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