Comprendere fine di una relazione

Buonasera,
scrivo per cercare di comprendere i motivi della fine improvvisa di una relazione.

Qualche mese fa conosco un uomo, tramite amici comuni, che si interessa a me, mi cerca e iniziamo a frequentarci con calma e tranquillità.

Lui si era lasciato da circa 4 mesi da una donna separata con una figlia con cui aveva avuto una storia di un anno e mezzo circa, in cui avevano anche convissuto.
Tramite suoi amici ho saputo che era stata una relazione molto turbolenta, con grandi litigi e gelosie da parte di entrambi, terminata perchè lui avrebbe lasciato lei, anche se non ho mai saputo il motivo.

Durante la nostra storia lui ha sempre parlato malissimo di lei, denigrandola sia caratterialmente, sia per le sue amicizie che per il suo stile di vita, definendola un'insicura, superficiale e attaccata al denaro (l'ex marito era un uomo molto ricco).

Non ha mai mostrato ripensamenti, le uniche parole positive erano per il comportamento della donna nei confronti della bimba.
A suo dire, era una mamma esemplare...anzi lui si sarebbe innamorato di lei dopo averle sentito pronunciare parole di affetto e amore verso la figlia, perchè "sperava che lei avesse quelle stesse parole d'amore anche per lui".
Il mio ex era affezionatissimo alla bambina, mi diceva di sognarla ancora di notte e che era dispiaciuto perchè sicuramente la ex compagna le aveva parlato male di lui, dicendole che era stato cattivo e che l'aveva abbandonata.

Dopo un periodo di leggero distacco nei miei confronti mi ha lasciata improvvisamente sostenendo tuttavia che io ero una ragazza fantastica e che sapeva capirlo anche con uno sguardo (una volta disse "ho paura che tu abbia la chiave del mio cuore e possa aiutarmi a capire i miei mostri interiori").

Dopo pochi giorni ho saputo che ha ripreso a frequentare la sua ex e che da circa un mese che si stanno vedendo.
Ovviamente per me è stato un duro colpo, soprattutto perchè non mi sarei mai aspettata che lui tornasse a ricercarla in così breve tempo e dopo aver speso tante parole taglienti nei suoi confronti.
Mi rendo conto che il suo poteva anche essere uno sfogo dovuto alla rabbia e al rancore, ma credo che se si dicono certe cose su una persona che abbiamo amato, forse è perchè le si pensa sul serio, non possono esser solo frasi campate in aria.

Devo specificare che lui ha perso la madre da pochi anni dopo una lunga malattia, mentre io ho perso la mia in un incidente quando ero bambina, e che avevamo una situazione familiare estremamente simile che ci faceva comprendere a vicenda quando parlavamo di certe sensazioni o ci confidavamo certi stati d'animo.
Sosteneva che lo avevo aiutato molto quando aveva avuto dei problemi legati al lavoro con suo padre, perchè lo avevo aiutato a vedere la situazione con chiarezza e serenità.

Vorrei capire cosa può averlo portato a ricercare la sua ex, se lui vede in lei una "figura materna" che per anni gli è mancata, e se ci sono speranze che torni sui suoi passi con me.

Cordiali saluti

[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
vi siete conosciuti solo dopo quattro mesi dalla chiusura di una storia precedente, forse pochi per il suo ex partner per elaborare la perdita.

Non possiamo sapere cosa abbia nella testa il suo ex compagno e il perché sia tornato a frequentare la ex, cosa veda in lei, ma se una persona ci è indifferente si può non sentire la necessità di esprimere rabbia e rancore nei suoi confronti...probabilmente la questione bruciava ancora.

Sembra certo che quest'uomo abbia trovato in lei una persona disposta ad ascoltarlo, sopportare i suoi sfoghi ed aiutarlo, ma per il resto?

Ha mai compreso cosa provasse per lei?
Al dilà di quello che ci ha detto com'era il vostro rapporto?
E lei per lui?
Avete mai fatto progetti?
Perché spera che possa ritornare?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. dr.ssa Rinella,
con quest'uomo ho vissuto un rapporto tranquillo, in cui entrambi stavamo bene, rilassati, a nostro agio, con interessi in comune, stile di vita simile, momenti di coccole e momenti di divertimento, senza mai un litigio.
Le volte che c'è stata qualche incomprensione siamo riusciti a superarla parlandone, ma senza contrasti accesi.

Entrambi non ci siamo mai dichiarati innamorati, lui credo fosse frenato dalla delusione precedente e volesse andarci con i piedi di piombo, anch'io d'altra parte volevo andarci cauta sia per non espormi ad una delusione cocente sia per non affrettare i tempi, mettendolo sotto pressione.
Ci siamo sempre detti di volerci bene, anche se lui pensava che fossi innamorata e temeva di non riuscire a rispondere alle mie "aspettative".
Io cercai di rassicurarlo su quest'aspetto, dicendogli che così non era e che mi stavo vivendo la storia con naturalezza godendo degli eventi giorno per giorno, ma ritengo che non mi abbia creduto, convinto della sua idea.

Lui inizialmente era molto propositivo, sia in termini di manifestazioni di affetto sia sulle cose da fare insieme, con riferimenti a progetti da fare nel futuro ("quest'inverno ti porto a...") e mi ha anche presentata a suo padre.
Nell'ultimo mese invece si era un po' raffreddato, non mi ha mai fatto conoscere i suoi amici e ha svicolato le occasioni per conoscere i miei.
La rottura è avvenuta due giorni dopo avergli detto che mi avrebbe fatto piacere presentargli mio padre. Al momento in cui gli prospettai l'incontro mi disse "dai vedremo" e io avevo capito che forse preferiva aspettare, infatti avevo già rinunciato all'idea, ma forse quella richiesta può averlo spaventato.

Lui sosteneva che io lo capivo al volo, anche con uno sguardo, anche solo dal tono con cui mi rispondeva al telefono (cosa che solo suo padre sa fare), che finivo le frasi che iniziava lui e che ho sempre tenuto la giusta distanza nel nostro rapporto, nè troppo appiccicosa nè troppo lontana.

Diceva che io mi ero presa cura del suo corpo e della sua mente. Lui pratica uno sport e quando perdeva qualche incontro era sempre molto sfiduciato nei giorni seguenti e mi chiese di aiutarlo ad acquistare fiducia in sè, a fargli diciamo da "mental coach", ammetteva di voler superare le sue insicurezze ma pensava di non farcela da solo.

Tuttavia quando mi ha lasciata ha detto di sentirsi bloccato, che non era "scoccata la scintilla". Avrebbe voluto darmi molto di più, avrebbe voluto ricambiare le attenzioni che gli davo io, ma non ci riusciva, mentre ad altre persone (la sua ex?) sosteneva di aver dato tanto senza aver ricevuto in cambio le stesse premure.

Lui è una persona molto insicura, con momenti di grande sfiducia nelle sue qualità e nelle sue possibilità. Ha uno stile di vita iperattivo, lavora molte ore, fa sport, e sosteneva di non aver mai tempo di fare tutto.

La sua ex compagna è, a suo dire, una donna insicura, esibizionista e un po' narcisista, che cerca sempre l'approvazione degli altri, anche mettendo foto ammiccanti sui social network.
Lo faceva ingelosire riferendogli i messaggi e i complimenti che gli altri uomini le facevano.
Sempre truccata e vestita di tutto punto usciva con le amiche in locali "fighetti", che lui non sopporta.
Dipendente dall'ex marito benestante per il denaro (lei ha un lavoro part time poco remunerato e proviene da una famiglia umile), cercava anche nel loro rapporto un appoggio economico.

Io sono l'opposto di questa donna. Sono una professionista con un buon stipendio, vivo da sola, ho un bell'aspetto, mi curo, ma non sono una fanatica dell'apparire a tutti i costi.
Non gli ho mai dato motivo di ingelosirsi e avevo piacere a passare il mio tempo libero con lui, ma senza rinunciare alle mie amicizie, come d'altronde faceva lui.

Secondo lei dr.ssa, cosa può averlo spinto ad intraprendere una relazione con me per poi tornare da lei, visto che siamo due donne diametralmente opposte?
Se lui si sentiva capito da me e, anche se quando cercavo di infondergli fiducia si ritraeva, ammetteva poi di sentirsi appagato e forte delle sue capacità, come può stare con una donna egocentrica e poco empatica?

Io spero che possa ritornare perchè avevo trovato in lui una persona comprensiva, dolce e premurosa, molto presente e perchè credo di poterlo aiutare ad affrontare le sue insicurezze e a vincere la sua scarsa autostima, visto che io ho lavorato molto su questi aspetti di me stessa riuscendo a diventare una persona abbastanza sicura e fiduciosa delle proprie possibilità.





[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mi chiese di aiutarlo ad acquistare fiducia in sè, a fargli diciamo da "mental coach", ammetteva di voler superare le sue insicurezze>

E lei si è prestata...ma in questo modo una relazione che dovrebbe essere d'amore si potrebbe trasformare in una relazione d'aiuto, magari generando vissuti di inferiorità, dipendenza, obbligo nell'altro... una possibile lettura tra le tante <avrebbe voluto ricambiare le attenzioni che gli davo io, ma non ci riusciva>

<La sua ex compagna... Lo faceva ingelosire...Dipendente...cercava anche nel loro rapporto un appoggio economico...Io sono l'opposto>

Appunto, lei è l'opposto e così anche il vostro rapporto, in cui era lei a dare appoggio a lui e tranquillità, forse troppa ...
Tutte ipotesi, naturalmente.
<perchè credo di poterlo aiutare ad affrontare le sue insicurezze> e comunque dal mio punto di vista è il presupposto che dovrebbe essere rivisto, lei sicura di sé che aiuta lui insicuro...

Aiuti di questo tipo, se e quando necessitano, dovrebbero provenire semmai da persone esterne alla coppia e competenti.

Cari saluti

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent. dr.ssa Rinella,
la ringrazio innanzitutto per la celerità delle sue risposte.

Volevo riassumerle quanto mi ha detto un caro amico, suo collega, a cui ho raccontato la vicenda per sapere da lei se può essere una spiegazione verosimile di quanto accaduto.

Questo amico sostiene che il mio ex partner, essendo una persona carica di insicurezze probabilmente anche generate dal trauma della lunga malattia e poi della morte della madre, aveva trovato in me una sorta di "riparo", di porto sicuro, e per questo aveva iniziato la storia con entusiasmo e con una certa progettualità, visto che mi aveva presentata anche al padre, la persona per lui più importante, e mi aveva da subito messa a conoscenza di sue esperienze di vita piuttosto difficili, che ammetteva di aver condiviso solo con pochissime altre persone.

Probabilmente col passare del tempo si sarebbe accorto che il fatto che noi riuscissimo a capirci a fondo, vista l'esperienza comune del lutto materno, e che la mia empatia (mi disse "ho paura che tu abbia la chiave del mio cuore e possa aiutarmi a capire i miei mostri interiori") potevano portargli alla luce dei turbamenti che lui non era ancora pronto ad affrontare e si è tirato indietro.
Il fatto di non volermi far conoscere i suoi amici e non voler incontrare i miei, poteva essere una spia di questo desiderio di non integrarmi appieno nella sua vita.

Sempre secondo il mio amico, il mio ex avrebbe capito che io potevo essere una persona adatta a stargli accanto per una relazione seria e col timore di vivere questo percorso insieme (ha troncato quando io volevo presentarlo a mio padre), che poteva far venire a galla certi suoi lati oscuri (come ammesso da lui stesso), avrebbe deciso di interrompere il rapporto per tornare con la ex compagna.

La quale avrebbe un aspetto ambivalente: infatti se da una lato ricopre una figura "di madre" che a lui per tanti anni è mancata, e che quindi potrebbe ricercare in una partner, dall'altro, viste le grosse incomprensioni passate che li portavano a scontri continui fino alla decisione di lasciarla, non avrebbe le caratteristiche di donna per stargli vicino.
Inoltre lui potrebbe anche trovare nella ex compagna una figura debole e bisognosa che lo spinge a fare da "buon samaritano", mentre con me non poteva esercitare questo ruolo, percependo la mia come una figura forte e indipendente con una certa autostima, che se da un lato lo comprendeva e aiutava, dall'altro lo faceva sentire ancor più incapace e insicuro.
Quindi lui avrebbe ripreso un rapporto che sa già in partenza non lo porterà lontano, proprio per proteggere se stesso dal mettersi totalmente a nudo e dall'affrontare le sue ansie e le sue profonde insicurezze. Si starebbe inconsciamente autosabotando insomma.


Visto che questa spiegazione rispecchia in parte anche ciò che lei ha detto dr.ssa Rinella, potrebbe secondo lei essere veritiera?

E, secondo lei dottoressa, anche se mi rendo contro che è una domanda a cui è difficile dare una risposta, se il rapporto con la compagna terminasse nuovamente, lui potrebbe tornare sui suoi passi con me oppure mi vede come un capitolo chiuso della sua vita?

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