Non riesco ad innamorarmi

Carissimi Specialisti,
Sono una ragazza di 21 anni, con un passato pressochè tranquillo a parte un periodo della mia vita infanzia dove avevo dei piccoli tic dovuti, secondo specialisti consultati dai miei genitori all'epoca, alla mancanza d'affetto dovuta all'assenza di quest'ultimi che spesso mancavano per lavoro (anche se quando c'erano mi davano tutte le attenzioni del mondo, e lo fanno ancora oggi).
Fatta questa minima parentesi vi pongo il mio problema, se così si può chiamare..

Non provo interesse nei confronti dell'amore, lo sminuisco come il motivo per il quale le mie amiche diventano delle "pazze isteriche".
Non che io non voglia innamorarmi ma i ragazzi mi sembrano sempre così banali e nelle mie relazioni, una durata anche 4 anni, ho accettato l'affezione che sentivo provenire da un ragionamento e no dalle cosiddette "farfalle nello stomaco".
Ho detto d'amare quando non era vero, e me ne rendevo conto mentre parlavo e questo non mi piace. Io vorrei amare qualcuno come amo me stessa, ma nessuno è tanto speciale o interessante.
Il fatto, a sentir dire le persone, confidenti, alla quale ho posto lo stesso problema, mi dicono, tutti, che essendo io una ragazza "eccezionale" per via del mio bel aspetto e poi da un ottimo carattere e una spiccata profondità (descrizione che non so fino a che punto mi si s'addice), non riesco a trovare qualcuno all'altezza.

Ma ciò per me non ha significato. Una persona diviene all'altezza nel momento in cui la si ama... ma visto che perdo interesse entro il primo mese interessata da altre cose, amici, carriera, ecc. come posso capire se posso o non posso innamorarmi?

Leggendo in rete ho costatato che il mio modo di fare si avvicina al narcisismo patologico... ma non vorrei diagnosticarmi il decesso per un taglietto fatto con un pezzettino di carta, capite?

Non so come uscirne... vorrei consultare uno psicologo, ma.. lo vedo un problema futile, si vive benissimo anche senza un fidanzato/marito/compagno ecc.

Grazie mille, spero in una risposta
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
se ho ben capito, la situazione per Lei non rappresenta tutto sommato un problema, ma si pone il dubbio nel confronto con gli altri. Corretto?
Data la sua giovane età, può anche essere che non si sia ancora innamorata di qualcuno, tanto da provare quelle inconfondibili emozioni che ha descritto.
Giustamente non si può "decidere" di innamorarsi e, di solito, capita in modo imprevisto e imprevedibile.
Quali sono i suoi interessi e le sue passioni?
Cosa vorrebbe fare "da grande"?


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

alcune riflessioni generali su quanto da Lei scritto.
Inizio da qui.
> il mio modo di fare si avvicina al narcisismo patologico
Il fatto che si avvicini non vuol dire che lo sia. Esistono tratti di personalità sana che se estremizzati o cristalizzati diventano patologici.
Esiste anche un narcisismo sano.
Tutti possiamo essere patologici se esasperiamo tratti normali.
Mangiare non è una patologia. Mangiare tanto, lo è. Se ad una festa si mangia un pò di più è perchè si è diventati bulimici? No! Se il giorno dopo mangio meno per compensare l'eccesso calorico, si è diventati anoressici? No!
In sintesi, buona parte dei comportamenti patologici hanno alla base comportamenti sani.

> Ho detto d'amare quando non era vero

E se per caso anche le Sue amiche facessero così? Lei da per scontato che le amiche "sentano le farfalle nello stomaco". Tra l'altro, mi permetta di farle notare che le "farfalle nello stomaco" sono figlie della cultura USA (non so se anglosassone in generale) per cui potrebbe non sentire le "farfalle nello stomaco" perchè a noi latini piace sentire *il cuore battere*: diversa somatolocalizzazione delle emozioni in base alla cultura! ;)

> le mie amiche diventano delle "pazze isteriche"

Esiste una ricerca psicologica (modello di Cloninger) che cerca una correlazione tra personalità (e per estensione patologia) e correlati biologici. In pratica è questione di chimica, non tra persone, ma all'interno del corpo.
Le sue amiche *pazze isteriche* (isterica, da isteros, utero) avrebbero un sistema noradrenergico maggiormente influente, mentre le persone più razionali avrebbero una predominanza legata all'attività del glutammato e della serotonina.

Questo per farla riflettere, non tanto sulla biologia, ma sulle differenze individuali.

Se poi il suo aspetto e la sua cura della persona è decisamente superiore a quello delle sue amiche, capirà che è molto probabile che Lei dica "oh che noia, ecco un altro maschio che mi nota", rispetto al "finalmente un maschio che mi nota". Le loro farfalle nello stomaco si eccitano, le Sue son stanche e devono riprendere a volare...

> Non so come uscirne...
Da dove esattamente? Provi a definirlo in sintesi rispondendo da dove deve uscire.

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie mille per le risposte,
Il problema è proprio il fatto che non ne senti la necessità, per disinteresse, ma al contempo ne sono attratta, probabilmente per una questione di cultura.
Sono particolarmente ambiziosa, e se lei mi chiede d'immaginare il mio futuro, quello ideale, non vedo una famiglia, ma una brillante carriera (studio Marketing e Management), ed incentro tutti i miei pensieri su quello.
Altri miei interessi, sono il volontariato e l'attivismo, e la musica, suono la batteria.

Dottor. Bellizzi,
Comprendo il discorso, e probabilmente arriverà il momento giusto anche per me, anche se come dire sono in contrasto con i mie desideri, il fatto di non desiderare storie importanti, mi rende più attratta da storie "non importati" ma questo per quanto in sincerità lo trovi più adatto a me, il fatto di stare con qualcuno solo per starci, contrasta con cose del tipo, quello che i miei genitori pensano di me.
So' che è stupido pensarci.. dovrei fare quello che sento, anche se si tratta di godermi solo il corteggiamento altrui e divertirmi, ma, sono bloccata in entrambi i casi...
Uscire da cosa? il problema forse non è uscire, il mio problema è entrare, so quello che voglio in tutti i campi ma sentimentalmente no non lo so, e le mie esperienze passata, dove ho lasciato ragazzi che sono sempre tornati a cercarmi anche dopo averli lasciati, mi ha resa scettica... e trovo il sesso maschile spesso scontato e prevedibile.
[#4]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

> dovrei fare quello che sento

Le domande potrebbero essere:
- cosa glielo impedisce?
- lo può fare?
- lo vuole fare?
- se lo può permettere?
- ?

> e trovo il sesso maschile spesso scontato e prevedibile

Questo potrebbe essere per tanti motivi:
- se non si vuole impegnare fa come la volpe all'uva, nel senso che una relazione stabile potrebbe essere di ostacolo alla carriera, e quindi la tiene lontana
- dipende dai maschi che frequenta... se hanno caratteristiche simili, forse dovrebbe cambiare terreno di caccia per scoprire qualcosa di diverso. Esempio: se frequento il bar dello sport e sono tutti tifosi, bene o male entro in contatto con una categoria. Per provare qualcosa di diverso, magari devo frequentare il circolo del golf.
- può essere che Lei abbia un intelligenza superiore ed effettivamente trovi noiosi e prevedibili gli altri

> quello che i miei genitori pensano di me.
E qui torniamo alla domanda di cui sopra:
- se lo può permettere?

Che ne pensa?
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Mi impedisce il seguire l'istinto la paura di deludere le persone a me care, ma credo prima di tutto deludere me stessa, visto che ho una mia dignità.
- ho lasciato il mio primo ragazzo dopo 4 anni perchè aveva un lavoro che un giorno non mi avrebbe permesso di partire per conto mio e fare le mie esperienze.
- ho frequentato ragazzi diversi, anche molto tra loro, e devo dire che forse sono troppo selettiva, nel senso che rimango impressionata da una mente "diversa" ma al contempo desidero qualcuno di bell'aspetto, perchè conta, conta nel momento in cui mi conoscono in cui mi vedono solo come una ragazza appariscente... ma non basta, voglio di più dagli altri perchè sono la prima a volere di più da me stessa.. e sono molto felice quando le persone mi dicono che una volta conosciuta il mio aspetto passi in secondo piano.. questo mi rende molto felice!
- intelligenza superiore, questo non so dirglielo, mi sta stretta ogni osservazione in quel senso. Che vedo le cose in modo differente dai miei coetanei questo è vero.
[#6]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

come saprà ci sono posti di lavoro che richiedono requisiti più o meno originali e più o meno particolari.
Più il lavoro richiede requisiti comuni più è facile trovare candidati, più il lavoro è specifico più è difficile trovare il candidato giusto.
In amore vale più o meno la stessa regola.
Se mai ha conosciuto il candidato ideale (conosciuto non vuol dire disponibile per Lei, magari era già impegnato), allora può pure continuare la ricerca, consapevole che di curricula ne arriveranno tanti, ma pochi prenderanno via diversa dal cestino.
Se invece il candidato ideale non l'ha mai incontrato e quindi non sa se esiste veramente, allora qualche altra domanda è utile farsela.

Purtroppo saprà se avrà fatto una scelta corretta o poco corretta solo quando arriverà al punto: Lei può pure sognare il principe azzurro ed attenderlo. Se arriverà, avrà fatto bene. Se non arriverà mai, avrà sprecato tempo. Solo che in anticipo nessuno ha questa risposta.
In parole povere se è costanza o testardaggine, sarà solo il risultato a determinarlo.

Certo, di solito è bene darsi un tempo per la selezione o per l'attesa altrimenti si rischia di fare la fine di Don Chiscotte che combatte mulini a vento.

> ho lasciato il mio primo ragazzo dopo 4 anni perchè aveva un lavoro
...e scritto così è perfettamente coerente con il fatto che le farfalle nello stomaco non ci sono, o sono state sterminate!

Sa, può anche essere che Lei abbia come priorità la carriera, e sappiamo bene che la carriera economica per una donna non è facile.
Sa, forse è proprio questo distacco emotivo che sembra emergere che una buona strategia per *riuscire* in un ambiento economico a predominanza maschile.

C'era una paziente trentenne che richiese un intervento in ipnosi per il forte stress al lavoro. Era responsabile di un fondo d'investimento, ed era l'unica femmina che comandava una squadra di maschi nell'azienda.
Era una *barbie* nel vero senso della parola, ma aveva anche un cervello non indifferente. Aveva un segreto. Era affettivamente omosessuale, ma riusciva a gestire il suo essere oggetto del desiderio maschile molto bene, sapendosi concedere con chirurgica precisione e sapendo alimentare desiderio e speranza. Era ben consapevole degli obiettivi da raggiungere. Sapeva che una gravidanza o una storia seria avrebbe bloccato la carriera, dato che difficilmente sarebbe rientrata nello stesso posto in cui era, e sapeva anche che era difficile trovare un maschio che tollerasse una femmina del genere accanto. Sapeva anche che voleva un figlio, ma prima doveva raggiungere l'obiettivo economico prefissato, dopo famiglia e figlio.
Non so come sia andata a finire la storia, quindi se abbia o meno raggiunto l'obiettivo economico e se abbia oggi una famiglia.
So che l'intervento ipnotico ridusse l'ansia e lo stress, solo che questo portò ad una minore efficenza al lavoro, e quindi si rese conto che quello stress e quell'ansia non erano un problema ma erano funzionali. Solo che non poteva abbassare la guardia in quella psicina di squali in cui nuotava. Si giunse al compromesso che una mezza giornata la poteva pure dedicare ad un massaggio.. ma non di più altrimenti l'obiettivo non era raggiungibile il che generava stress maggiore ed ansia peggiore!

L'aneddoto di cui sopra, è per scriverLe anche che un'analisi più approfondita del suo vissuto richiede altre modalità, di cui quella più ottimale al momento sembra essere l'appuntamento dal vivo.
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I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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