Incapacità nel gestire le emozioni, voce bassa e mal di testa

Salve a tutti,
Sono un ragazzo di 19 anni, chiedo questo consulto perchè volevo un chiarimento su un problema che persiste da tempo ma che ultimamente non sto riuscendo più a controllare. La prima cosa che dovete sapere è che io sono un tipo ansioso e ciò mi è stato trasmesso dai miei genitori, tutti e 2 affetti da un'ansia tremenda, mia madre a maggior ragione. Lei in particolare vede ovunque pericolo, ovunque rischio e per questo molte cose, che possono essere considerate normali, come una bevuta la sera con gli amici, un'uscita fuori paese coi mezzi di qualcun'altro, guidare la macchina da solo (ho la patente) per lei è quasi sinonimo di morte... e teoricamente un po' tutti, nonostante le critiche, le danno ragione perchè i suoi ragionamenti a livello razionale potrebbero filare, ma sono eccessivamente esagerati!
Parentesi chiusa comunque... questo per dirvi probabilmente una delle cause da cui scaturisce il mio stato ansioso. Detto ciò, c'è da dire che questa mia eccessiva emotività mi ha complicato e non poco le cose sinora. Innanzitutto a volte, sembra quasi che perda il controllo della ragione, faccio cose assurde... completamente fuori da ogni logica. In pratica è una sensazione che mi sento, quasi di perdere il controllo del mio cervello, della mia mente... ho proprio questa sensazione.

E questo non sarebbe nulla, diciamo che ho molta difficoltà a gestire tutte le emozioni. che mi si presentano stando in società... gli scherzi, le prese in giro, l'esultanza per un goal in un torneo di calcio, la corrispondente delusione per un goal mancato, sembra che le assorba inizialmente bene... ma poi, una volta giunto a casa e mettendo "a riposo" la mia mente, comincia a farmi male la testa in un modo assurdo, e ciò è sempre riconducibile a eventi "emotivi" eccessivamente coinvolgenti...

Ho letto da qualche parte, che le emozioni, sia positiche che negative, sono gestite allo stesso modo. E quindi io dovrei imparare a gestirle tutte. La cosa che però, più di tutte, mi preoccupa, è il fatto che il mio stato emotivo passa spesso da momenti euforici, a momenti di tristezza e questo dovuto spesso a relazioni malamente curate. Praticamente la gente non prova molta attrazione per me, tende ad evitarmi, forse perchè non esterno tutto ciò che ho dentro e questo non viene capito.

Poi un altro aspetto che vorrei osservare attentamente è quello relativo alla voce. Questa è già bassa di suo, è una voce molto "virile", ovvero gutturale, che fa rumore... e col chiasso non si sente nulla. Nonostante il mio sforzo costante di parlare ad alta voce ed "impormi" sugli altri, la mia voce mi tradisce, gli altri si fanno sentire sempre prima e sicuramente meglio di me. Vorrei sapere se è l'emotività che blocca la mia voce, o il fatto che essa stessa sia bassa. Io ogni volta mi sforzo di parlare a voce alta, eppure non riesco... e la cosa che non riesco proprio a capire è da cosa ha origine ciò.

Vi ringrazio per le risposte in anticipo

Cordiali saluti
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Lei illustra una situazione che puo' essere dovuta ad ansia o avere una componente di ansia ma potrebbe essere piu' complessa.
Ha mai pensato a rivolgersi alla ASL della sua citta' per un consulto?
On line e' quanto meno azzardato avanzare delle ipotesi.
Dovrebbe correggere i suoi dati anagrafici che sono inesatti: si e' iscritto come donna di 53 anni.
Ci faccia avere sue notizie se vuole.
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

hai scritto circa un mesetto fa per la stessa problematica; hai poi fatto una visita medica?
Se sì, che cosa è emerso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
La voce, rotta, emotiva, gutturale, roca, virile, acuta......parla di noi e del modo in cui riusciamo o meno, a modulare le nostre emozioni.

Come suggerito dalla Collega alla ausl potrebbe i chiedere un consulto psicogico ed affrontare il suo disagio, che sembra andare oltre la voce, in maniera globale e poliedrica.


Un individuo non può essere analizzato a spezzoni, ansia, voce, comportamento, relazioni familiari, vita sociale, ecc,...,,ma nella sua " interezza", unica ed alchemica, di " psiche e soma".

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte...
mi scuso per i dati sbagliati anzitutto, li modificherò a breve...

ho dimenticato probabilmente di scriverlo per carenza di spazio, però devo precisare che l'idea di recarmi all'ASL del mio paese l'ho già presa in considerazione, soltanto che i miei non sono assolutamente favorevoli e questa cosa non la posso fare assolutamente "apertamente" perchè loro non vogliono e credono non sia nulla di tutto ciò. Pensano sia semplice "timidezza", eppure ogni volta non sto proprio bene.

Credono anche sia una perdita di tempo perchè una mia cugina ha avuto problemi di instabilità emotiva, più vicini ad uno stato euforico però, e ha speso tantissimi soldi in psicoterapeutici e nella cosiddetta
terapia cognitivo-comportamentale, con pochi effettivi risvolti dalla sua situazione. La vera soluzione, a detta sua, è stata quella dell'assunzione del Depakin... come se, a tali problemi, si giunge sempre al ricorso di psicofarmaci. E proprio questa cosa ai miei non va già, non ci posso fare niente...

Comunque, parentesi a parte, da qualche mese avevo fatto una visita neurologica e tutto risultava perfetto... non capisco questo mal di testa intenso dovuto alle emozioni.

La prima cosa che volevo chiedervi è comunque: è vero che l'ansia viene trasmessa nel corso della vita da un genitore con i suoi comportamenti "opprimenti" oppure è un qualcosa di congenito?

La seconda: è possibile che il mio sia un problema/disturbo di personalità dai sintomi che vi ho scritto prima?

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non è possibile fare on line valutazioni o diagnosi, nè prescrizioni di alcun tipo, perchè sono atti vietati dalla Legge e dalle Linee Guida del sito. Quindi non possiamo diagnosticare un disturbo della personalità nè altro da qui.

Poi, il confronto con la Sua parente a mio avviso è fuori luogo: ogni pz riceve una valutazione, una diagnosi e una terapia impostata in base al problema e all'individuo.

Se i Suoi genitori sono contrari, Lei è comunque maggiorenne e potrebbe decidere di accedere alle cure anche senza far sapere per forza ad altri.

Per quanto riguarda l'ansia "congenita" o meno: vivere in un ambiente in cui i genitori sono ansiosi o in cui c'è tensione potrebbe fare apprendere al figlio che l'ambiente sia minaccioso e quindi mettere in atto quei comportamenti di allerta (tipici dello stato ansioso).
I Suoi genitori sono in cura per l'ansia?

Ad ogni modo non è detto che Lei non possa comunque stare bene dopo una terapia specifica per l'ansia, come ad esempio quella cognitivo-comportamentale.

Se la Sua parente assume i lDepakin, i problemi sono un po' diversi e più seri...
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Pileci,
la ringrazio anzitutto.
La vera ragione per cui sono ancora un po' titubante nel cercare di recarmi all'ASL è il postumo alla visita dallo psicologo. Proprio perchè, leggendo e documentandomi da varie fonti online, so, quasi per certo, che quest'ultimo ti rimanderà da uno psicoterapeuta o psichiatra nei casi ancora più gravi.. e tutto ciò comporterà un dispendio economico che graverà inevitabilmente su di me, avendo i genitori contrari. E le varie spese per eventuali cure di questo genere non posso permettermele... ecco perchè sono frenato tuttora: se mi reco nel posto e lo psicologo effettuerà una diagnosi, qualsiasi responso non sarà preso seriamente in considerazione dai miei, ne sono sicuro.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

siamo sempre al punto di partenza così...

Lo psicologo che effettua una valutazione non sempre invia dallo psicologo psicoterapeuta nè dallo psichiatra.
Effettua l'invio se il caso lo richiede.

Chi Le dice che non ha bisogno di una consulenza psicologica e non di una psicoterapia che è la cura delle psicopatolgie? Oppure chi Le dice che non abbia bisogno di un sostegno o di una psicoeducazione, ecc...?

Ma il problema è sempre il rapporto con i Suoi: preferisce accontentarli e non rischiare di discutere o essere disapprovato oppure cercare di stare bene e risolvere il problema?
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