Alla ricerca dell'identità sessuale

Buonasera. Mi decido a chiedere un consulto, dopo essere stata piacevolmente colpita dall'articolo del Dott. Santonocito "E.. se fossi omosessuale?".
La mia situazione, che cercherò di descrivere, è simile a quella descritta da molti consulti richiesti, con una piccola differenza: la mia "ossessione" è quella di poter NON essere davvero omosessuale.

Sorrido anche mentre scrivo, ma la realtà dei fatti è questa: Ho 24 anni. Sono felicemente innamorata, fidanzata con una donna per la quale ho perso la testa 3 anni fa e che tutt'ora mi rende felice. Non è stata lei la mia prima esperienza omosessuale, ma le precedenti non sono state significative, per quanto molto desiderate, la prima di queste è avvenuta a 20 anni.

Prima dei 20 anni, a partire da quando ho memoria, sono sempre stata attratta sessualmente dal corpo femminile. Il seno è sempre stato oggetto di fascino ed eccitazione sin da quando ero bambina e senza mai interruzione, anche ora che sono una donna adulta, il corpo femminile rimane la mia unica fonte di stimolo sessuale. Le mie fantasie erotiche sono sempre state rivolte a corpi femminili, sin da quando ho iniziato a ricercare il piacere fisico.
Tuttavia sia nell'infanzia, sia nell'adolescenza, io mi sono sempre sentita eterosessuale. Ho sempre preso "cotte" per maschietti e ragazzini, e prima di infatuarmi per la prima volta di una ragazza ho provato attrazione per molti uomini adulti. I rapporti che ho avuto sono però sempre stati miseramente fallimentari. Non ho mai provato un vero piacere aldilà della piacevole idea dell'essere desiderata.
Ho avuto rapporti e ho ceduto alle avances di uomini da cui non ero attratta, per soddisfare solo il mio bisogno di essere desiderata. Per anni mi sono "concessa" fisicamente, nutrendomi delle uniche sensazioni derivanti dall'essere considerata attraente, ricercando lo sguardo degli uomini, anche di uomini non interessanti.
La masturbazione, sempre volta a fantasie omosessuali, restava una cosa privata, una doppia vita nascosta dietro un'apparenza eterosessuale che io però non percepivo realmente come sofferta. Se adesso mi guardo indietro posso anche inorridire al pensiero delle esperienza fatte, ma non è corretto dire che nel momento in cui le ho fatte io mi sia forzata.
La mia idea è che fossero scelte volute, spinte da un forte desiderio di normalità.

Devo anche precisare di avere, in generale, dei problemi nel vivere liberamente la sessualità anche con lo stesso sesso. Sono consapevole di essere alla ricerca di un mio equilibrio psichico e per questo sono da qualche anno in terapia, che mi ha portato a incredibili miglioramenti su tanti altri aspetti della mia vita, ma che non può totalmente fare chiarezza su questo aspetto, in cui l'esperienza è strumento essenziale.
La mia esperienza, fin'ora, è quella di essere una donna estremamente appagata perché innamorata, e felice, ma con un passato che non si spiega e che insinua il dubbio di potersi ripetere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> la mia "ossessione" è quella di poter NON essere davvero omosessuale
>>>

Il problema è formalmente lo stesso: la preoccupazione che una cosa per lei vitale potrebbe non essere come lei sente e vuole che dovrebbe essere. Si tratta sempre di ansia.

Le suggerisco di vedere un film di parecchi anni fa, "Il Vizietto", con due grandi Ugo Tognazzi e Michel Serrault, per farsi delle belle risate dolci-amare.

Dalle descrizioni che fa lei sembra genuinamente omosessuale, anche se in passato può aver sentito attrazione per persone dell'altro sesso. E non è nemmeno detto che non ne sentirà più, dato che la sessualità non è questione di bianco o nero, come vorrebbe la nostra mente incasellatrice e razionale.

L'orientamento sessuale si situa lungo un continuum sul quale si può essere prevalentemente o totalmente omosessuali, prevalentemente o totalmente eterosessuali e poi tutte le gradazioni intermedie di bisessualità. È normale ed è provato che nel corso della vita molte persone sperimentano variazioni di preferenza.

L'uscita dell'adolescenza - ma non solo - è una delle fasi tipiche in cui si sperimentano aggiustamenti di questo tipo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta immediata. Le mie domande sono tante, ma la principale è: la mia natura omosessuale può essere scovata in quelle pulsioni infantili verso le donne? O è poco comune che una bambina provi eccitazione sessuale nei confronti di donne adulte? Aggiungo, che da bambina avevo un forte desiderio di avere il pene, e per desiderio intendo che l'idea mi dava eccitazione.
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dopo
Utente
Utente
il mio dubbio deriva dal fatto che la mia omosessualità ha sempre avuto carattere esclusivamente sessuale e mai sentimentale, se non a partire dall'età adulta.
tutti i pezzi del mio puzzle mi portano all'omosessualità innata, ma c'è qualcosa che ancora non mi convince, e non escludo possa trattarsi solo di un pensiero autogenerato dall'ansia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tal caso è l'ansia che deve imparare a tenere a bada, perché sembra abbastanza evidente che se non ci fosse quella, tutto andrebbe bene.

Uno dei misteri che la scienza ancora non è riuscita a risolvere è la determinazione esatta delle cause che producono l'orientamento sessuale. Si sa che intervengono fattori ormonali in gravidanza, effetti genetici, educazione, ambiente familiare e comportamento, ma nessuno allo stato attuale delle conoscenze può dire *con esattezza* perché uno ha l'orientamento che ha.

Eviti di creare problemi dove non ce ne sono e soprattutto non ceda alla tentazione maligna del "devo sapere", perché quella è ciò che io chiamo la trappola fondamentale dell'ansia.
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dopo
Utente
Utente
Sono d'accordo, io e la tentazione del "devo sapere" abbiamo un rapporto burrascoso. Volevo solo un suo parere sulla particolarità di queste mie manifestazioni infantili, perché le ho spesso ricordate con il timore che potessero derivare da un precoce contatto con la sfera sessuale. Che le sappia, un bambino, può istintivamente riconoscere come attraenti delle zone di un corpo adulto?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il problema è che, specialmente se lei stessa riconosce di avere un rapporto burrascoso con il "devo sapere", quelle che potrebbero sembrare semplici curiosità o richieste d'informazione in realtà possono benissimo essere richieste di rassicurazione ansiosa mascherate.

In questo caso soddisfarle - anzi, il solo fatto di chiederle - può alimentare l'ansia, perché finché si ha bisogno di essere rassicurati significa che si è ansiosi.

È un'illusione nella quale l'ansioso crede di farsi del bene, e invece si dà la zappa sui piedi.

Perciò non le risponderò, nel suo migliore interesse ;)

Tuttavia parlando in generale i bambini hanno certamente una loro sessualità, e passano a sentire attrazione per i vari oggetti sessuali lungo le varie fasi dello sviluppo.

Se un bambino è geneticamente predisposto a essere omosessuale, è chiaro che sentirà più attrazione per le persone dello stesso sesso. Lì l'educazione conterebbe poco.

Ripeto, questo in generale, nulla si può dire sul suo caso particolare.
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dopo
Utente
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Va bene..
La ringrazio, ho comunque capito. Per oggi il mio "devo sapere" è soddisfatto. Non del tutto, ma voglio fidarmi di lei e pensare sia giusto così.
buona giornata. :)
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Anche a lei, diciamo buona serata, ormai :)