A settembre 2012 ho scoperto questa becera relazione

Ho 45 anni, da quasi 18 convivo con un uomo di 21 anni più grande da cui 16 anni fa ho avuto una figlia. Lui con un precedente matrimonio e 2 figli. Durante quel matrimonio ha sempre avuto relazioni durature con altre. Me ne sono innamorata veramente alla follia ed ho mollato tutta la mia precedente vita per stare con lui che sembrava contraccambiare. Da subito si parlava di avere una figlia, ma quando scoprii di essere incinta, scoprii anche che lui continuava a frequentare una ex-amante ed ebbi una forte crisi, che mi fece anche pensare di abortire in quanto evidentemente non era la persona che credevo. Durante questi anni abbiamo avuto molti dissapori, è stata una relazione molto travagliata fatta molto spesso da suoi eccessi d'ira, che mi hanno portato ad avere sempre più sensi di colpa per ogni cosa succedesse. Ero convinta, spesso anche da lui, che ogni cosa "sbagliata" da me fatta potesse innescare le sue ire. In questi anni, abbiamo avuto una vita sessuale "aperta", perchè inizialmente solo parlandone, e poi mettendolo in pratica, ci siamo spesso approcciati a singoli o coppie per occasionali rapporti sessuali. Lui mi aveva sempre detto che non sentiva più la necessità di cercare altre donne in quanto con me aveva una totale intesa. Purtroppo un anno fa, ho scoperto che aveva come amante la vicina di casa. Nel 2011, mi disse che questa donna, era in enormi difficoltà economiche, perchè da poco separata e con 2 figli, e di salute, in quanto malata di sclerodermia, e se potevamo cercare di aiutarla per quanto potevamo, anche con un pasto. In pratica questa persona entrava in questa casa quasi tutti i giorni. A settembre 2012 ho scoperto questa becera relazione. Ho chiesto spiegazione ad entrambi: lei mi ha spiegato che la storia con lui era già in essere dall'inizio del 2011 e che era stato proprio lui a proporle di venire a conoscere la persona che lo accudiva. Lui, invece, dopo aver cercato di tergiversare, ha rivoltato il tutto su di me, colpevole a suo dire di averlo criticato negli anni. Mi sono sentita dire che il problema è mio in quanto sono una gelosa possessiva e lui non cambierà certo il suo modo di vivere per me. Ho le prove che ancora la loro relazione continua. Lei è rinata e non sta più male, lui litiga sempre con noi in casa, mia figlia è al corrente del tutto e odia il padre per quello che ha fatto e continua a fare. Io da allora ho perso 15 kg, vivo pensando continuamente a loro due, che continuano ad entrare ed uscire insieme, e sto malissimo. Vorrei che tutto finisse tra loro e ho provato a cercare di forzare la situazione, ma nulla. Abbiamo in questi mesi avuto qualche sporadico rapporto, ma notando ogni minimo particolare e differenza alla fine del rapporto sto male perchè penso a loro insieme. Cosa posso fare per cercare di accettare questa situazione? Vorrei perdonarlo, e se fosse stata solo una scappatella l'avrei fatto, ma il fatto che l'abbia portata in casa e mi abbia mentito così è per me è un tormento. Grazie.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Signora,
Capisco il suo tormento e mi dispiace molto che lei si stia trovando in una situazione così complessa, nella quale, mi perdoni, suo marito sta giocando con i suoi sentimenti e con quelli di vostra figlia. La situazione, così come impostata da suo marito, le sta togliendo potere nella relazione e dignità. Di per se', e' inaccettabile. Ha considerato la possibilità di lasciarlo e, nel frattempo, di intraprendere un percorso psicologico che la sostenga in questo momento delicato? Quanto e' ancora disposta a tollerare?
Scusi la franchezza, ma il suo racconto mi ha toccato per il modo manipolativo che il suo consorte sta utilizzando nei suoi confronti.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale.

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott.ssa Scolamacchia, La ringrazio per la franchezza, cosa che ammiro. Lei ha ragione sul fatto di lasciarlo, ma oltre ad avere perso tutta la mia dignità sono anche senza lavoro e non saprei come riuscire ad andarmene e poter mantenere mia figlia, considerando anche il fatto che non sono sposata e quindi tutele zero. Sono sempre stata molto coinvolta affettivamente da lui, forse in maniera malata, ho sempre pensato fosse veramente l'uomo della mia vita e quindi non riesco ad immaginare di riuscirmi a staccare da lui. L'ho amato con tutta me stessa anche forse oltre il dovuto, caricandomi sempre ogni colpa per non dover incolpare lui mai di nulla e per questo gli ho "scontato" sempre ogni cosa. Forse ero solo dannatamente innamorata e non volevo vedere o sentire nulla di diverso. Vorrei tanto lui rientrasse nei ranghi, anche a costo di dovermi ancora assoggettare alle sue ire. Purtroppo ho sempre avuto l'idea che una famiglia debba cercare di rimanere unita, anche per i figli, ma non so se faccio bene. Mia figlia è sempre stata legatissima al padre ed ora si sente tradita, umiliata, si vergogna del suo comportamento tanto più che questa "donna" abita di fronte a noi e quindi siamo costrette a vederla ripetutamente nella giornata, ma è anche molto legata al padre e questo mi aveva già fatto ricredere anche in passato dall'idea di lasciarlo. E' una condizione confusionaria, per questo cerco di sopportare tutto. Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora.
Quanto dolore nella sua richiesta di consulenza e quanta rabbia.....
Mi associo alle preziose indicazioni della Collega nella risposta.

La separazione è la strada più veloce ed apparentemente meno dolorosa, ma personalente credo che sia una vera sconfitta....la ricostruzione invece, ove possibile, lavora sulla disamina dell' etilogia del tradimento, sulla coppia con le sue dinamiche, risorse, difficoltà, defezioni.......bilanci di mezza vita.....

Le allego qualche lettura per approfondire le dinamiche , spesso molto complesse, che stanno dietro il tradimento.....ma una consulenza de visu sarebbe ottimale.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2287-insieme-per-i-figli-alibi-o-realta.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Cosa posso fare per cercare di accettare questa situazione?>

Accettare? Continuare a subire soprusi e a colludere?

<Sono sempre stata molto coinvolta affettivamente da lui, forse in maniera malata,> Probabile, sembrerebbe dipendente affettivamente un termine più appropriato, non conosco la sua storia di vita all'infuori del suo matrimonio, ma spesso queste dinamiche arrivano da lontano...

Ma cosa ha portato questo?
Si interroghi su quanto sta continuando ad accadere, sul rapporto sperequato e tossico nel quale anche lei è partecipe attiva, sulle conseguenze, sul suo progressivo perdere di vista se stessa, annullarsi, subire, colludere...

Perdoni, sono molto dura, ma se ha scritto qui è spinta da una soffferenza che si trascina da troppo e che troppo costa a lei e anche a sua figlia che avrebbe diritto di vivere in un contesto sereno.

Si faccia aiutare da un esperto, può usufruire del servizio pubblico, cerchi un bravo avvocato, si informi sui suoi diritti, faccia passi accorti
Se crede ci può aggiornare.

I miei più cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio molto la Dott.ssa Randone, in quanto ha effettivamente colto nel segno.
Ho letto ciò che mi ha consigliato ed effettivamente sto valutando anche cose finora mai attenzionate.
Le rileggerò ancora, perchè sono sicura che la mia situazione si configura moltissimo in ciò che Lei scrive, e poi mi permetterò ancora di chiedere qualche altro consiglio.
Ringrazio molto anche la Dott.ssa Rinella, in quanto la valutazione di dipendenza affettiva mi era serpeggiata in mente, ma il dubbio che invece fosse amore mi aveva fatto distrarre. Andrò sicuramente a leggermi l'esatta definizione per capire se il mio è un amore malato o eccessivo ....
Grazie ancora a tutte.
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio molto la Dott.ssa Randone, in quanto ha effettivamente colto nel segno.
Ho letto ciò che mi ha consigliato ed effettivamente sto valutando anche cose finora mai attenzionate.
Le rileggerò ancora, perchè sono sicura che la mia situazione si configura moltissimo in ciò che Lei scrive, e poi mi permetterò ancora di chiedere qualche altro consiglio.
Ringrazio molto anche la Dott.ssa Rinella, in quanto la valutazione di dipendenza affettiva mi era serpeggiata in mente, ma il dubbio che invece fosse amore mi aveva fatto distrarre. Andrò sicuramente a leggermi l'esatta definizione per capire se il mio è un amore malato o eccessivo ....
Grazie ancora a tutte.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Lieta di averla aiutata a riflettere con le mie letture...
Chieda pure dovesse avere altre perplessità.