Dubbi su maternità

Salve,ho 39 anni ormai prossima ai 40,da 3 anni vivo una storia stabile con un uomo con il quale convivo,di 5 anni più giovane e nel tempo non ho mai avvertito l'esigenza di diventare madre sebbene tutta la dimensione sociale e familiare attorno a me continui costantemente a sollecitare la mia eventuale maternità.Sono molto indipendente,non mi dispiacciono i bambini ma non avverto una spinta particolare per questa scelta e spesso aime mi rendo conto che le amiche che mi circondano hanno scelto di procreare per compensare significative mancanze o peggio per creare legami con i rispettivi partners o infine per dimostrare qualcosa.E' complicato vivere con un'idea diversa quando gli altri costantemente vogliono dimostrarti che è sbagliato,che me ne pentirò o chissà che altro.Di recente anche il mio compagno, sebbene condivida in parte le mie scelte,sarebbe comunque contento di avere un figlio e me ne ha parlato anche se non è motivo di crisi però è' ovvio che mi spinge a fare riflessioni ulteriori.Io amo la mia vita com'è,mi piace sentirmi libera di gestire il mio tempo e non ho voglia di fare un cambiamento così importante,mi sentirei costretta....,anche perché anche con il compagno migliore il peso di una scelta del genere vede la madre innanzitutto più coinvolta da ogni punto di vista.Peraltro le amiche che mi circondano non mi danno affatto l'idea di essere felici ma è come se volessero convincersi a tutti i costi visto che ormai sono in quella situazione.In definitiva mi sento diversa ed inadeguata...non so' davvero se è normale pensarla in qs modo....se ho qualche cosa che non va...forse l'orologio biologico nel mio caso si è rotto?grazie per l'aiuto...
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non si è rotto l'orologio biologico per Lei ^___^
Semplicemente non corre l'obbligo di fare un figlio a tutti i costi, ma Lei pare più vittima delle convinzioni che la circondano e che Le fanno pressioni...
Non esistono regole e ciascuno segue il proprio cammino: non è detto che si debbano avere figli per forza.
Se Lei è serena e felice così, non deve soddisfare le pressioni e i desideri altrui.
Chiarirei però questo concetto con il Suo compagno, in modo che non ci siano dei "non detti" tra voi, ad alimentare magari in futuro delle tensioni nel rapporto.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
La maternta' oggi e' considerata una scelta molto competente che fa fatta e portata avani con entusiasmo o non va presa in considerazione affatto.
Sono infatti ora note le pesanti conseguenze sulla struttura di personalita' di figli "non desiderati" appieno da entrambi i genitori.
Penso quindi che lei debba rivendiare la sua opinione con decisione e tenendo conto dell'importanza del ruolo umano e sociale dell"essere madre.
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrivono le mi colleghe.
La maternità è un passo importante, non si può diventare genitori soltanto perché gli altri ci mettono pressione. Lei sembra molto decisa nel rifiutare questo ruolo e non vedo problemi di alcun tipo.
Allo stesso tempo essere ambivalenti nei confronti di un figlio è la "norma". I figli sono faticosi, creano molte responsabilità, hanno bisogno di cure e costante impegno. Non è che le sue amiche sono ipocrite, a mio avviso "sane". E' molto bello avere figli ma allo stesso tempo anche molto faticoso. L'importante è riuscire a dirselo.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
anche io come i Collegi, mi sento di rassicurarla sulla naturalezza dei suoi dubbi e sulla naturale ambivalenza di questo percorso.

La maternità, la gestazione...parte dalla mente, non dal ventre...se lei non ha desiderio di diventare/essere madre, nessun orologio biologico, amici, compagno.... potrà aiutarla o convincerla.

La gestazione per una donna è un "percorso complesso" sul piano mentale ed emotivo e spesso avviene molto prima del presunto concepimento....

La psiche della futura mamma è di fondamentale importanza nella gestione della gravidanza, così come il supporto emozionale del marito

Una donna, solitamente fantastica, desidera, gioca con l’immaginario, nutre ed arricchisce di particolari l’immagine mentale di un futuro bambino, contribuendo a creare un “bambino immaginario e fantasmatico”, bambino che occupa mente e psiche, già molto tempo prima dell’effettivo concepimento.

Che rapporto ha con il suo compagno?
Si fida di lui, lo stima?

Con sua madre?
Che modello di madre ha interiorizzato?
Vorrebbe essere come lei?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte, in effetti mi sento sotto pressione anche perchè dentro avverto come se la maternità fosse qualcosa che potrei fare nel senso di essere in grado pur sopportandone i conflitti ma che in fondo in fondo non asseconda la mia natura, ho con il mio compagno un tipo di relazione assolutamente paritetica, e le cose sono state chiarite ma vedo che ultimamente lui è più sensibile sul tema figli..E poi non credo si possa scegliere a tavolino di diventare madri, penso che lo si debba desiderare profondamente, ma più ci rifletto e mi guardo attorno e più dico quante delle persone hanno scelto perchè lo sentivano davvero e quanto invece è indotto da pensieri su tempo che passa, società, legami da rafforzare....Mi riferivo all'ipocrisia di alcune amiche nel senso che non si dicono la verità sulle vere motivazioni delle scelte che hanno fatto, tolte alcune fortunate (e menomale) eccezioni le trovo frustrate e schiave di un ruolo che speravano fosse diverso.....
Ho un spirito molto libero, e non amo i ruoli predefiniti, anche nella mia storia attuale ognuno fà tutto quello che c'è da fare senza aspettarsi che sia l'altro a farlo solo perchè è donna/uomo.Lui è una persona affidabile, all'inizio della storia mi sembrava più immaturo ed invece mi ha dimostrato di essere in grado di affrontare le responsabilità con impegno.
Mia madre è una donna che avrebbe forse scelto una vita diversa, siamo tre figli, ci ha cresciuti con tutto l'amore che poteva darci ma ho sempre sentito che avrebbe voluto una vita diversa per sè eppure si è totalmente dedicata a noi...facendo sacrifici importanti, economicamente e lavorativamente ..forse finalmente oggi che siamo grandi vive la vita che ha desiderato...
Qualche volta faccio la riflessione ....e se fosse sola paura di un cambiamento così grande ?Me ne pentiro'?Oggi è una scelta condivisa ma lui ha 35 anni...e se poi cambiasse idea nel tempo...?
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

da una parte queste domande sono molto sensate ed esprimono la consapevolezza di un ruolo che è indubbiamente importante e faticoso; non ultimo quando si è mamme, la propria identità personale viene modificata per sempre.
Fa bene a porsi questi quesiti: solo in questa maniera potrà prendere una decisione saggia, senza guardare alle aspettative altrui e alle regole sociali e biologiche. Un essere umano che scegliesse di non avere figli non avrebbe comunque fallito lo scopo della propria esistenza.
Eventualmente può pensare a che cosa Le fa paura di questo cambiamento e come si vede tra dieci anni senza figli: come sta davanti a questa immagine?
[#7]
dopo
Utente
Utente
Se ci penso mi fa' paura il cambiamento irreversibile,il sapere che dei due sarò sicuramente coinvolta di più,che non potrei più avere gli spazi che ho oggi,tutto ciò che oggi faccio viaggi,sport, hobby,uscite senza problemi,sarebbe considerevolmente ridotto.....
A volte se mi guardo tra dieci anni mi sembra che potrei avere un'immagine triste di me anche perché sono cresciuta in una famiglia numerosa...penso che però potrebbe essere ancora più triste se fossi schiacciata da una vita che ho scelto con raziocinio e che faticosamente ho portato avanti ma non ho voluto davvero ..
Ma poi mi sembra che me le faccia solo io qs domande mentre le altre abbiano una sorta di pilota automatico e vadano avanti per tappe..
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
No, non è l'unica a porsi queste domande e problemi.
E' anche vero che un po' di incoscienza aiuta a scegliere di diventare genitori, perchè se una persona razionalizza troppo e vede solo gli aspetti negativi ovviamente non sarà mai propenso a fare figli.

In ogni caso, qualora decidesse di non averne, non dovrà sentirsi a disagio, ma consapevole delle Sue scelte e quindi serena.

Un cordiale saluto,