Dislessia adulto

Sono un ragazzo di 23 anni, così girovagando su internet ho fatto il test on line per la dislessia, test composto da 20 domande e in effetti ad un bel po’ ho risp positivamente es: difficoltà distinguere desta con sinistra, mi confonde orientarmi in un posto nuovo, trovo difficoltà a ricordare il significato di quello che ho letto, detesto leggere libri lunghi, la mia ortografia è scadente, la mia calligrafia è difficile da leggere, ho difficoltà a sommare senza usare le dita, ho difficoltà a ripetere i mesi dell'anno a ritroso, ho avuto difficoltà ad imparare le tabelline...Quindi mi è venuto il dubbio, sarò dislessico? Devo dire che nella mia vita ho sempre trovato soluzioni compensative es: quando ho preso la patente e mi dicevano gira a destra pensavo alla mano con cui scrivo e giravo, per orientarmi in un posto nuovo uso il navigatore, ortografia scadente scrivo al pc con il correttore ed evito di scrivere a mano anche perché tanto capisco solo io quello che scrivo vista la mia calligrafia pessima, per sommare con le dita non ho avuto mai problemi mi sono diplomato al liceo scientifico e nessun professore mi ha mai rimproverato che contavo con le dita, le tabelline non le so bene neanche ora ma non mi ha creato mai tantissimi problemi....Ora mi sto per laureare in giurisprudenza ed è vero che ho difficoltà a ricordarmi le nozioni per gli esami ma anche in questo caso ho usato metodi compensativi ad es studio solo le domande che di solito i professori fanno, i miei colleghi mi passano i loro appunti (non sono capace a prenderli) e studio da quelli invece che dai libroni di 1000 pagine. La mia domanda è intuitiva, potrei essere dislessico? E nel caso dovrei andare da uno specialista pur non avendo mai avuto particolari problemi o meglio essendo riuscito bene o male sempre a trovare il modo di aggirare l'ostacolo. Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
una diagnosi precisa la può porre solo uno specialista in presenza.
I test on line non sono utili alla diagnosi.

E' certo che comunque lei è riuscito a compensare in maniera egregia le difficoltà riferite, complimenti!

Come mai, se aveva questa difficoltà, non è mai giunto in consultazione durante l'infanzia?
Perché si pone queste domande ora?
Forse si preoccupa perché è al termine degli studi e sta per affrontare il mondo del lavoro?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con la dott.ssa Rinella. Le autodiagnosi, nonché le diagnosi on line possono essere veramente fallaci.
Quindi le ribadisco il consigli della dott.ssa, anche se devo dire che la dislessia è un problema nel momento in cui rappresenta una handicap, cioè crea problemi sostanziali alle persone. Lei sembra essere riuscito con successo nell'ambiente accademico, ambito in cui la dislessia fa maggiormente sentire i suoi effetti nefasti.
Quindi forse non è dislessico. Io mi occupo di bambini con questa problematica è sovente hanno difficoltà a cogliere il senso di una singola frase perché impiegano tutte le energie a decifrare le parole, perdendone il significato.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
rispondo alle domanda poste dalla dott.ssa Rinella. 1) Come mai, se aveva questa difficoltà, non è mai giunto in consultazione durante l'infanzia? 1) Sinceramente quasi 20 anni fa credo che le maestre neanche sapessero cosa fosse la dislessia e i genitori ancora meno. Ricorderò sempre una nota presa in 1° elementare " 2 ore e mezza per fare solo questo, siamo sempre alle solite, sei sempre un gran distratto"; credo risponda benissimo alla domanda, ero visto come semplicemente distratto, poco attento, ecc...2) Perché si pone queste domande ora? 2) Perchè ad ogni esame universitario, mi ricordo dei miei limiti, e mi chiedo ma perchè ho queste difficoltà? Ed allora vado alla ricerca in internet di soluzioni, più o meno plausibili, che spieghino perchè ci sono. 3) Forse si preoccupa perché è al termine degli studi e sta per affrontare il mondo del lavoro? 3) Il mondo del lavoro lo sto affrontando come ho sempre fatto, come ho già detto uso sempre dei metodi compensativi per superare i miei ostacoli, attualmente sto frequentando la pratica forense ed uno dei professori presenti in sede di laurea mi ha chiesto anche di curare una pubblicazione con lui. Ad esempio soffermandomi sulla pubblicazione, è palese che non sappia scrivere in italiano corretto, però pago un correttore di bozze, che mi permette di presentare al professore le mie idee scritte in modo accettabile. Quindi devo dire che forse i miei problemi li sento meno ora che sto affrontando il mondo del lavoro (mi sembra di avere più strumenti per superare i problemi) che non prima dove mi dovevo scontrare con le benedette-maledette 6 sessioni di esami l'anno (e nel preparare gli esami avevo meno strumenti per aggirare il problema e ricordarmi le nozioni contenute nei bei manuali, anche se essendomi laureato in 5 anni regolare evidentemente i miei "trucchi", come ad esempio focalizzarsi sulle domande ricorrenti o studiare prevalentemente dagli appunti, hanno funzionato).
P.S anche ora senza il correttore word lo scritto sarebbe stato incomprensibile, con parole senza lettere, con lettere invertite ecc... (anche perchè pur leggendo quello che ho scritto non riesco a vedere le parole scritte in modo errato, il mio cervello le legge come se fossero scritte giuste) però per fortuna gli strumenti per limitare il mio problema ci sono e ne faccio abbondante uso :D

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ha ragione: vent'anni fa non si poneva la giusta attenzione a problematiche del genere e, a dire il vero, nemmeno oggi, tant'è che i bimbi che incontrano difficoltà del genere spesso sono etichettati come bimbi svogliati e pigri, quando in realtà fanno una gran fatica a fare i compiti...

In ogni caso, anche io direi che è il caso di essere prudenti con i test on line.
I test per valutare se c'è o meno un DSA li somministra specificamente lo psicologo, in particolare lo psicologo che è autorizzato dagli elenchi ASL a porre diagnosi.

Lei pare essersi compensato col tempo, tanto è vero che ha avuto successo poi negli studi e nell'ambito lavorativo. In ogni caso anche la figura di un logopedista esperto di tali problematiche potrebbe fare al caso Suo, qualora avesse perplessità.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica