Ragazza Indecisa (Pressioni Familiari)

Buongiorno, io ho avuto una relazione con una ragazza per un anno circa con una distanza di 100 Km, a seguito di una discussione recente lei decide di troncare la storia e qui subentrano i genitori che vedendola soffrire e titubante le chiedono coerenza e dalle sue parti coerenza significa: Se vuoi questo ragazzo fai un fidanzamento sempre che lui abbia una posizione poiché il fidanzamento stesso deve essere seguito da matrimonio per non tirarle alle lunghe! Sta il fatto che diversamente le impediscono di frequentarci, lei va in confusione e quello che mi offre è di mantenere il filo della comunicazione da amici e se le cose dovessero cambiare in termini lavorativi se ne può riparlare. Naturalmente io sto per terminare gli studi o meglio ad aprile pertanto io non so veramente come comportarmi. Lei penso non sia nelle condizioni di prendere decisioni, ripeto i genitori sono inamovibili! Grazie per le gentili risposte anticipatamente.
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, il problema che lei pone meriterebbe qualche approfondimento. Nella fattispecie: se ho ben capito c'è stata una prima separazione a causa di un diverbio tra di voi. Tale discussione era associata alle pressioni familiari o meno? C'erano altri problemi tra di voi o l'unica empasse è la questione delle ingerenze genitoriali?

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Gentile Dottore, intanto grazie per la risposta. I diverbi erano dettati dalla distanza quindi incontri programmati quasi sempre negli stessi ambienti (I genitori non gradiscono che la gente ti vede insieme se non fidanzati), naturalmente nei giorni distanti si stava al telefono e quindi si dava adito alle discussioni.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

anch'io credo siano necessari degli approfondimenti, perchè qui viene proposta una "soluzione" che potrebbe in realtà creare più danni: questa "soluzione" è il fidanzamento cui seguirà un matrimonio, come "cauzione" per poter frequentare questa ragazza...

Direi che per prima cosa è indispensabile essere consapevoli del fatto che c'è una problematica legata alla relazione o alla comunicazione e che vi fa spesso litigare. In seconda battuta si potrà decidere se davvero si desidera stare con quella persona.

Secondo Lei ha un senso la proposta di questi genitori?
Lei che cosa pensa di questa situazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Gentile Dott.ssa la mia consapevolezza è che per far crescere un rapporto in modo maturo, sopratutto a distanza sia necessario vivere insieme le piccole cose della quotidianità, e poi insieme maturare l'idea di consolidare un rapporto, ragion per cui avevo anche proposto di trasferirmi nella sua città ed iniziare a fare qualcosa in attesa di maturare il rapporto. Ripeto anche questo sarebbe infattibile secondo le regole di famiglia. La ragazza non è nelle condizioni di dire ai suoi genitori che riprendiamo a frequentarci perchè si opporrebbero e questo lentamente consumerà il sentimento!
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, per la configurazione contingente che anima la vostra relazione, questa, a mio avviso, sembra, in un certo senso, una "storia impossibile", in cui i desideri dei personaggi si invischiano e si confondono tra di loro. Specificamente, la sua ragazza sembra essere identificata ai suoi "miti familiari", i genitori le impongono il loro volere e lei, mi sembra, l'unico ad agognare qualcosa d'importante per entrambi, nel senso della costruzione di un legame, pur non avendo gli attributi richiesti dalla famiglia ma, ciononostante, intento a realizzarne i dettami. Per di più, gli attriti tra di voi sono derivati, da quanto ho potuto comprendere, proprio da questo clima di condizionamento agli imperativi genitoriali. Personalmente, mi viene da pensare, come le ha già fatto notare la mia collega, quale futuro si prospetta in tale rapporto? Più precisamente, una volta accontentate le condizioni della famiglia, cos'altro le verrà richiesto per aderire ai canoni dell'altro? Inoltre, mi appare alquanto problematica la situazione della sua ragazza che, sembra, essere succube dei suoi genitori e, se così fosse, credo che ciò possa indurre una limitazione importante alla spontaneità della vostra vita di coppia. Tutto questo non per condizionare le sue scelte ma semplicemente per porre la questione, da lei proposta, in un contesto dinamico ed articolato al quale, credo, dovrebbe fare riferimento per risolvere, da protagonista attivo, il suo problema in un modo o nell'altro.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Gentile Dottore
è stato più che esauriente. Vivere queste dinamiche in un solo senso diventa ingestibile per me sia fisicamente che mentalmente. Questa ragazza tra l'altro sua collega non riesce a venir fuori da questo piccolo mondo ristretto all'interno del suo nucleo familiare e forse anche lei consapevole che il matrimonio sarebbe una scorciatoia, ma io credo che sia necessario che sotto quel tetto vengano messe in atto delle scelte prive di condizionamento.

Resta di fatto il grande sentimento che provo per lei, e la speranza che ci sia una soluzione veritiera e conciliabile alle nostre aspettative. Vorrei tanto poter fare qualcosa ma ripeto è come inoltrarsi in un vicolo cieco.

Io le sono grato Dottore per la tempestività e la completezza della risposta, ma penso secondo anche la sua prospettiva che solo il tempo potrà decidere se questo rapporto sia o meno propenso a lottare contro queste dinamiche.

Le sembra giusto che io rimanga vicino a questa persona da amico "Sostegno"???
Cosa potrei ricavarne???
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, noto con piacere che ha una certa consapevolezza della situazione che sta affrontando e ciò è di fondamentale importanza per poter intraprendere una decisone giusta e ponderata. Nonostante ciò che pensano i genitori della sua partner, ritengo che lei sia già abbastanza responsabile ed abbia una "posizione" rispetto al suo desiderio e all'altro. Posso solo dirle, in via del tutto personale, che l'out-out che le è stato imposto (o sistemati o solo amici)riproduce su di lei gli effetti di condizionamento e di scelta obbligata che la famiglia impone alla figlia ed in parte mi fa pensare a quanto il vostro amore possa essere importante e prioritario per quest'ultima. Il restare solo amici credo sia una questione, in un certo senso, ambigua, essendo una separazione non direttamente voluta e quindi con la probabile persistenza, da parte sua, di un sentimento nei suoi confronti che la renderebbe vulnerabile e quindi suscettibile di essere "sottomesso" al volere dell'altro. Capsico che per lei questa ragazza è molto importante e magari, con il passaggio da partner ad amico, inconsciamente si attende che tutti stiano più tranquilli e che in futuro si possano sistemare le cose, ma ciò credo che sia aleatorio.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Gentile Dottore,
non mi resta che ringraziarla, sono stato ampiamente delucidato e penso che col tempo maturerò la decisione di lasciare "libera" questa ragazza di fare le sue scelte seppur condizionate, non certo per quanto io la ami posso entrare in merito a questioni familiari.

Forse anche questo può voler dire amare, in fondo certe dinamiche meglio sviscerarle ora piuttosto che in futuro assumere una posizione di pura costrizione ad ogni condizionamento.

La ringrazio ancora una volta con la speranza che io riesca a trarre ogni bene da questa situazione.

Distinti Saluti