Non riesco a legarmi e sono fidanzato

Buonasera a tutti!
Scrivo in un momento di forte confusione e mi scuso anticipatamente se il testo dovesse apparire caotico.

Ho scritto in passato e speravo di non doverlo fare più.. Sono stato fidanzato con una ragazza per 7 anni e non abbiamo mai fatto sesso per una sua decisione. Ho vissuto momenti in cui mi sentivo completamente svuotato, momenti in cui ho sofferto d'attacchi di panico, in cui l'ansia mi ha invaso il corpo non lasciandomi più vivere serenamente e questo per anni. Mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo.

Negli ultimi anni con la mia ex la frustrazione era talmente tanta che l'unico modo per evadere dalla realtà era la masturbazione, prima con dei semplici video e poi feci uso di chat erotiche. Non mi sono mai mostrato fino al periodo in cui ci lasciammo.. feci questa pazzia e non pensavo di poter arrivare a tanto.
Per un breve periodo frequentai questa chat, ma poi smisi dicendo che non l'avrei fatto mai più.
Dopo qualche mese da quel periodo conobbi quella che sarebbe diventata la mia attuale ragazza. Da parte mi c'erano mille dubbi, in quanto non ero pronto a legarmi sentimentalmente ad una ragazza, ma conoscendola vidi tutti i suoi lati positivi che mi fecero desistere ed andai avanti. Da allora sono passati alti e bassi, continue rimuginazioni da parte mia, chiedendomi se l'amassi o meno (soprattutto quando sono da solo), ingigantendo ogni più piccolo difetto, sia caratteriale che fisico e chiedendomi come sarei stato con un altra magari diversa da lei. Rimugino su tutto, ho mille pensieri in testa e ho notato che tutti hanno un minimo comune denominatore: la mia autostima e l'apparire sempre perfetto. Qualche settimana fa ho avuto un periodo alquanto stressante a lavoro, l'ansia si è fatta sempre più intensa con mille domande in testa e continui pensieri. Sono finito nuovamente nelle chat erotiche ed è come se queste riuscissero a placcare o colmare un vuoto interiore che porto da anni. Mi sento maledettamente in colpa per la mia ragazza e in questi periodi la sento distante, come se mi sentissi soffocare. Non so cosa fare..dovrei forse troncare il rapporto? Dovrei vivere la relazione più serenamente? Ci sono dei giorni, soprattutto quando stiamo insieme, che mi sento sereno, mi sento innamorato e fortunato ad avere incontrato una persona così, ma sono stanco di vivere questi alti e bassi che stanno minando la mia vita ed il nostro rapporto.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo"

Gentile Utente,

penso che prima di prendere qualunque decisione sia importante che lei risolva il problema dell'ansia, che non le permette di ragionare liberamente (senza rimuginazioni ossessive) e di entrare del tutto in contatto con le sue vere emozioni.

Chi ha posto la diagnosi che ci riferisce?
In seguito a tale diagnosi è stato in terapia psicologica e/o farmacologica?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
credo che la situazione sia più complicata di come lei la racconta.
Rispetto alla questione del non sesso con la sua ex fidanzata, sembra attribuire a lei tutte le responsabilità. "Non abbiamo fatto sesso per una sua decisione", dice. Beh se rigiriamo la frittata mi domando come mai lei abbia deciso accettare questo così passivamente. Se lei ad un'offerta del genere dice "si", ha le stesse responsabilità, se così si possono chiamare.
Adesso che c'è la possibilità di un legame più autentico, ecco che ha paura, si tira indietro. La storia sembra ripetersi.
Non ci ha detto come va la sessualità con questa donna.
Scusi la franchezza della risposta ma credo che debba prendere in mano la situazione, magari andando da un collega di persona.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per la celerissima risposta.

Dr.Massaro il disturbo ossessivo compulsivo mi è stato diagnosticato dall'ultimo psicologo in cui sono stato in cura. Per motivi economici ho dovuto interrompere le sedute, che sino a quel momento non hanno visto alcun tipo di cura farmacologica, in quanto i livelli d'ansia ed i pensieri ossessivi sembravano essere calati rispetto agli anni passati. Non riesco più a vivere come un tempo, è come se le emozioni fossero coperte da un velo e fossero distanti rispetto a me. Non mi emoziona più niente come in passato, ma nonostante questo ci sono dei momenti in cui sono sereno, ma non so se è dovuto al fatto che il mio corpo si è abituato all'ansia ed a certi pensieri.

Dr. Mori

A causa della fretta non ho aggiunto qualche dettaglio; fin dall'adolescenza ebbi una cotta per la mia ex ragazza e solo dopo anni in cui le sono stato dietro ci fidanzammo. Lei per me incarnava "la perfezione". So che sembra sciocco, ma per me lei non aveva difetti. E' stata la mia prima relazione ed in lei ho riversato tutto, forse troppo . Il fatto di accettare una relazione senza sesso, era dovuto al fatto che in cuor mio speravo che fosse solo un suo blocco emotivo (entrambi vergini) e che presto si sarebbe sbloccata.
Per quanto riguarda la sessualità con l'attuale ragazza, ci sono dei giorni in cui ho tutte queste domande che mi fanno vivere male quei momenti; ma ci sono dei giorni in cui sono più tranquillo e sereno in cui mi sento realmente felice e fortunato d'avere una persona così al mio fianco con cui condividere la vita.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ben ritrovato!
Anche secondo me, come già Le avevamo suggerito nel precedente consulto, farebbe bene a rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona se ancora non lo ha fatto, in maniera tale da poter trattare il disturbo ossessivo compulsivo che Le è stato diagnosticato.

Sentire molti dubbi (anche sul fatto di lasciare o meno la Sua ragazza e subito dopo di esserne innamorato) fa parte del problema: è proprio questa sequenza che è patologica e che deve spezzare con l'aiuto del terapeuta, perchè questi disturbi, oltre ad essere molto fastidiosi e invalidanti, tendono a cronicizzarsi.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Perchè non si rivolge ad una struttura pubblica?
E' importante che si occupi seriamente della sua ansia: se ne soffre da anni sa che non si tratta di qualcosa che sparirà da sola.
Aspettare ancora significa peggiorare, o al limite scivolare nella rassegnazione che, soprattutto ad un'età giovane come la sua, non significa nulla se non ipotecarsi il futuro.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie ancora per le vostre risposte.

L'ultima volta che andai da uno psicologo fu nel periodo successivo alla rottura con l'ex ragazza. Non era uno psicologo associato ad una struttura pubblica, in quanto ero convinto che data la mia età, non potessi più beneficiare di un servizio gratuito.

Vorrei proporvi un quesito per avere un vostro parere ed un riscontro con quello che mi è stato detto in terapia.
Sono sempre stato un ragazzo timido ed alquanto introverso fin dalla breve età. Ho vissuto tutti i pomeriggi post scuola elementare da mia nonna che purtroppo abitava distante rispetto a casa nostra. Per cui non ho avuto la possibilità d'instaurare un vero rapporto d'amicizia con gli altri bambini del circondario. Ricordo che mi annoiavo tantissimo e che mi rifugiavo nei miei pensieri, accentuando così il mio carattere introspettivo che mi ha creato problemi relazionali anche durante l'adolescenza. Avevo una grande immaginazione, in cui io ero il protagonista principale, e tuttora ho questi pensieri, anche se con minore intensità, ed a detta dello psicologo il mio disturbo ossessivo nasce anche da lì: avevo una visione "perfetta" della vita che si è scontrata con la realtà oggettiva. Questa visione perfetta l'avevo soprattutto nei confronti dell'amore e sognavo la mia ragazza ideale per poi cercarla nel mondo reale. Il risultato è stato che vedevo dei difetti in tutte e non riuscivo ad andare oltre l'amicizia. E' come se non fossi mai soddisfatto di quel che ho, come se tutto dovesse essere perfetto per stare bene con me stesso. Sono stanco di non godere delle situazioni per via di questa ricerca illusoria della perfezione, ma è un circolo che non riesco a distruggere e mi sento sempre come se fossi vuoto. Secondo Voi, i miei pensieri e la mia ansia, potrebbero avere un legame con la situazione descritta?

Grazie anticipatamente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' plausibile che lei non riesca a conciliare l'idealizzazione (fantasia su come e cose "dovrebbero essere") e la realtà che si trova ad affrontare, e che questo la porti a rifugiarsi ancora nella fantasia perchè non accetta l'imperfezione della vita reale.

Forse quella che lei chiama ansia non è altro che la mancata accettazione di questa discrepanza, che si traduce in pensieri e rimuginazioni sui temi che ci ha riferito.

Quello però che mi sembra più importante è il senso di vuoto che lei si porta dentro:

"Sono finito nuovamente nelle chat erotiche ed è come se queste riuscissero a placare o colmare un vuoto interiore che porto da anni."

Questo vuoto merita attenzione probabilmente più che le manifestazioni ansiose di superficie perchè ci riporta ad un disagio più profondo, da comprendere e trattare adeguatamente.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottoressa Massaro,

forse è proprio questo il problema e dico forse perchè ancora non è chiaro neanche a me. Mi sono sempre chiesto da dove nasca questo mio perfezionismo, e nonostante in questi ultimi anni sia diventato più razionale e realista, continuo a ricadere sempre nel solito problema: quella sensazione di vuoto che cerco di colmare con la ricerca della perfezione.

Non ho mai parlato a nessuno delle chat erotiche, neanche in psicoterapia, mi vergognavo. Ma mi hanno portato non pochi problemi. Hanno tolto del tempo utile al lavoro, tante attenzioni che avrei potuto dare alla mia ragazza o alle amicizie. Non volevo essere disturbato da nessuno, era un momento per me, un momento in cui poter evadere. Ma quando raggiungevo l'apice del piacere mi sentivo terribilmente in colpa nei confronti della mia ragazza, in quanto la vedevo una mancanza di rispetto nei suoi confronti e mi sentivo un traditore. Non tradirei mai realmente la mia ragazza, ma non riuscivo a fare a meno del sesso virtuale e questo mi spaventa. Il loro utilizzo è stato fonte di altre domande, domande che mi giravano in testa 24 ore su 24: "vai sulle chat per vedere altre ragazze perchè lei non ti piace? Vai sulle chat perchè in fondo sai che vuoi essere libero e non impegnato in una relazione? E se la tua ragazza fosse così e cosà ci andresti ugualmente?"
Non voglio allontanare una ragazza come lei solo per le mie paure, ma non so come muovermi in questo territorio ricco d'ostacoli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"era un momento per me, un momento in cui poter evadere"

Penso che lei tenda a ricercare quell'isolamento che le consente di dare sfogo alla fantasia e che le è diventato familiare negli anni in cui ogni pomeriggio si sentiva solo e annoiato: la fantasia può dare maggiore appagamento della realtà perchè non ne conosce i limiti, e se lei ha costruito un ricco mondo fantastico rinunciarvi non è semplice.

Per questo motivo le è necessario un lavoro psicologico che la aiuti a rinunciare gradualmente a trovare soddisfazione nella fantasia piuttosto che nella realtà e ad affrontare l'imperfezione della vita reale.

Ci può dire che tipo di psicoterapia ha effettuato e per quanto tempo?

[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dr.ssa Massaro mi rispecchio completamente nelle Sue parole.
Solo ultimamente ho capito che questo mio modo di pensare era lontano dalla realtà oggettiva, e piuttosto che vivere "sulla terra", ho sempre vissuto nei miei pensieri che tendevano alla perfezione.

Un problema che mi sono sempre posto è che trovavo qualunque genere di difetto nelle ragazze, ero sempre alla ricerca di quell'ideale di donna che avevo creato nella mia fantasia. Questo mi ha portato non pochi problemi in campo sentimentale, in quanto ero restio all'innamoramento.

La prima Terapia che ho effettuato è stata del tipo Breve e Strategica, ed è durata sei mesi. La seconda Terapia di tipo Cognitivo-Comportamentale ed è durata tre mesi.

Grazie ancora per il Vostro aiuto