Paura di diventare pedofilo

Egregi Dott.ri,
vi scrivo per chiedervi consiglio in merito ad un periodo di disagio che sto vivendo. Prima di procedere vorrei premettere che sessualmente sono stato sempre attratto più dalle donne più mature di me che dalle mie coetanee. Detto questo il tutto è iniziato a metà giugno scorso in un periodo che ero ossessionato dalla pedofilia perché ero incappato casualmente per tre volte in pochi giorni in siti bloccati dalla polizia postale. Nessuno dei tre era siti pornografici anzi uno era per un ex calciatore dell'Inter! In tutti casi ho passato la notte insonne temendo controlli. In questo contestoun pomeriggio mentre ero nel giardino dei nonni c'era anche una mia cuginetta di 5 anni che stava raccogliendo delle margherite . Per prenderle si chinava e scoprendo il sedere che comunque era avvolto nei pantacollant. Ad un certo punto mi accorsi che l'avevo guardato e mi è venuto un senso di gelo, di ansia allora ho guardato altrove e tutto è passato. Giorni dopo (non saprei dire quanti) stavo tornando a casa da lavoro, ero assorto nei pensieri intanto che aspettavo che il cancello automatico su aprisse. Dallo specchietto retrovisore vidi del movimento nel giardino dei miei dirimpettai. Ricordo che pensai più volte "ma è la madre o la figlia?" non riuscendo a capire chi delle due fosse perché si assomigliano. Quando realizzai che era la figlia di 6-7 anni ecco che quel gelo si ripresentò ed è da allora che vivo col magone. "Sto diventando pedofilo" pensai. Da subito, avevo una formazione scientifica, ho cercato di fare esperimenti per dimostrarmi che era impossibile. E da allora è tutto un cercare prove che ciò non sia. Per prima cosa cosa cercai di guardare i bimbi per per vedere se mi davano pulsazioni sessuale e non me le davano mai, anzi quando mi capitò di incontrare una bella quarantenne ed una bimba, mi dimenticai completamente di quest'ultima. Ma ciò non bastò a rincuorarmi. Quando comunque incontro un bimbo ho sento ansia e ciò mi fa stare male perché ho sempre avuto un ottimo rapporto coi bimbi e fino a dieci anni fa ho fatto l'animatore all'oratorio. Circa un mese dopo in ufficiò arrivo un ragazzino di 15 anni per lo stage, ero ansioso alla vigilia,perché temevo di fare pensieri brutti, ma ho notato che dopo i primi giorni mi calmai fino ad essere normale. Ma il magone poi ritornò e continuai i miei test, guardavo le foto o per strada se incontravo una famigliola e mi chiedevo "chi ho guardato per primo?" e se era la mamma la prima era un sospiro di sollievo altrimenti era di paura. Una ricaduta l'ho avuta quando un mio e amico mi invitò al suo compleanno, ero nervoso perché sapevo ci sarebbero stati tanti bimbi. Mi fece vedere le foto delle ferie, su una c'era il bimbo ( 2 anni) in piscina e mi imbarazzò vedere il bimbo in costume, ma cambiai discorso e tutto passò. Il problema è ore dopo mentre i bimbi giocavano in giardino cominciai ad avere dei flash e vedevo il bimbo a petto nudo come la foto.Inorridivo quindi e mi voltavo altrove e tutto passava. Avevo solo questi flash di fantasia ma non ero eccitato, anzi. Anche quella notte la passai insonne. Poi mi calmai un pochino. Un'altra ricaduta la ebbi quando leggendo un libro sull'uso del flash (Fotografare col flash di Susan McCartney - sono un fotoamatore) incappai in una foto d'esempio con una bimba di un anno nuda e che mostrava la vulva e mi impressionò e mi rimase in mente. Non riuscii più a continuare quel libro comunque. Poi a settembre andai un giorno al mare. Ero molto nervoso perché sapevo ci sarebbero stati molti bimbi nudi e temevo flash e pensieri brutti, ma li dopo la prima ora di imbarazzo mi calmai ed in serata mi accorsi che avevo guardato molto di più le mamme che i figli ed tornai a casa tranquillo pensando di essere guarito. Invece il giorno dopo cominciai a ripensare al mare e se tra le mamme mi veniva in mente un bimbo era una tragedia. Ripresi coi test delle foto ma ora guardavo più donne, modelle, e cercavo di spiegarmi perché mi piacevano e cosa avevano che i bimbi non avevano: i seni (sempre piaciuti grossi), i fianchi laghi, le gambe lunghe coi muscoli tirati, le caviglie carnose. Questa fase la chiamai di reset. Volevo ripartire dai fondamentali per schiarirmi le idee, ma non bastò a calmarmi. Nel frattempo un'altra festa di compleanno dove prima era ansioso, ho avuto qualche flash con una neonata e ho pensato alla foto, poi mi sono calmato tanto che ho rimandato ancora una volta questa lettera. Insomma mi sto dando molte prove ma non riesco a convincermi e ci penso di continuo. Io penso, siccome sono di carattere molto razionale e logico, che fin dall'inizio mi siano mancate delle definizioni alle quali aggrapparmi, quali "chi è il pedofilo" ma soprattutto "come lo si diventa?", "è progressivo e arriverò a perdere il controllo?". Ho cercato subito su internet se la mia era una trasformazione in orco, ma non ho trovato nulla. Se avessi trovato subito conoscendomi mi sarei calmato e l'avrei messa via tutta questa angoscia. Ed è per questo che vi scrivo, è così che si diventa pedofilo? Devo prendere provvedimenti? Ritornerò mai a guardare ai bimbi con serenità? Questo perché il mio sogno era avere dei figli e adesso mi sto per rifidanzare e forse ho un'altra possibilità, ma adesso ho paura.
Grazie
Cordiali saluti

[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

è probabile che si tratti di "ossessioni", quindi parliamo di qualcosa che è relegato nei disturbi d'ansia e non nella sfera della sessualità.

Questa chiaramente non è una diagnosi, ma un invito a prendere in considerazione l'opportunità di consultare un Collega dal vivo per una valutazione ed eventualmente iniziare un intervento mirato per il disturbo.

Fare i "test" non serve a molto, è semplicemente un modo per "assecondare" questo meccanismo di pensiero ossessivo che tende ad essere ricorsivo e ha il fine ultimo di contenere gli stati ansiosi, con preoccupazioni di vario genere.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
La ringrazio Dr. Del Signore. quindi lei esclude che stia diventando pedofilo?

Comunque nel copia incolla ho tagliato per errore il pezzo finale.

"Oggi è successo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ero in macchina la radio suonava I just wanto to make love to you ed io la canticchiavo poi ho pensato "Con chi voglio fare l'amore?" ed invece di apparirmi in mente il volto della ragazza che mi piace e da poco frequento, a chi ho pensato? Al volto della mia cuginetta di 5 anni quella da dove è partito tutto. Inaudito! "

Ho pensato anch'io a contattare uno psicologo ma non ne ho la cultura ed in famiglia abbiamo già così tanti pensieri e malattie che non vorrei preoccupare i miei genitori anziani.

Comunque questa cosa può portare alla pazzia?
[#3]
Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
G.le utente, concordo con quanto dice il dr Del Signore. Da quanto riferisce sembra che la sua sia un'ossessione scaturita da un "equivoco" in internet piuttosto che una pulsione diretta ad un oggetto sessuale peculiare. Da quanto dice infatti lei sembra essere attratto da donne sue coetanee ma ha dei pensieri coercitivi che riguardano soggetti di un'altra età e ciò lo fa sentire in colpa. Credo che anche questo sia importante nel differenziare una perversione da altre problematiche. Quanto riferito ha tuttavia i limiti di un consulto online, ragione per la quale le suggerisco vivamente di consultare uno specialista per approfondire ciò che la preoccupa

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Ho pensato anch'io a contattare uno psicologo ma non ne ho la cultura ed in famiglia abbiamo già così tanti pensieri e malattie che non vorrei preoccupare i miei genitori anziani.<<
Visto che lei è maggiorenne può consultare uno psicologo anche senza il consenso dei suoi genitori e quindi non è necessario che siano a conoscenza di questa cosa.

Questo disturbo d'ansia non è correlato con una tendenza alla frammentazione psicotica ("pazzia"), ma chiaramente può portare ad un notevole disagio per chi ne soffre, da qui il suggerimento ad intraprendere un percorso specifico.





[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, ho impressione che, a partire da quel primo episodio che ci racconta, sia stato tutto un "tira e molla" con la sua mente per:

- scacciare pensieri ed immagini
- confutare ipotesi (dato che lei ha formazione scientifica, mi posso permettere un gergo più "tecnico"!)
- essere rassicurato

Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, se effettivamente si sta "aggrovigliando" in un vortice di tentativi di rassicurazione, probabilmente ogni ulteriore tentativo di rassicurarla potrebbe funzionare sul momento, ma... l'ansia e le preoccupazioni potrebbero tornare a far capolino poco dopo, richiedendo un ulteriori tentativo di rassicurazione... e così all'infinito!

Se questa condizione rispecchia la sua esperienza, allora andrebbe valutato se in atto lei soffra di una qualche forma di disturbo ansioso, e, se sì, trattarlo adeguatamente.

Le suggerisco la lettura di questi approfondimenti MinForma:

www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/205/Caro-psicologo-mi-sento-ansioso-I-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/321-il-disturbo-ossessivo-compulsivo-doc.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

In particolare, le ho indicato l'ultimo MinForma anche se la sua domanda non è esattamente quella. Perchè, se effettivamente la sua domanda avesse natura ansiosa e dubitativa, non importa tanto "cosa" si chiede, ma "come" se lo chiede.

Se avrà tempo e voglia di leggerli, sarei curioso di avere un suo parere in merito.

Cordialmente
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Egr. Dr. Calì,
la ringrazio peri link che mi ha fornito, purtroppo sono a lavoro e ho avuto tempo di leggere i primi due. Stasera leggerò anche il terzo. Per il momento vorrei dirle che in effetti mi sono riscontrato in molti aspetti. Da più di 15 anni sono ossessionato dalla chiusura di porte, finestre e dei fornelli. Ho notato però che basta un cambiamento per mutare l'intensità dell'ossessione. Per esempio coi fornelli è bastato che cambiassimo il modello perchè obsoleto ed io ho diminuito notevolmente il tempo che ci impiego a controllare i pomelli. Per la portiera dell'auto è bastato che rompessi una maniglia ed ora faccio un giro di controllo e basta. Per porte e finestre dipende, a casa col tempo è migliorato molto, in ufficio invece no. La chiusura del lucchetto della grata dell'ufficio poi è una disperazione, ascolto il rumore della chiusura, poi controllo che non si apra forzandolo e poi controllo visivamente che sia chiuso. E questo più volte. In ufficio se posso faccio chiudere ad un collega, a casa invece, condivedendola con persone anziane, faccio il giro per sicurezza tutte le sere prima di andare a letto.
Un'altra ossessione che ho da più di dieci anni è quella per germi, virus e batteri. Mi lavo quindi le mani ogni volte che rientro a casa e ogni volta che tocco qualcosa che reputo sporca, per esempio le scarpe, la spesa, le cose impolverate in soffitta, ecc A volte lavo anche gli oggetti stessi.
Tutte queste cose però non le ho mai considerate invalidanti o perché capitano una tantum (come la grata che la chiude di solito il mio capo) o perché il problema dura poco, qualche minuto, poi non ci penso più.
Cordiali saluti
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Riepilogo: lei vive da più di 15 anni una sintomatologia caratterizzata da dubbi, pensieri intrusivi e ricorrenti, controlli e ricontrolli, pulizia ed igiene, che ha tenuto in qualche modo a bada con degli espedienti, o perchè in fondo non compromette in modo inaccettabile la sua vita.

Il problema, con questo genere di pensieri e comportamenti, è che a volte funzionano pressappoco come le erbacce infestanti in giardino: se gli lascia campo libero, e non usa un buon diserbante, pian piano prendono il sopravvento. Ed ecco che le strategie che ha usato finora non bastano più, e non riesce ad adattarle alla nuova ossessione che la sta impegnando in questo periodo.

Purtroppo, un aiuto terapeutico "a distanza" non è la strategia più indicata per uscirne. L'unica indicazione che mi sento di darle è quella di effettuare una buona valutazione psicodiagnostica, e, se questa sarà l'indicazione che ne deriva, valutare l'opportunità di un percorso terapeutico mirato.

Alcuni approcci terapeutici (come ad esempio quello cognitivo-comportamentale o quello strategico) hanno fornito finora buone prove di efficacia nel trattamento delle problematiche ansiose.
[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Egr. Dr. Calì,
come ho fatto a dimenticarlo nella mia letterà non lo so, forse i 3000 caratteri son pochi e ho tagliato tanto, ma circa tre anni fa ho avuto anche questa paura, quella di essere gay. Tutto cominciò mentre guardavo il tg ed intervistavno un cantante che ho sempre odiato e trovato brutto, ma saranno state le luci e la tv ad un certo punto l'ho trovato bello. Questo fu un trauma perché non avevo mai considerato che un uomo potesse essere bello, per me la bellezza era sempre stata donna. Cominciai allora d'istinto l'iter descritto sopra per i bimbi per mettermi alla prova e l'angoscia duro alcuni mesi (non saprei dire quanto ora) poi risolsi quasi del tutto quando capii che anche un uomo come tutte le cose può essere esteticamente bello e attrarre l'attenzione senza che questo comporti necessariamente un'attrazione sessuale. Ho detto quasi del tutto perché adesso saltuariamente ho qualche ricaduta ma dura sempre pochi minuti (ammetto però che leggere quell'articolo mi ha messo un pochino di ansia perché temevo risvegliasse qualche dubbio). Quando iniziò questo mio nuovo tormento 4 mesi fa ho subito cercato di mettere in pratica il metodo di tre anni fa (quello decritto nel mio primo messaggio) ma finora non ha avuto successo.
Grazie ancora per la gentile collaborazione
Cordiali saluti
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Quello che ci scrive va proprio nella direzione di un tentativo di soluzione "da solo" che non funziona più.

Chiedere aiuto specialistico potrebbe aiutarla a recuperare una qualità di vita più soddisfacente.

Cordiali saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
La ringrazio ancora Dr. Cali come ringrazio i suoi colleghi che hanno risposto al mio consulto.

Credo che chiedero al mio medico di consigliarmi uno specialista in zona perché non ne conosco nessuno. Purtroppo però il mio medico ora è in vacanza e non ritornerà prima di metà settimana.

Una cosa vorrei chiedere ancora, adesso questa ricaduta del credere di essere pedofilo è iniziata a giugno, io da ottobre 2012 a marzo-aprile 2013 ho avuto il problema che avevo un leggero mal di testa quotidianeo che il neurologo definì di tipo tensivo. Questo può aver influito a far scatenare questo disturbo?
Grazie
Cordiali saluti
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La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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