Problemi a diventare donna ed emanciparmi

Buongiorno,
vorrei esporvi il mio problema, che è il seguente:
Non riesco a diventare autonoma e avere le mie cose, i miei soldi, la mia casa ecc. Ho già 29 anni, e finora solo lavoretti qua e là, tra cui anche uno all'estero (avrei dovuto rimanere lì 4 mesi ma alla fine sono stata solo 10-15 giorni perchè ero ragazza alla pari e ai genitori delle bimbe non andavo bene, anche per colpa mia, non avendo esperienza ed essendo molto timida con le bambine in questione ma mi ero imposta di provarci) ma nel mio primo lavoro, avendo subito una specie di mobbing, sono arrivata a mollarlo. mi sono sentita come una che appena ha dei problemi, ostacoli, molla il lavoro. Lo ammetto, vivendo ancora con mia mamma è stato "facile" per me mollare quel lavoro. Ma questo pensiero lo faccio ora a posteriori. Mentre le cose mi succedevano, non pensavo che potevo essere io il problema. Certo è che se ti fanno il mobbing sul lavoro,la colpa è delle persone, ma anche mia, se non sai gestire la situazione o resistere per un po'.
Ora mi sento inadeguata.Vorrei avere le mie cose, guadagnarmele, sacrificarmi ma nell'atto pratico non ci riesco,come se avessi paura di non farcela. E' come se il mio inconscio dicesse:non so lavorare,i miei colleghi non mi apprezzeranno,ecc. Quindi,nonostante io abbia ambizioni e progetti,questi rimangono nella mia mente perché in realtà le cose da sola le so fare fino a un certo punto.Io devo sapere di poter contare sull'aiuto di qualcuno. E quando vedo ragazze dell'età mia che lavorano, hanno la casa e magari studiano anche, dico:c'è qualcosa in me che non va. Probabilmente, anche se mi fa male ammetterlo,ho una parte bambina che non riesce/non vuole crescere e che si sente sempre inadeguata.
Queste catene psicologiche mi stanno facendo male da qualche mese, vi potete immaginare quanto mi sento in colpa per essere ancora a casa con mamma. Sogno l'autonomia,ma nel momento concreto ho paura e mi tiro dietro, vado quasi nel panico.
Purtroppo in alcuni momenti sprofondo nella disperazione totale, pensando di rimanere così tutta la vita.E questa cosa mi fa paura,anche perchè come familiare ho solo mia madre e mi domando cosa farò quando lei non ci sarà più.
Se inizio a lavorare come si deve,mi subentrano sempre delle paure:problemi con i colleghi in primis,e poi altre piccole cose che mi fanno retrocedere.Però poi rimango sempre insoddisfatta, perché (visto che sono molto autoriflessiva)mi rendo conto che c'è qualcosa di sbagliato che non riesco ad aggiustare.
A furia di sentirmi bloccata,in alcuni momenti mi metto ad aspettare che la mia vita cambi da sola,che arrivi il miracolo,mi aspetto di essere "salvata".Ma lo so che sono pensieri fanciulleschi,non di certo di una donna di quasi 30 anni che ha delle ambizioni,sicuramente non da donna adeguata all'età che ha.
Cosa devo fare per guarire da questa cosa?come posso sbloccarmi e lasciarmi andare?come faccio a gestire bene la mia vita e a tenerne il controllo?Mi potete dare un consiglio?Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

impariamo ad essere autonomi e indipendenti nella vita e le esperienze che ha fatto e che farà sono un'ottima palestra.
Però c'è anche chi teme di diventare autonomo e chi non ce la fa e ha bisogno di aiuto.
Magari nel Suo caso sarebbe indicata una consulenza con uno psicologo di persona per mettere a fuoco le Sue difficoltà ed elaborare un piano per superarle.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Pileci.
Apprendere dall'esperienza soprattutto quelle che si reputano negative è un ottimo strumento di crescita.
Inoltre sebbene ci siano molte ragazze/i che lavorano e/o studiano, purtroppo ce ne sono molti ancora a carico dei genitori.
Il momento è "depressivo" e l'emancipazione sempre più tardiva per le giovani donne e uomini.
Inoltre non pensi all'autonomia come un qualcosa che si raggiunge definitivamente.
La dipendenza è uno degli aspetti della natura umana da cui ne dipende anche la sopravvivenza. Non si può essere del tutto autonomi....

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/