Vorrei liberarmi di mia madre

Buongiorno.
Non so nemmeno da dove iniziare perché è obiettivamente impossibile poter racchiudere 27anni di oppressione in un'email e una delle cose che mi spaventano di più è non essere capita o creduta.
Se sono qui a scrivere è perché ho bisogno di sapere come posso avere aiuto e da chi. Purtroppo ho già 27anni e vivo ancora con i miei genitori perché non riesco a trovare un lavoro che mi permetta finalmente di andarmene lontano da loro. Se rimango qui, però, sono sicura che non riuscirò a concludere niente perché le mie giornate sono completamente risucchiate da mia madre. Mio padre è del tutto assente, indifferente, non reagisce, non mi difende, quando gli racconto come mia madre mi tratta alza le spalle e si mette a letto. Non fa proprio nulla, subisce e basta perché lei tratta male me, ma ha lo stesso atteggiamento con lui. Mia madre mi ha sbattuta fuori casa solo due volte, ma minaccia di farlo ogni giorno mentre mi insulta. Quando mi ha sbattuta fuori la seconda volta (non avevo messo bene il tovagliolo dentro al cestino del pane e questo per lei è sintomo della mia superficialità, del mio sentirmi superiore a lei, del mio pensare che io sia in grado di saper fare tutto quando invece non sono in grado di fare nulla) alla sera sono tornata sperando mi facesse rientrare: non ha voluto ed è stato proprio mio padre a chiudermi la porta in faccia mentre lo pregavo di farmi entrare. La sua risposta è stata "Eh cosa posso farci".
Ho iniziato ad occuparmi delle faccende di casa a 12anni. Ogni lunedì mi occupavo delle pulizie dell'intera casa e negli altri giorni della settimana mantenevo l'ordine con piccoli lavori. Ciò che facevo, però, non era mai abbastanza, mai fatto bene. A mia madre piaceva e piace tuttora andare a trovare angoli dimenticati tra mobile e muro in cui passare il dito e scovare polvere così da "dimostrarmi" che ho pulito male/non abbastanza. Se ne usciva ogni volta con nuove cose da pulire alle quali avrei dovuto pensare io per prima, pur non essendomi mai stato chiesto di occuparmene. Questo quando avevo 12anni. Adesso che ne ho 15 di più le cose che secondo lei spettano a me e che dipendono da me sono migliaia di più.
Non c'è spazio per raccontare tutto quindi riassumo: ogni giorno mi insulta, mi dice che sono egoista, che non so fare nulla, devo sempre stare zitta, preferisce parlare a cose fatte così da avere il pretesto per prendersela con me, tutto va fatto a modo suo perché è l'unico giusto, beve una o due bottiglie di vino al giorno, mi rinfaccia tutto, abbiamo i lavori in casa da 5anni perché nessun muratore secondo lei lavora bene, vuole che mangi cibo scaduto da mesi(le scadenze per lei sono una mia fissa), si mette in malattia perché non le piace il suo lavoro, ieri mi ha spaccato tutta le cose che avevo su una mensola, mette le mani addosso a me e mio padre, quando non ci sono mi manda sms sdolcinati, i colleghi di lavoro la adorano, nessuno la conosce.
Sto impazzendo, ho paura, non so a chi rivolgermi. Grazie
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, la prima cosa da fare è secondo me parlare col medico di famiglia, che una due bottiglie di vino bene non fanno a sua madre, poi cercare di pensare come fare per andarsene, perchè se in casa deve fare tutto lei , mi scusi il cinismo, tanto vale che faccia la governante ben pagata e rispettata a casa d'altri.. capisco che magari lei ha studiato e le sembra un lavoro inadeguato , ma questa dove sta è una prigione .. Lei sembra figlia unica o mi sbaglio ?.. pensi se tra i parenti non c'è qualcuno con cui parlare e farsi aiutare.. oppure si rivolga al Consultorio che appunto si occupa di .. famiglia.. .. Coraggio, cerchi la strada per salvarsi la vita.. domani, adesso..
Cari auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazza,
mi accodo alla necessità di prendere rapidamente in mano la situazione, suggerita dalla mia collega, dr.ssa Fregonese.
Credo che i problemi familiari siano profondi e riguardino il rapporto di coppia oltre che quello genitoriale. E' probabile che suo padre si defili, lasciando a lei l'incombenza di "arrabbiarsi" con mamma. Smetta di arrabbiarsi. Questo significa non che deve amare sua madre, ma che la rabbia le impedisce di occuparsi delle sue cose, dei suoi progetti.
Non si lasci incastrare in questo "braccio di ferro".

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/