Bambino di 8 anni con atteggiamento difficile

buongiorno,
il mio primo bambino di 8 anni e 1/2 sin da piccolo e ancora oggi se non riesce a fare un gioco (con i lego, impilare pezzi di legno, un disegno) si arrabbia moltissimo, distrugge tutto cio' che gli capita a tiro, straccia il disegno.
Non accetta la sconfitta, al gioco deve vincere lui, ma al tempo al tempo stesso è una gara anche quello che non lo è (una tragedia la tombola natalizia a scuola, anche se aveva vinto la quaterna non è bastato!).
A volte vedo una rabbia incontenibile che gli sale dalla pancia per esplodere.
Non è soddisfatto di come fa le cose, e spesso davanti ad una difficoltà dice di non essere capace a fare niente.
I compiti a casa son un momento faticosissimo....ignora la cosa (fa la 3^ elementare) e quando arriva l'inevitabile momento assume un atteggiamento scostante e indolente che cerco di contenere con una pazienza infinita. Ma quando sfinita perdo la pazienza, tra pianti e singhiozzi in poco tempo finisce quello che non ha fatto in 2 ore.
A scuola ha risultati più che buoni, ma se un amico ha dei voti migliori dei suoi, ci rimane male. Da quest'anno la valutazione generale è decisamente buona, è migliorato in diversi atteggiamenti e si relaziona bene con i suoi compagni ma è molto selettivo nelle amicizie più strette ( un paio di amici dai tempi della scola materna).
Manifesta raramente gioia o felicità per qualcosa che facciamo tutti insieme o che ha fatto con gli amici, pone spesso l'accento sulle cose negative.
Mi chiamo in causa in questo quadro sconsolante, perchè credo che la sua insicurezza nasca da un conflitto con me. Altre volte invece ho paura che abbia qualche disturbo o difficoltà che nessuno ha ben individuato.
ho notato che nella scrittura si dimentica lettere e non gli piace leggere.
è un bimbo poco fisico, si lascia coccolare ed accarezzare, ma raramente cerca un abbraccio o lo regala. E' abbastanza chiuso nelle emozioni (rabbia a parte), sicuramente in alcune circostanze ha poca autostima.
vorrei tanto capire cosa posso fare per aiutarlo ad avere più serenità.
spero mi possa aiutare,
grazie in anticipo!


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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile signora,
in primis la inviterei a tranquillizzarsi e a cercare di gestire la sua ansia, perchè spesso sono le nostre emozioni e preoccupazioni che passano ai nostri figli e li condizionano.
Per quanto riguarda ciò che lei ci scrive, piuttosto che fare diagnosi, mi viene di darle alcuni suggerimenti:
- consultare un collega che possa fare qualche incontro familiare e valutare la necessità o meno di fare qualche incontro da solo con il bambino;
- iscrivere suo figlio a qualche sport di squadra, dove possa apprendere delle regole dello stare in gruppo, gestire l'ansia e la competitività;
-iscrivere suo figlio in qualche gruppo (a volte esistono quelli della parrocchia) di ragazzi dove possa imparare a socializzare ed a stare insieme agli altri;
- parlare con lui più spesso del concetto di vincere o perdere, rassicurandolo sul fatto che lei non ci resta male se non primeggia sempre in tutto ciò che fa;
- accordarsi con suo marito rispetto al sistema educativo da seguire, cercando di essere sempre d'accordo e coerenti con quanto stabilito.
Per quanto riguarda l'esistenza o meno di un rapporto conflittuale con lei, andrebbe valutato nelle sedi adatte e non trattato qui in modo veloce e superficiale.
Sperando di averle dato qualche suggerimento utile, la saluto cordialmente.

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
condividendo pienamente quanto suggeritole dalla Collega che mi ha preceduto, ribadisco l'importanza di aiutare suo figlio a verbalizzare ciò che prova, mostrandogli pazientemente aspetti della situazione che lui magari fatica a riconoscere o a prendere in considerazione, allenandolo così a non prestare un'attenzione selettiva agli aspetti negativi.
Nel consigliarle di rivolgersi preferibilmente ad uno psicologo ad indirizzo sistemico-relazionale, le segnalo una lettura che potrebbe -almeno in parte- esservi d'aiuto: si tratta del libro "HO UN VULCANO NELLA PANCIA" di
Eliane Whitehouse e Warwick Pudney, Edizioni Gruppo Abele.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio molto per la vostra disponibilità.
riguardo allo sport di gruppo è un pensiero che avevo fatto e sicuramente cercheremo qualcosa che gli possa piacere.
attualmente pratica volentieri uno sport individuale (atletica) e all'inizio ha fatto qualche gara. Lo abbiamo sempre sostenuto e incitato al di là del risultato che non ci interessa; ora abbiamo deciso di lasciarlo libero di decidere se partecipare o meno alle gare e lo abbiamo detto anche all'istruttore aggiungendo di non pressarlo perché secondo noi non è pronto per gestire la tensione e che a noi preme solo che faccia attività fisica e che si sfoghi dopo una giornata seduto a scuola.
il bambino frequenta l'oratorio dove gioca volentieri, anche se tende ad "appartarsi" con i soliti 2/3 bambini.
leggerò senz'altro il libro che mi ha suggerito la dott.ssa scalco e proverò anche a cercare un colloquio con un vostro collega per snocciolare meglio il rapporto tra me e mio figlio.
di nuovo grazie,
un saluto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
sono del tutto in linea con quanto hanno espresso le Colleghe e aggiungo che il comportamento di un bimbo è meglio decodificabile in merito a quanto avviene a livello di dinamiche nei contesti principali in cui è calato, in primo luogo la famiglia, ma anche scuola e il più ampio contesto sociale.

Come le è stato suggerito un terapeuta ad orientamento sistemico sarebbe indicato per valutare la situazione e anche per dare a voi genitori preziose indicazioni e strategie per gestire il comportamento di vostro figlio e accompagnarlo nel superare le sue difficoltà.

<ho notato che nella scrittura si dimentica lettere e non gli piace leggere.> Ci potrebbe specificare meglio?

Intanto le suggerisco questa lettura per quanto riguarda l'aiuto nei compiti scolastici
dihttp://www.psicologia-benessere.it/Psicologiascuola/Comeaiutareneicompitiacasa/tabid/60/Default.aspx

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
grazie dottoressa per le sue precisazioni.
uno dei miei timori è che questo atteggiamento di frustrazione e rabbia possa essere causato da disturbi dell'apprendimento. come ho scritto la sua pagella è molto bella, ma io ho notato che scrive correttamente le parole e a volte dimentica una lettera (non sono errori grammaticali ma sembra una dimenticanza) , oppure le "stanghette" della t, con lo stampato minuscolo confonde ancora la b e la d.
qualche mese fa se giocavamo a "nomi, cose, città, animali..." la ricerca con la sola lettera lo mandava in crisi (e si arrabbiava). ho provato ad aiutarlo con le sillabe. ad esempio se la lettera era la T, cercare un nome con TA o TE, e via dicendo...e la cosa è decisamente migliorata.
a scuola hanno utilizzato il metodo globale, che personalmente non mi è piaciuto. poi hanno imparato quasi contemporaneamente tutti e 4 i caratteri e questo ha creato una confusione che si sta forse esaurendo alla fine della 3^ e che cmq, altre mamme hanno notato.

la ringrazio anche del suggerimento,aggiungerò senz'altro anche questa lettura.

cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
i suoi dubbi su un eventuale DSA possono essere fugati solo attraverso un consulto specialistico.

Le insegnanti le hanno riferito perplessità in merito?
Anche loro la pensano come lei?

[#7]
dopo
Utente
Utente
Le insegnanti su eventuale dSA non hanno mai detto nulla, hanno riscontrato i problemi caratteriali che ho descritto e dei netti miglioramenti nel corso di quest'anno scolastico.
ho chiesto cmq un colloquio con le insegnanti.

grazie infinite e vivi saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Bene, approfondisca con le insegnanti e poi eventualmente ci faccia sapere.

Cordialità