Cannabis e ansia

Salve a tutti,
vorrei avere informazioni sull'ansia provocata dall'uso di marijuana. Premetto che quando ho cominciato a farne uso, più o meno regolarmente, prendevo gli antidepressivi, nello specifico il cipralex. Quando ho cominciato non avevo nessun problema, anzi mi divertivo un sacco, mi faceva stare bene e non avevo nessun tipo di ansia. Dopo una serie di avvenimenti che mi hanno fatto stare male, mi sono rivolta a una psicologa, la quale mi ha diagnosticato il disturbo borderline di personalità. Dopo ciò sono andata anche da psichiatri e ora sono in cura con litio, zoloft e gabapentin. Nel frattempo ho continuato a fare uso di cannabis, ma ogni volta che lo faccio ho sempre l'ansia, mi sembra di non riuscire a fare niente perché vado in paranoia, il cuore mi batte forte e tremo. Non so se queste reazioni hanno cominciato a verificarsi in concomitanza con l'uso di quei farmaci oppure se è stato qualche altro motivo a scatenarle; in ogni caso, non ricordo neanche bene quando sono cominciate. So tuttavia che non dovrei abusare di questa sostanza perché nella mia situazione non è proprio indicata, ma mi piacerebbe ogni tanto divertirmi con i miei amici in tranquillità, come quando ogni tanto ci si fa qualche bicchierino in più. Quindi, a cosa è dovuta l'ansia? Devo rassegnarmi?
Grazie mille per la vostra attenzione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

spesso la cannabis è utilizzata come strumento di auto-terapia per l'ansia e, di conseguenza, è normale che lei descriva questo:

"Quando ho cominciato non avevo nessun problema, anzi mi divertivo un sacco, mi faceva stare bene e non avevo nessun tipo di ansia".

Ovviamente la cannabis non è una medicina, quindi non consente di risolvere nulla e, anzi, spesso complica le cose perché il principio che contiene (THC) è una sostanza psicoattiva che può slatentizzare una serie di disturbi psichiatrici:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1502-la-cannabis-causa-depressione-nei-soggetti-a-rischio.html

Se lei è in terapia con ben 3 psicofarmaci deve sicuramente astenersi dal consumo di sostanze di qualunque tipo e non solo dal loro abuso.
Non deve "rassegnarsi", ma smettere e chiedersi come mai non pensa di potersi divertire in altro modo che non sia fumando o bevendo:

"mi piacerebbe ogni tanto divertirmi con i miei amici in tranquillità, come quando ogni tanto ci si fa qualche bicchierino in più".

Chiaramente deve far riferimento allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci per ottenere risposte precise sull'interazione fra questi e il THC e non è un bene che fumi senza che chi l'ha in terapia lo sappia.

E' in psicoterapia dalla psicologa che le ha diagnosticato il Disturbo Borderline di Personalità?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Cara dr.ssa Massaro,
la ringrazio per la sua tempestiva risposta. Purtroppo non sono più in cura dalla dottoressa che mi ha diagnosticato il disturbo per problemi economici. Gli psichiatri che mi seguono sono a conoscenza del mio problema con le sostanze e ovviamente anche secondo loro non dovrei farne uso. Comunque, non è che non riesco mai a divertirmi senza fumare marijuana, ma quelle sensazioni che provavo all'inizio e quella apertura mentale mi mancano, e più di tutto non sopporto l'idea che non posso farne uso non per mia scelta, ma per un disturbo ansioso legato al suo consumo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Tenga presente che se la diagnosi è quella che ha riportato ha bisogno di fare una psicoterapia: non esistono infatti farmaci per curare i Disturbi di Personalità e le medicine che prende le sono state prescritte con tutta probabilità per sintomi di natura ansiosa e/o depressiva, ma non per il Disturbo Borderline.

E' seguita presso un centro pubblico?
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dopo
Utente
Utente
Sì, sono seguita in una struttura pubblica. I farmaci mi sono stati prescritti per l'ansia, la depressione e gli sbalzi d'umore. Mi sono rivolta ai medici perché secondo la psicologa stavo peggiorando e avevo bisogno quindi di un supporto farmacologico. I farmaci tengono a bada soprattutto la mia voglia di cercare nelle sostanze stupefacenti e nell'alcol una soluzione ai miei problemi. Infatti, prima di rivolgermi agli psichiatri, ho fatto uso qualche volta di cocaina perché volevo qualcosa che mi desse coraggio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se è seguita in una struttura pubblica immagino che siano presenti anche degli psicologi e che quindi le possano offrire un'assistenza psicologica.
Non so se le possono garantire una vera e propria psicoterapia, dal momento che in molte strutture la disponibilità di colloqui è limitata, ma ci dovrebbe essere disponibilità quanto meno per un certo numero di colloqui.
Nel caso in cui non le potessero assicurare la continuità e la durata del percorso necessarie per effettuare una psicoterapia valuterà se rivolgersi altrove, ma intanto inizi a chiedere cosa le possono offrire perché la terapia farmacologica non le può consentire di risolvere del tutto i suoi problemi.
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