Ansia e cannabis

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e oggi, mi ritrovo qui a porvi delle domande.
Da un qualche anno, soffro di particolari ansie che si attivano in determinate situazioni (nel sociale,quando mi pongo degli obbiettivi ecc.). In questi anni, ho fatto un uso di cannabis sopra la norma (una/due canne Giornaliere). Nel tempo, ho avuto la sensazione che la cannabis abbia peggiorato queste ansie (il 90% delle volte che fumo, mi ritrovo in uno stato di disagio con gli altri e con me stesso,ma per qualche motivo strano, continuo, facendomela piacere).

1.Quando non fumo,so gestire abbastanza bene le mie emozioni e sensazioni, a parte il continuo pensiero che gli altri possano giudicarmi. Esperienze del genere, le dovrei trovare nell'adolescenza, cosa più che normale. E invece, sono continui pensieri che vagano continuamente nella mia testa. Questo, da una mia analisi,Provoca una riduzione di autostima e fiducia megli altri; infatti, la maggior parte delle volte penso di non riuscire a essere me stesso, blocchi mentali e a volte mi trovo a non saper che cosa dire ad altre persone. Questo mi provoca sconforto,perché posso risultare noioso e poco interessante. Possa essere il giudizio delle altre persone a provocarmi tutto ciò?
2. Quando fumo, come ho detto prima, il 90% delle volte il tutto è amplificato: sensazioni, emozioni. In certe situazioni (sempre in un ambito sociale) mi ritrovo a porre angosce sul mio stato fisico (posizione schiena, irrigidimento del collo, bisogno di fare qualcosa e muoversi). Quindi, nascita di ulteriori ansie e momenti in cui sono in "panico"/nervoso. Altre volte invece, provo ad isolarmi per poi rilassarmi da solo,ritrovandomi in questa mente che cerca un po' di distruggermi, avvolto quasi esclusivamente da pensieri negativi (portandomi al di fuori della realtà, facendomi sentire giù di morale).

In entrambi i casi, ho difficoltà di concentramento, soprattutto per quanto riguarda lo studio e la lettura: pensieri che escono al di fuori dal contesto, facendomi distrarre non apprezzando le cose che faccio. Un po' come se perdessi l'interesse per le cose.

Ora mi ritrovo all'estero, da 7 mesi, e devo dire che qualche miglioramento l'ho fatto ma sono ancora qui a pormi come sia potuto succedere tutto questo.

La mia adolescenza è stata abbastanza tranquilla, problemi di amicizie alle medie, immediatamente risolte alle superiori. All'età di 16 anni ho litigato con uno dei miei più grandi amici, portandomi a pensare che nulla sarebbe più stato come prima. Questo nel tempo, si è rivelato vero, ma solo da parte mia nei suoi confronti (quindi, disagio a parlargli ecc.). Potrebbe essere la causa di tutto ciò questo episodio? Intendo, dopo questa litigata risolta, può il mio inconscio aver paura di persone o situazioni? O potrebbe essere l'uso continuo di canapa? Vorrei concludere dicendo che mio padre ha avuto problemi di una depressione molto forte in passato, quindi che possa essere un fattore di predisposizione genetica?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
spesso quando si riscontra una dipendenza si verifica che c'è una "personalità' dipendente", diventa quindi opportuno affrontare la questione in modo complessivo, portando il paziente ad elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione....perchè di questo si tratta.
Un nostro collega de vosu, potrà elaborare con lei una strategia risolutiva del suo disagio, ma. Solo,a diagnosi clinica effettuata.
L' ansia e la deflessione del tono dell' umore, possono essere causa o effetto dell' uso della cannabis

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Non ho mai pensato di chiamarla dipendenza, l'uso della cannabis, in quanto fumando già tabacco, la sensazione di bisogno si manifesta in maniera diversa.
È più un passatempo, per ammazzare il tempo.
Quando ero in italia, associavo essa alla musica, allo scopo di liberare la creatività e l'originalità.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"1.Quando non fumo,so gestire abbastanza bene le mie emozioni e sensazioni, a parte il continuo pensiero che gli altri possano giudicarmi."

" Quando fumo, come ho detto prima, il 90% delle volte il tutto è amplificato: sensazioni, emozioni. In certe situazioni (sempre in un ambito sociale) mi ritrovo a porre angosce sul mio stato fisico (posizione schiena, irrigidimento del collo, bisogno di fare qualcosa e muovers"

"In questi anni, ho fatto un uso di cannabis sopra la norma (una/due canne Giornaliere). Nel tempo, ho avuto la sensazione che la cannabis abbia peggiorato queste ansie (il 90% delle volte che fumo, mi ritrovo in uno stato di disagio con gli altri e con me stesso,ma per qualche motivo strano, continuo, facen"

Le riporto alcune parti della sua consulenza, in modo che possa riflettere sull' utilizzo che lei fa del fumo, oltre agli stati d' ansia che le procura .
In clinica si chiama dipendenza, non passatempo, ma un nostro collega de visu, potrà effettuare una diagnosi certa
Online non è fattibile
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Utente
Utente
Grazie del suo tempismo dottoressa valeria, si in effetti rileggendo il mio post, trovo anche io contraddittorio, affermare che il mio uso di cannabis sia diventato una dipendenza. Vorrei però includere che,quando non posso fumare a diversa di varie situazioni (come la mancanza di cannabis), non mi pongo nessun problema,al contrario non ho il pensiero.
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Utente
Utente
Negare che il mio uso di cannabis sia diventato una dipendenza***** scusate!

Che tipo di psicologo mi consiglia dottoressa?
Altri pareri, consigli?
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