Prossima pma

salve dottori vi contatto per avere un piccolo supporto psicologico visto che con mia moglie stiamo per affrontare la terza icsi (fecondazione assistita) la prima andata male la seconda terminata con un aborto spontaneo.....

Siccome mi rendo conto che la situazione e' molto delicata vorrei sapere come affrontare al meglio e come confortarmi con mia moglie...

diciamo che quello che "sembra" avere piu problemi sono io...l'anno scorso ho avuto seri stati d'ansia(corretti con l'alimentazione )....dovuti anche ad un lavoro altissimamente stressante al quale dedico tutte le energie della mia giornata per poi arrivare "sballato" a casa...


Di certo fare anche tre ore di viaggio per affrontare le visite di PMA non aiutano tanto.....diciamo che mia moglie reagisce meglio....anche se l'altro giorno mi ha detto che se dovesse andare male penseremo eventualmente ad un adozione....ed io per ora non mi trovo d'accordo...con il suo pensiero...

giustamente e' lei quella che patisce di piu affrontando i cicli, le punture, e la grande attesa, ma anche io nel mio piccolo affronto gli eventi con grande tensione... avete qualche suggerimento per affrontare nella maniera piu leggera possibile tutto cio' che ci sta venendo incontro??


p.s: il problema e' il mio....oligospermia...e il solo pensiero mi fa uscire di testa...sarei disposto anche a farle fare la sua vita senza di me


grazie per la disponibilita'
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile signore,

La fecondazione è un processo molto complesso e delicato che non sempre va a buon fine. Se prova a immaginare il numero di rapporti sessuali consumati quotidianamente mel mondo e a confrontarlo col numero di gravidanze andate a buon fine potrà avere un'idea di quanto siano estesi i problemi di fecondazione e concepimento. Ciò spinge ogni anno molte persone a richiedere consulti e interventi per tali problematiche. Le scrivo questo per farle capire che forse il senso di colpa connesso alla sua oligospermia è eccessivo in quanto molte persone vivono difficoltà analoghe. Il primo passo da compiere potrebbe dunque essere quello di accettare l'esistenza del problema senza farsene una colpa, ma piuttosto cercando di affrontare insieme a sua moglie le eventualità difficoltà che ne derivano. Tenga conto che se lei continua a colpevolizzarsi e ad angosciarsi potrebbe andare incontro a stati d'animo negativi che possono ripercuotersi sulla fecondazione stessa. Provi a concedersi attività piacevoli e rilassanti che possano gratificarla e farla sentire capace, oltre a fungere da distrattori nei confronti dei pensieri che la fanno sentire preoccupato. Sarebbe opportuno che lei parlasse con sua moglie delle difficoltà che state affrontando, esprimendole con gentilezza e comprensione il suo bisogno di starle vicino e le sue perplessità in merito all'adozione. L'aiuto di una terapia di coppia potrebbe agevolarla in questo e offrire a entrambi uno spazio comune da cui ripartire per affrontare il problema nel migliore dei modi.

Cordialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non vi è stato suggerito come coppia un sostegno psicologico per questa fase delicatissima della vostra vita?
Io credo che tutti questi fantasmi che Lei porta con sé, come ad esempio la colpa, l'adozione impossibile se non difficile, il lasciare Sua moglie perché potrebbe essere più felice senza di Lei, ecc... Le fanno male e sarebbe opportuno discutere con uno psicologo psicoterapeuta di persona, soprattutto se asserisce di soffrirne molto.
La coppia è un'entità e non più due individui separati, pertanto un percorso mirato a rafforzarLa e suppportarLa non può che essere utile.
Con Sua moglie ha condiviso le Sue difficoltà?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo ai colleghi nella risposta.
Anche se la problematica riguarda lei, quando si parla di infertilità, le complicanze psico/relazionali e sessuali appartengono ad entrambi i partners.

L’esperienza dell’infertilità presenta notevoli risvolti psicologici, sociali e sessuali, che possono danneggiare fortemente la salute ed il benessere personale e di coppia, destabilizzando la coppia in fertile.
La scoperta dell' infertilità, qualunque sia la causa, crea una profonda ristrutturazione della personalità e degli stili di vita dei partners, con la frequente comparsa di disturbi emotivi e sessuali.

La medicalizzazione della procreazione inoltre, disgiunge la sfera del piacere, associata alla sessualità, dalla finalità che diventa esclusivamente riproduttiva, dando vita ad un possibile manifestarsi di disfunzioni sessuali, disfunzioni del desiderio e del vissuto orgasmico.

Mi occupo di coppie infertilità da svariati anni ed al centro di fecondazione assistita nel quale faccio formazione, siamo sempre molto attenti al supporto psicologico alla coppia,dal primo colloquio all' eventuale PMA, perché dalla salute psichica dipende il futuro successo delle tecniche di PMA (procreazione madicalmente assistita).

Una donna stressata ha un funzionamento alterato dell' asse ipotalamo/ipofisi ed avrà difficoltà nel concepimento, attecchimento e così via....

Il counselling psico–sessuologico per esempio, è parte integrante di un percorso di cura e di presa in carico degli aspetti più intimi della coppia infertile.

La diagnosi di infertilità evoca fantasmi mortiferi, perché obbliga ad elaborare una condizione di lutto: il lutto dalla generatività naturale, a seguito dei rapporti sessuali, alle PMA.

Si rivolga al ginecologo che vi seguirà, sarà lui a dirvi cosa fare e come essere seguiti.

Farete una eterologa?

Le allego una lettura




https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1839-infertilita-coppia-psiche-e-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
intanto buongiorno e grazie per le vostre celerissime risposte..

x il dotto.Sposato : mia moglie ha parlato una sola volta dell'adozione ...dicendomi che se anche questa volta sarebbe andata male non sapeva se avremmo fatto un altro tentativo il che sarebbe il quarto...stiamo andando adesso incontro al terzo molto fiduciosi comunque anche se c'e' sempre quella preoccupazione delle visite che devono andare bene del pick up e della grande attesa del post transfer...inoltre ancora il senso di colpa va e viene a momenti...perchè vorrei renderla felice e mi rendo conto che per ora non ci sto riuscendo...nonostante stiamo insieme da 20 anni (fra fidanzamento e matrimonio) siamo giovani 35enni.

x la dottoressa Pileci : sul consenso c'e' il sostegno di coppia ma mai visto nessun psicologo che ha parlato con noi o c'e' stato detto se ci serviva....PURTROPPO spesso al sud si da tutto per scontato...mancano tante cose( pensate che dobbiamo farci 300 km... ogni visita)... inoltre come mi ha chiesto condivido spesso le mie difficolta....lei e' piu forte di me e parla poco....asserendo che vuole arrivarci tranquilla senza troppi pensieri...quello che mi fa piu soffrire e' magari vedere altri amici con bambini e noi che magari pensiamo di sperare di avere il nostro "senza commentare" ....e leggere gli occhi di mia moglie speranzosi senza fiatare mi fa stare male....

x la dottoressa Randone :
io e mia moglie facciamo un amore bellissimo...pieno di passione cmq....nessuna disfunzione...anche se spesso calcoliamo il periodo ovulatorio sempre con speranza....non so se riusciremo afare il percorso psicologico chiedero' penso che ne abbiamo bisogno perchè non e' facile....faremo una icsi non eterologa....

grazie a tutti per la cordialita' ricevuta dottori
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

già il non-detto nella coppia può creare difficoltà e inutili malintesi, per cui fa bene a parlarne con Sua moglie e condividere perplessità e stati d'animo.
Chieda delucidazioni anche sul mancato supporto psicologico, dal momento che è previsto.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
grazie per l'attenzione dottoressa.... sa come si svolge il supporto? forse si fa durante le visite??perche' noi in genere partiamo alle 4 di notte per essere li alle 7 ....