Causa dell'ansia

Buongiorno,
sono un ragazzo di 20 anni, da due mesi sono alle prese con forte ansia, attacchi di panico occasionali, confusione mentale, senso di sbandamento, nausea...il tutto è iniziato dopo che avevo deciso di provarci con una ragazza. Per quanto possa sembrare strano non sono mai riuscito a dichiararmi ad una ragazza, ma non per problemi fisici bensì per mancanza di coraggio! In passato sono stato più volte vicino ad iniziare una relazione ma sono sempre state le ragazze a fare il primo passo e tutto, io nonostante volessi iniziare un qualcosa venivo sempre fermato una'insicurezza interiore. Agli amici però per questione di reputazione ho sempre raccontato storie inventate sui miei rapporti passati. Due mesi fa, convinto che questa volta ce l''avrei fatta, ho chiesto ad un amico di presentarmi una sua amica che a me piace un sacco solo che mi sono ritrovato nuovamente di fronte alla paura di non farcela. Da li l'ansia non ha fatto che aumentare e non si è più fermata. Ero arrivato ad un punto in cui facevo fatica persino ad uscire di casa, quindi mi sono recato dal medico di base che mi ha prescritto una visita neurologica, la neurologa ha confermato che si trattava di ansia e mi ha dato una cura naturale. Non vedendo alcun miglioramento, dopo 3 settimane sono tornato dal medico che mi ha prescritto lo Xanax ma a dosi basse. Nel frattempo ho anche prenotato una psicoterapia ma i tempi di attesa sono abbastanza lunghi (mi sono rivolto al centro di salute mentale per una questione economica) e dovrò attendere almeno un mese per iniziarla. Adesso sto assumendo lo xanax da qualche giorno ma non vedo miglioramenti, forse per una questione di dosaggio, ma di questo ne parlerò con il medico. Aggiungo inoltre che il mio problema con le ragazze potrebbe essere, secondo me, dovuto al fatto che da bambino ho visto mia madre soffrire a causa dei tradimenti di mio padre e quindi inconsciamente potrei aver paura di far soffrire le ragazze verso le quali provo qualcosa proprio come lui fece con mia madre. Inoltre sono vari anni che ho interrotto tutti i rapporti con mio padre e da quando ho preso questa decisione la mia autostima è nettamente cresciuta. Sempre due mesi fa però mi è capitato di incrociarlo e forse questa potrebbe esesre un''altra causa della forte ansia di questo periodo. La mia domanda è:c'è qualcosa che posso fare per controllare l'ansia in attesa della psicoterapia, oltre alla cura farmacologica che già sto seguendo? questo stato d'ansia potrebbe essere stato scatenato da questi fatti? E per ultimo, se per caso mi avvicinassi a questa ragazza, l'ansia potrebbe diminuire o c'è il rischio che peggiori se per caso dovesse rifiutarmi? So che ci vuole pazienza ma la psicoterapia è ancora lontana e vorrei provare a fare qualcosa per migliorare la situazione, anche perchè sto avendo grosse difficoltà anche nella preparazione degli esami universitari.
Saluti
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazzo,
la psicologia non fonda il suo lavoro su semplici consigli che, con un click, possono risolvere i problemi. Si tratta spesso di un lavoro di cm, dato che non è immediato rompere schemi emozionali e comportamentali presenti da molto tempo.
Vede, più lei cercherà di evitare eventi che le creano disagio più l'elemento che teme incrementerà la sua potenza "terrifica". Ovvero più eviterà le ragazze più confermerà a se stesso di non essere in grado di affrontarle.
Le allego un link sul rapporto tra le emozioni e l'ansia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta, ho trovato molto interessante anche l'argomentazione del link, proverò a farmi avanti io per questa volta e vedere se in questo modo riuscirò a sconfiggere le mie paure e l'ansia, nel caso dovesse andar male resisterò questo mese in attesa della psicoterapia che sicuramente porterà alla luce la causa dei miei problemi, o almeno spero. Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Ah se posso aggiungere ieri mi sono dimenticato di dirle che un altro problema che si è presentato nell'ultimo periodo è dovuto al terrore di star male e forse è quello che più di tutti mi stà riducendo la qualità della vita, sono sempre stato terrorizzato dal vomito, fin da quand'ero bambino, ma quando sentivo anche solo una leggera nausea riuscivo a convincermi che non avrei vomitato e tutto passava. Ora però a causa di questa forte ansia ho iniziato ad evitare un sacco di luoghi e attività che a mio parere possono potenzialmente portarmi a star male: non riesco più ad entrare in luoghi con aria condizionata per paura dello sbalzo di temperatura, non riesco a mangiare e bere cose dal frigo per paura di una congestione, ecc... (ovviamente sono consapevole che il problema non sussite realmente, ho vissuto 20 anni senza queste paranoie ma ora per quanto ci provi non riesco proprio a fare altrimenti)...mi saprebbe mica dire se con la psicoterapia questi problemi si possono risolvere e all'incirca quanto tempo potrebbe volerci indicativamente? E se potenzialmente si potrebbe curare senza il supporto farmacologico o quello risulta fondamentale per la guarigione?
La ringrazio ancora
Saluti
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