Grande tormento sentimentale

Salve dottori sono una ragazza di 26 anni, prima del mio ragazzo attuale, con il quale sto da 3,5 anni, ho solo avuto una storiella clandestina (lui era fidanzato) nella quale c'era un'attrazione tremenda, ma che non si è mai consumata in un rapporto completo. Forse di questo ragazzo ne ero innamorata o forse no perché non ho mai sognato un futuro o fatto sogni romantici ad occhi aperti su noi due, ma so soltanto che quando lo vedevo e purtroppo tutt'ora il cuore mi va a mille e l'attrazione era molto forte. Alla fine la storia con questo ragazzo si è come interrotta nel senso che non ci siamo d'un tratto più salutati come se fossi arrivata ad un limite di sopportazione e io ho voluto dare, o meglio pensavo di dare, una fine definitiva alla storia voltandogli le spalle. Purtroppo mi sbagliavo dopo 5 anni circa 5 mesi fa ci siamo rincontrati in una palestra, lui ha ricominciato a salutarmi e io a ricambiare il saluto finché un giorno, un mesetto fa, con una scusa banalissima si è fermato a parlarmi. Da quel giorno per evitare i contatti sono andata in palestra in altri giorni della settimana, non volevo sentirmi turbata. Questa situazione però è come se mi avesse lasciato sospesa su un filo, avverto come se avessi dei conti in sospeso con questa persona, malgrado sia consapevole che non sarebbe stata la persona giusta per me, ma è stato uno di quei rapporti che non essendo mai realmente iniziati non sono mai finiti e questo suo riavvicinamento non ha fatto che accendere questa situazione. Dall'altro lato con il mio ragazzo circa 4 mesi fa ho avuto un periodo di crisi, sia nella coppia che interna in cui ero arrivata ad una quasi improvvisa consapevolezza di quanto fosse importante per me un cambiamento dei suoi atteggiamenti nei miei confronti, avevo capito che avrei voluto una persona diversa al mio fianco. Questa presa di coscienza mi ha permesso di capire tante cose, o almeno penso, ovvero che in realtà non ho mai provato forti emozioni nei confronti di questo ragazzo ( il classico battito del cuore) malgrado a lui non manchi nulla di così eclatante (bellezza, intelligenza, posizione sociale, cordialità, amore e rispetto nei miei confronti) e questi sentimenti si stavano andando ancora di più affievolendo. Tutto questo ho pensato, durante questo periodo di "illuminazione", fosse dovuto a questi suoi comportamenti che ho capito dovevano cambiare: persona petulante, precisa, autoritaria, si innervosiva per poco, lamentosa, mi faceva sentire sotto esame, permalosa. In breve tempo, dopo varie litigate questo cambiamento c'è stato e lui è da più di 2 mesi che con me è molto più accomodante, non è permaloso, è dolcissimo, non è più lamentoso ed è innamoratissimo, come lo è sempre stato. In me, però, non è cambiato nulla, anzi mi sento ancora più vuota e dopo l'incontro e un nuovo contatto con questa vecchia fiamma ancora più confusa ma non so darmi una spiegazione. Perché non essere innamorata di una persona che non mi fa mancare nulla, che mi fa sentire importante e d'altro canto sentirmi attratta da una persona che non mi ha mai rispettata. Pensate che lasciare una storia in sospeso può portare a questo? pur essendo consapevole che sarebbe stata una storia senza futuro? Oppure potrei avere un problema mio personale che non riesco a legarmi a un ragazzo serio che più è menefreghista più me ne sento attratta? Purtroppo ho questo dubbio perché delle volte sento di provare più attrazione per il mio ragazzo se fa di più lo spavaldo, se mi dice che gli gironzola qualche ragazza in giro e lui sarebbe tentato a conoscerla. Inoltre dopo le litigate mi sento molto più focosa con lui nei rapporti sessuali è come se avessi bisogno di un rapporto turbolento e che le storie piatte non mi stimolassero. Vi prego ditemi come la pensate mi sento troppo angosciata e vile.
PS: scusatemi per la lunghezza del consulto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Non sempre amore e buon senso vanno di pari passo.
Spesso il desiderio si accende all' interno di dinamiche complesse, irrisolte, conflittuali....
La sua storia in sospeso, come la chiama lei, forse vive ancora dentro di lei o forse la mantiene in vita perché il suo presente non è poi così appagante .

Quando passato e presente si intersecano creando così tanti disagi, o il passato non è stato adeguatamente elaborato e riposto in un cassetto o il presente non soddisfa a pieno.

Non credo sia possibile proseguire una relazione dove non è felice, nè triste ...nella quale vorrebbe un partner diverso, se è così insoddisfatta adesso, dopo come sarà?

Spesso nella vita si impara ad amare quello che si più, piuttosto quello che si vuole.....

Uno psicologo, de visu, potrà aiutarla al meglio nella lettura delle pieghe della sua psiche

Le allego delle letture sull' Amore

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Dottoressa la ringrazio molto per la risposta la cosa che mi preoccupa molto è proprio la possibilità di non aver bene elaborato il passato e so che purtroppo è dipeso da me, dal mio orgoglio e dal mio estremo raziocinio. Avrei dovuto fare e concludere i conti con questo ragazzo come fanno più o meno tutti e invece mi ritrovo con questa sensazione di aver lasciato i conti in sospeso con il passato...errori che forse si fanno a 20 anni dove l'immaturità non ti permette di affrontare certe situazioni e piuttosto si preferisce scappare.
Però non mi sono chiare delle cose che ha scritto:"Spesso nella vita si impara ad amare quello che si più, piuttosto quello che si vuole" voleva dire quello che si può?
Ed infine: "Uno psicologo, de visu, potrà aiutarla al meglio nella lettura delle pieghe della sua psiche" vuole dire che mi consiglia di parlare da vicino con uno psicologo? Può andar bene, secondo lei anche uno psicologo non psicoterapeuta?
Ma non è possibile innamorarsi anche dopo anni del proprio ragazzo? Non potrò mai essere pienamente felice con questo ragazzo e dovrei lasciarlo? Lei crede che una storia possa basarsi sul raziocinio o prima o poi si rischia di cadere in nevrosi o di tradire? Io ho come la sensazione che mi manchi qualcosa, che abbia rinunciato a delle sensazioni importanti per stare con questo ragazzo ma nello stesso tempo penso che non meriti di essere lasciato, penso che mi mancherebbe troppo, penso che potrei pentirmene un giorno se rimango a riflettere su di lui e su come è lui e penso che nessuno tra la mia e la sua famiglia potrà capirmi e rischierei di rimanere sola nel dolore. Ma nello stesso tempo ho bisogno di sentirmi viva, di sentire quel brivido di cui tutti parlano, ho bisogno di credere nell'amore, nella mia relazione e di vedermi in prospettiva futura con lui.
Vi ringrazio per l'ascolto