Depressione ansiosa?

Buonasera,
ho 42 anni e, dal 2005, soffro di attacchi di panico con agorafobia. D'estate, il problema si amplifica fino al punto che non riesco a uscire di casa se non per andare al lavoro, ma quando finisco non vedo l'ora di rinchiudermi dentro casa. Nel corso di questi anni, ho avuto una relazione molto lunga con un uomo sposato e ho praticato un aborto volontario. Non sono riuscita a dire a nessuno dell'aborto se non all'uomo con cui stavo...anzi, lui ha insistito perchè rinunciassi alla gravidanza dicendo che poi avremmo avuto un figlio. Ciò non è mai accaduto e la nostra relazione è terminata nel momento in cui io ho deciso di chiudere, dopo quasi 10 anni.
Sento una forte dipendenza dalla figura materna, piuttosto giudicante e dominante. Pertanto, ho paura di fare scelte che non la rendano orgogliosa di me. Altro aspetto: non riesco a dire no alle richieste dei miei familiari, anche dal punto di vista economico. Mi sento sempre in dovere di fare un di più per essere amata e non di essere semplicemente come sono. Tendo a sentirmi facilmente in colpa e a vivere la paura che possa sempre accadere qualcosa di brutto (pensiero catastrofico). Mi sento costantemente in tensione e, negli ultimi tempi, non frequento le amicizie pur avendone e avendo più possibilità di conoscenze per ragioni di lavoro. A lavoro, sono efficiente e vado tutti i giorni nonostante l'ansia. Da un anno sono fidanzata con un ragazzo che ha 10 anni in meno di me e non ha una laurea come me (ha un diploma). I miei familiari non sono al corrente della mia relazione perchè non sarebbero d'accordo sia in riferimento all'età che al titolo di studio. Ciò condiziona fortemente il mio modo di stare in relazione con questo ragazzo, che risente dei pregiudizi che ho ereditato da mia madre e che sono anche i miei. Mio padre, un mese fa, si è ammalato gravemente e ho contattato per la prima volta la possibilità reale che potesse morire.
Non ho una domanda specifica da porre, quanto una richiesta di un parere sulla situazione descritta.
Grazie per avermi dato la possibilità di scrivere
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Non ho una domanda specifica da porre, quanto una richiesta di un parere sulla situazione descritta.>>

Gentile Utente,
leggendo il suo scritto carico di una grande sofferenza tangibile, a me è sorta una domanda spontanea da rivolgere a Lei: perché tollerare tutto ciò per così tanto tempo?
Non ha mai pensato (o non lo ha mai fatto) di rivolgersi di persona ad un nostro collega?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sì, seguo una psicoterapia da un anno circa e qualcosa sta cambiando, anche se lentamente...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Bene, è davvero importante che si stia occupando di sé da questo punto di vista.
Come mai ha avvertito la necessità di questo "sfogo" qui su MI?
In questo periodo estivo la terapia è sospesa?


[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la psicoterapia è sospesa da due settimane e riprenderà giovedì prossimo. Due settimane di sospensione non sono tante e la motivazione di questa condivisione su MI nasce dal desiderio di avere un ulteriore parere specialistico. Inoltre, leggo spesso i consulti e le vostre risposte con interesse.
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