Come posso rialzarmi?

Salve,
sono una ragazza di 20 anni ed è ormai da un anno che la situazione in cui vivo è peggiorata.I miei genitori sono divorziati e mio padre non è mai stato presente;io vivo con mia madre che è in uno stato di depressione da che io ho memoria.Questo suo stato mi ha sempre condizionato,ho sempre vissuto con il timore che potesse intentare (nuovamente) un suicidio,che quello che facevo potesse procurarle un maggiore dispiacere (piu' volte è capitato che rinunciassi ad incontrare amiche per non lasciarla da sola,magari sotto sua richiesta),mi sono sempre comportata in modo tale che non avesse di cui temere per me,ho sempre cercato di non manifestare alcun sentimento negativo per la situazione economica ed emotiva in cui versavamo.Soffrivo molto quando mia mamma non andava ad alcun incontro scuola famiglia o ad una recita,nè si interessava ai miei studi o faceva quello che a me pareva che tutte le altre mamme facessero.
Ad oggi sono cresciuta e le cose non sono cambiate molto,a parte una:sono sempre rancorosa.Non sopporto il fatto di dover fare tutto io,di dovermi prendere qualsiasi responsabilità,di dover subire le sue reazioni eccessive ed il suo egoismo.Sono arrivata al punto di non sopportare piu' il malessere,fisico e non,delle persone per questo.Odio il fatto che cerchi sempre conforto da me.Tutti mi dicono di dover sopportare perchè non sta bene e io lo so,ma sono stanca di dover pensare a lei.
L'anno scorso ho finito il liceo classico e dopo la maturità la situazione in generale è precipitata.Ho iniziato a pensare a cose non piacevoli,in particolare alla morte e al fatto che la vita non ha senso.Questo pensiero mi ha angosciata per mesi interi e non avevo nessuno con cui sfogarmi,certo non con mia madre.Poi ad Ottobre ho iniziato l'università,mi distraeva e mi piaceva moltissimo l'ambiente e il corso di studi.Purtroppo pero' dopo un paio di mesi ho la conferma che mio padre non era mai stato intenzionato ad iscrivermi.Da allora non faccio piu' nulla;cerco un lavoro ma senza successo,le amicizie si sono allontanate (una in particolare,a cui tenevo con tutta me stessa) e sono rimasta completamente sola.Non ho aspirazioni,non riesco a pensare alla me tra 10 anni,non ho voglia di fare nulla,neanche quello che adoravo fare prima.La situazione familiare si complica sempre di piu',da una parte e dall'altra.Non faccio altro che guardare gli altri vivere,come se guardassi la tv e io resto lì ferma.Non mi sento di vivere,ma sopravvivere.Quando cammino per strada è come se fossi uno spirito e nessuno mi vedesse,non per davvero.Purtroppo data la mia particolare relazione con mia madre,non riesco piu' ad esternare i miei sentimenti ed emozioni;non riesco a sfogarmi con qualcuno,ho il terrore di dire a qualcuno di volergli bene.Mi sono costruita un guscio e in qualche modo mi sono imprigionata da sola.Ho paura di qualsiasi cosa eppure desidero con tutto il mio animo fare qualcosa,cambiare e cominciare a vivere!Ma come posso fare?Da cosa devo iniziare?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Da cosa devo iniziare?>>

Da qui, da questa sua richiesta.

Forse scrivere è stato più facile, ma ora si tratta di proseguire il cammino facendo il passo successivo, ossia recandosi di persona da un nostro collega che la possa affiancare in questo percorso.
Alla sua età -a tutte le età!- è giusto avere sogni da rincorrere e progetti da realizzare.

Sua mamma in tutti questi anni ha seguito delle cure (farmaci e/o psicoterapia)?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
ciò che scrive rende molto bene il suo stato interiore sedimentato da anni di sofferenze e del quale lei, tra le righe, individua bene anche le cause. Ok attraversa un momento in cui il carente sostegno familiare non può essere compensato dalla rete sociale secondaria come amici, partner, gruppi religiosi o altro; questo non vuol dire che le cose non posso cambiare.
In prima istanza io le consiglio, per liberarsi da tutto il peso che porta dentro, di rivolgersi al consultorio di zona per dei colloqui. Se il servizio alla sua età non è totalmente gratuito portà comunque avere un ciclo di colloqui a fronte di un modesto pagamento ticket. Lì riceverà un primo inquadramento e, in base a questi e nel caso il collega lo riterrà necessario, potrà continuare con un secondo ciclo o verrà inviata presso in un'altra struttura dell'ASL.
Non metta tempo in mezzo e ci faccia sapere.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Buongiorno,

cara utente nella sua infanzia e adolescenza le è mancato un requisito fondamentale per formare buone basi da cui partire per iniziare a vivere nel mondo con sicurezza: l'amore, l'affetto e il sostegno di sua madre. Questi "ingredienti" come ci ha riferito le sono mancati perché sua madre ha sofferto di depressione e lei si è ritrovata a svolgere un ruolo che non le apparteneva, fare la madre di sua madre. Da qui è nato il suo risentimento, la sua rabbia per questa situazione che ha percepito come profondamente ingiusta.
Ora, secondo me, deve ripartire da qui. Dalla costruzione di queste fondamenta che le sono mancate. E potrà farlo con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Un caro saluto

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte!
Sì,mia madre ha per anni seguito cure attraverso farmaci che pero' la facevano dormire quasi tutto il giorno (questo quando io ero piccola e venivo quindi assistita da due sue cugine),ora non vuole ripeterla perchè non vuole tornare a quello stato di "incoscienza".Adesso non segue nessuna cura,nonostante siano venuti piu' e piu' volte i medici del CIM che pero' non hanno dato alcun aiuto concreto.
Ho pensato spesso di rivolgermi ad un professionista ma non saprei dove iniziare,il mio comune non offre grandi opportunità in questo senso nè posso rivolgermi ad un privato.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Ha già provato a chiedere informazioni in questi centri?

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_5_file.pdf
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dopo
Utente
Utente
No,non ne ero a conoscenza.Mi è stata molto utile dottoressa e infatti nella lista c'è anche uno spazio giovani in un comune limitrofo al mio.Dovrei telefonare e chiedere cosa?Se c'è la possibilità di consulto?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Sì, chieda quali sono le modalità di accesso: ad esempio, se può prendere un appuntamento già per telefono o se deve recarsi là di persona; se il servizio è completamente gratuito o se è richiesto il pagamento di un ticket (di solito no...) e tutto ciò che le interessa sapere prima.

Lieta di esserle stata utile.
In bocca al lupo!
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio,provero' a fare come mi ha suggerito!