Disturbo alimentazione

Buongiorno, io sono una donna di 34 anni, che da due anni circa, si sottopone a diete di ogni tipo. Nell'ultimo anno però, la mia alimentazione è diventata ossessiva. Sono alta 172 cm circa e peso tra i 50 ed i 51 kg. Sono dimagrita moltissimo, privandomi soprattutto dei condimenti più grassi (vedi burro), dello zucchero e limitando molto l'apporto di cairboidrati. Penso costantemente al cibo, a ciò che mangerò, a come mangiarlo ed alle kcal che contiene. Spesso peso gli alimenti, e se x caso, mi lascio andare a qualcosa di più goloso, subito dopo sopraggiunge in me un forte senso di colpa. Durante il giorno, ogni mio pensiero è rivolto al cibo, a quanto peso, a come mi vedo allo specchio. Non mi vedo grassa, intendiamoci, ma neanche anoressica, come invece dicono i miei.
Mi arrabbio e divento nervosissima, se il peso si alza, anche solo di un kg o qualche etto, soprattutto, quando credo di aver fatto degli sforzi immani per dimagrire.
Non so quanto voglio dimagrire, ma so che non voglio ingrassare.
L'anoressia è uno stato mentale o mentale e fisico?
Qual è il mio disturbo secondo lei?

[#1]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

noto a distanza di un anno che il Suo problema col cibo non è stato ancora risolto, nonostante le indicazioni ricevute in precedenti consulti

https://www.medicitalia.it/consulti/scienza-dell-alimentazione/381478-fame-esagerata.html

https://www.medicitalia.it/consulti/scienza-dell-alimentazione/384717-dieta-e-nutrizione.html


E' chiaro che si tratti di un disturbo del comportamento alimentare, per il quale rimando questa Sua richiesta ai Colleghi Psicologi per una ulteriore e pertinente disamina.


Cordiali saluti.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo alle indicazioni dl dr . Marcolongo.
Solitamente quando il cibo diventa un pensiero ossessivo, centrale e sempre presente, potrebbe trattarsi di un disturbo del comportamento oro alimentare.

Online non si possono fare diagnosi, sarebbe utile che si rivolgesse ad un nostri collega per diagnosi corretta e terapia risolutiva.

Spesso il cibo ed il rapporto con l' alimentazione, cela altri disagi e soprattutto altri simbolismi.


In clinica ci sono due patologie importanti, della sfera oro-alimentare e sono:
1-Anoressia nervosa
2-Bulimia nervosa.

1- La prima viene caratterizzata dall'incessante riduzione di assunzione di cibo, fino al totale rifiuto, patologia che può sfociare in un quadro di dimagrimento estremo e morte.

2- La seconda, che in termini clinici, rappresenta l'altra faccia della medaglia dell'anoressia nervosa, è caratterizzata da un'assunzione convulsa di elevate quantità e qualità di cibo, e l'adozione da parte della donna che ne soffre, di strategie di eliminazione dello stesso, tramite il vomito o l'assunzione di farmaci che velocizzano il metabolismo basale e/o lassativi.

Le riporto qualche spezzone di un mio scritto

"Queste dolorose patologie, sono caratterizzate in termini psichici da un sentimento di vuoto e solitudine, che crea un circolo vizioso tra insorgenza e mantenimento delle patologie; sentimenti che trovano un'interfaccia nella dimensione affettiva e sessuale.
I due ambiti, spesso trattati e considerati in termini separatistici, devono essere considerati all'interno di una cornice univoca, tenendo ben presente la dimensione complessa del significato di sintomi, apparentemente disgiunti tra loro.
Il cibo assume un significato emotivo, consolatorio e compensatorio, di una pregressa ed assoluta mancanza d'amore e nutrimento, per un'anima malata e sofferente, depauperata d'attenzioni, cure ed energie psichiche. Il cibo, diviene un'amante, una madre accogliente, un utero caldo ove potersi rintanare, un chiaro sostituto d'amore.
Mentre l'anoressica rifiuta il cibo, l'anoressica sessuale, nega a se stessa la possibilità di sperimentare sensazioni erotiche

In entrambe le malattie il problema del "controllo" è centrale e fondamentale, queste donne temono di perderlo e di trovarsi in balìa delle proprie pulsioni e bisogni.
Digiuno e negazione dei bisogni, sono il fulcro di queste due patologie.
La bulimica sessuale invece, alterna periodi caratterizzati da una sessualità intensa, convulsa, praticamente bulimia, caratterizzata da un incessante susseguirsi di amanti, di cui però non sente alcun sapore; ad altre fasi della vita intima, caratterizzati da astinenza sessuale, alternando bisogno, colpa, vergogna ed espiazione della colpa (tramite vomito, lassativi o, rituali distruttivi).
Il cibo e la fame nervosa ed emotiva, sono metafore di espressioni emozionali complesse e profonde, sono manifestazioni di esperienze eccessive e destruenti, per un corpo estremamente fragile ed una psiche compromessa e sofferente.
Un percorso di psicoterapia diventa obbligatorio, per lenire sofferenze dell'anima, accudire un corpo affamato e mal nutrito e restituire alle donne che ne soffrono, una buona qualità di vita."


Non ci dice nulla di sè, oltre il cibo.
Ha una vita affettiva?
Familiare?
Lavorativa?

Mi sembrano omissioni significative, credo che sarebbe il caso di approfondire



Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

Si tratta di un vero e proprio disturbo dell'alimentazione, che non va trascurato.
Segua un percorso psicologico affiancato da un bravo nutrizionista e vedrà che col tempo riuscirà a non fossilizzarsi sul cibo come un ossessione.
Di solito le persone o meglio le giovani donne che hanno questo disagio, sono ipercontrollate ,molto acute e intelligenti.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Valeria Randone e colleghi,
purtroppo da ormai diversi anni ho problemi col lavoro a causa della mia depressione, sono disoccupata, non ho una vita affetiva da molto tempo, ma per fortuna vivo in una famiglia perfetta.
Vivo ancora in casa, per ovvi motivi economici, ma li mi sento al sicuro.
Il fatto è che provo soddisfazione nel dimagrire, non riesco a fermarmi.... e se sgarro con qualche cibo calorico, il giorno dopo devo rimediare.

Cordialmente

Paola Pampuro
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
in accordo con i Colleghi che mi hanno preceduta, le raccomando di ricorrere a diagnosi e conseguenti cure, i disturbi del comportamento alimentare beneficiano dell'apporto di più specialisti in sinergia tra loro

Ai link può trovare utili approfondimenti e informazioni

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
http://www.disturbialimentarionline.it/

Ci può riaggiornare se crede.

Cari saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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