Insoddisfazione sessuale e cuckoldismo

Ho 37 anni e sono da quattro anni l'amante di un uomo di 55 anni, sposato, che io amo sopra ogni cosa. é ai miei occhi l'uomo perfetto e lui si percepisce tale.
La nostra relazione, che ha coinvolto anche i nostri sentimenti, è nata sin da subito con una sua confessione: il cuckoldismo. subito mi ha spiegato che soffriva di questa malattia e che godeva nel soffrire vedendomi e sapendomi amante di altri uomini.
io, un po' per conquistarlo, un po' per creare uno "spazio" di condivisione solo nostro, l'ho assecondato e per molto tempo ho vissuto incontri con latri uomini che raccontavo a lui o mostravo consentendogli di guardare (ad incontro avvenuto). a volte ha partecipato attivamente a rapporti a tre.
i nostri rapporti sessuali erano sempre presenti, a prescindere da questi momenti altamente erotici che vivevamo. Io mi sono innamorata di lui, lui si è legato a me, ma nulla ha modificato nella sua vita. Tra noi c'era una grande stima, io per lui ero la numero 1 e lui per me è l'uomo della mia vita.
Nel corso del tempo, il suo desiderio per me è calato...non mi cercava più, i nostri incontri erano satisfattivi solo della sua persona. ho iniziato a non sentirmi più desiderata, sebbene mi rendessi conto che gli provocavo sempre una grande eccitazione. il giorno in cui mi ha anche detto che la nostra storia non avrebbe mai avuto un futuro, ho anche capito che non ero nemmeno amata. Ho sofferto da cani e ho cercato vendetta e "liberazione" da questa storia impossibile lasciandolo dal giorno alla notte per un altro, che lui stesso mi aveva "incentivato" a incontrare.
ho sbagliato, l'amore per lui mi a fatto ritornare su i miei passi e dopo un anno di scuse e telefoni chiusi in faccia, mi ha ridato parola. la freddezza dei primi tempi piano piano si è dissolta, lui diceva di non capacitarsi di come potesse volermi ancora bene, sebbene io mi sia permessa di "sostituirlo" con un altro. gli ho detto che l'amavo e mi ha detto che non è vero. sono andata avanti, all'inizio per circa 6 mesi non ha voluto nemmeno il contatto fisico con me, mi diceva dei suoi tempi elefantiaci nel superare le cose. Io non desideravo altro che essere di nuovo sua. ma niente. ho aspettato. piano piano gli è ritornata la voglia di me, e qualche volta, sporadica, siamo stati di nuovo insieme. Il pensiero delle trasgressioni passate lo eccitava molto e ve ne sono state anche di nuove (alle quali ha partecipato direttamente ma non con l'entusiasmo e la frenesia di sempre).
Ultimamente i nostri rapporti non esistono più, dice oggi che sono sempre la donna che in assoluto lo ha mai eccitato di più e anche adesso vedo di fargli questo effetto, ma non mi gratifica mai sessualmente. Il feeling tra noi è ritornato sereno, ma non sento più il suo desiderio.
negli ultimi tempi, mi ha proposto lo scambio di coppia, cosa che lui ha sempre trovato non in linea con la sua perversione. é un modo per usare l'eccitazione che gli provoco solo io per godere con altre donne che non lo hanno ferito?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
Lei definisce ripetutamente "amore" il sentimento che La lega a quest'uomo, ha considerato di utilizzare il termine "dipendenza"?
Ha sofferto molto in questa storia, i Suoi desideri non compaiono mai, era una storia senza progettualità da parte di lui; eppure Lei gli è molto legata: perchè?
Ora che la spinta erotica di lui si è esaurita, è rimasto solo ...lo scambio di coppia.

<é un modo per usare l'eccitazione che gli provoco solo io per godere con altre donne che non lo hanno ferito?< Lei chiede.

Ma io mi chiedo: questa donna ha opinioni e desideri propri o vive "in funzione di"?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Una coppia si fonda su molti elementi, non sono sulla sessualità
Manca dal suo racconto, il progetto ....lo sguardo verso la stessa direzione, che non siano le lenzuola, gli scambi, che non siano amplificati dall'eccitazione.
Il desiderio prima o poi scema se non viene nutrito da elementi emozionali, affettivi e cognitivi
Una relazione improntata alla sessualità e condivisione, senza legami duraturi e promesse d' amore eterno, autorizza quest'uomo ad "agire " le sue passioni o pulsioni...
Dal triangolo allo scambio.....

Le riporto qualche spezzone di alcuni miei scritti e le allego una lettura, dove troverà spiegate le dinamiche del triangolo amoroso ....

" Indubbiamente rappresenta un afrodisiaco per la coppia perversa ed un po' annoiata dalle solite modalità sessuali, tempi e luoghi dell'amore ortodosso e casalingo. Il triangolo, cela inoltre una fantasia omosessuale sia nelle donne, che negli uomini, che si prestano alla realizzazione di questo scenario erotico.
Predomina inoltre una "fantasia di sottomissione", che si colloca però sempre all'interno di una "legalità psicologica" (perché realizzata con il marito o con il partner abituale). Nel caso in cui sono due donne a realizzare la fantasia sessuale, la paura dell'omosassualità, viene tenuta a bada dalla genitalità maschile, presente e partecipe alla realizzazione di questo triangolo amoroso.
L'uomo ( o la donna) funge da simbolo alla non omosessualità femminile, testimonia esclusivamente la realizzazione di un momento ludico, convivialmente condiviso, nel rispetto delle fantasie comuni. Nell'era moderna, all'insegna dello spionaggio delle vite altrui (per es.Grande Fratello), il rapporto a tre soddisfa anche altre pulsioni, come per esempio quella voyeuristica, il bisogno-piacere dei protagonisti, di guardare e di essere guardati"

Sotto le lenzuola niente è perverso e niente è sbagliato, ma la sperimentazione va sempre desiderata in due e necessità una coppia empatica e ben salda, altrimenti il " dopo" è più una minaccia che un piacere, scelga serenamente.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/167-sesso-a-tre-il-mondo-dell-immaginario-erotico.html-


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4657-il-triangolo-no-non-l-avevo-considerato-gioie-e-dolori-dei-triangoli-amorosi.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
gent.me Dott.sse,

avete ragione...il mio desiderio, la mia volontà era orientata solo in un'unica direzione: amare lui e renderlo felice. Mi nutrivo della sua felicità, della sua attenzione per me, lui è eccezionale, meraviglioso, ha tutto; io no.
in questi giorni ho cercato di capire come stanno le cose nella sua vita: ha una vita coniugale felice, con la moglie è in buoni rapporti e lei probabilmente sa delle sue scappatelle, gliele consente ma lo tira a se quando esagera. Non è una sciocca.
Ho anche scoperto che, mentre lui giustifica il calo di desiderio verso di me dicendomi che è solo colpa del lavoro e nulla più, si concede ad altre donne che lo corteggiano.
ovviamente, non intenzione di vivere con lui esperienze di scambismo visto che già so che me le propone solo per fare una cosa diversa e non per "unirsi" a me.
Mi propone anche i soliti incontri con altri uomini, ai quali vorrebbe assistere come sempre, direttamente o indirettamente. Ma io ho improvvisamente perso ogni desiderio per lui... con tutto il dolore del mondo, pensavo fosse un Uomo difficile, ma Vero, almeno con me.
Non ha nemmeno il coraggio di dirmi che il desiderio gli funziona con le altre e solo con me si è interrotto.
Non voglio stare ancora male, aiutatemi a trovare un modo per chiudere e spiegare la mia chiusura senza vivere,ancora, nei sensi di colpa ma nemmeno in questa perenne umiliazione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
<trovare un modo per chiudere e spiegare la mia chiusura senza vivere,ancora, nei sensi di colpa ma nemmeno in questa perenne umiliazione.>

Questa Sua lucidità finale fa piacere perchè testimonia un senso di realtà tuttora presente.
Come chiudere?
Spiegare a chi?
Sensi di colpa?

Solo la sua >perenne umiliazione> Le dà subito il senso di tutto ciò e le risposte giuste.
Le risposte per Sè, naturalmente. L'altro ha già avuto quello che chiedeva.