Verginità

salve a tutti, mi chiamo Antonio e ho 23 anni. Se ho deciso di contattarvi è perchè ho bisogno del vostro aiuto, ed è un anno che sto affrontando questo "dolore". Io non sono mai uscito con una ragazza, e non uscendo con una ragazza non ho mai fatto l'amore con nessuno, quindi mi tocca di essere ancora vergine a 23 anni. Questo momento l'ho sempre considerato speciale, per cui se dovessi fare l'amore con qualcuno, lo farei con una ragazza con la quale ho un forte legame sentimentale. Purtroppo in vita mia ho conosciuto poche ragazze, e con quelle poche che ci ho provato sono sempre stato rifiutato. Fin da ragazzo sono cresciuto in un ambiente parrocchiale, quindi non ho mai frequentato ambienti come le discoteche, non ho mai fumato marijuana, non mi sono mai ubriacato..... insomma come tutti direbbero sono un ragazzo tutto casa e chiesa. Ho tanta vergogna (di me sopratutto) perchè questa condizione mi fa capire che io non ci so fare le donne e sono davvero un fallito. Il mio desiderio è quello di incontrare una ragazza che sia ancora vergine, come me, ma al giorno d'oggi è come cercare un ago in un pagliaio, e quindi mi sembra impossibile. Sono davvero esausto non riesco più a provare sentimenti a causa di questo disagio, ed ho davvero paura, perchè un giorno non so a chi incontrerò. Non so se mi accetterà e se io la accetterò a mia volta, perchè mi riesce davvero difficile accettare una ragazza che a mia differenza abbia esperienza, perchè non ho mai avuto un contatto con una donna. E non intendo solo nei rapporti sessuali ma anche quelli affettivi come un bacio, una carezza, un abbraccio..... Mi viene da piangere solo nel rileggere queste parole perchè mi sto dando delle colpe che non ho. Purtroppo a causa di alcuni eventi causati nella mia vita, non ho potuto essere un ragazzo come tutti quindi per questo ho dovuto sempre frequentare un ambiente parrocchiale, proprio per non seguire una cattiva strada. Vi chiedo umilmente se potete aiutarmi. Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
capisco il Suo malessere e scoraggiamento. E tuttavia attendere la ragazza "giusta" non è una colpa.
Intuisco che dietro le Sue parole c'è una realtà più complessa, che - se vuole - ci potrà tratteggiare maggiormente.
Lei ora prova "vergogna" per essere così inesperto con il genere femminile. Forse si tratta di "imbarazzo"?
Di fronte a questa realtà la soluzione che Lei prefigura
<Il mio desiderio è quello di incontrare una ragazza che sia ancora vergine, come me,> non è l'unica.
Lei studia? Lavora? Aprire gradualmente il Suo mondo in modo da poter conoscere e intessere alcune amicizie anche con ragazze è un modo graduale di approcciarsi all'altro sesso.
Un ultimo dato: oggi sono molti più di ieri i ragazzi (maschi) vergini anche fino a 30 anni.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
La verginità al maschile non esiste, è una termine che correla alla sessualità femminile ed alla deflorazione, cioè alla rottura dell' imene.
Spesso l'educazione cattolica crea dei disagi, ma nono curabili e risolvibili, pur mantenendo la fede integra

Immagino che non abbia ricevuto, ne in famiglia ne a scuola, educazione emozionale e sessuale, quindi è tutto ancora più complesso.
Le allego delle letture sulla prima volta e sulle ansie ed aspettative ad essa associata, sia al maschile, che al femminile.

Aspettare la donna giusta, non é uno sbaglio, ma un valore aggiunto alle proprie scelte, solo nel caso in cui l'attesa non sia una scelta obbligata e "difensiva"


Prima volta.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

e se la situazione fosse più semplice di come Lei la vede?
E se le soluzioni fossero numerose e più semplici di quella (unica) che Lei propone?

Come la dott. ssa Brunialti, anche io credo sia possibile cambiare non solo il modo in cui Lei vede il problema, ma iniziando dal FARE alcuni semplici e per fortuna divententi esperienze, come quello di fare nuove amicizie e frequentazioni. Ridimensionando il problema e cercando di drammatizzare meno, alla Sua età è possibile cambiare, ma il primo fondamentale cambiamento è quello relativo al modo in cui vede se stesso, le Sue potenzialità, le Sue capacità.
Quello relativo alla sessualità e alla verginità potrebbe essere semplicemente la conseguenza di una scarsa autostima (appresa nel Suo percorso di vita) e che certamente La fa soffrire, facendoLa sentire diverso dagli altri ragazzi. Ma le soluzioni ci sono.

Ora Lei non sa come fare. Per questo motivo è importante chiedere aiuto ad uno psicologo di persona, per poter modificare l'idea che ha di se stesso e iniziare a fare tutto ciò che fin qui non ha osato FARE.
Infatti a me pare che Lei non abbia mai fatto neppure il tentativo di chiedere ad una ragazza di uscire, ma tutte le Sue fantasie a riguardo non fanno altro che alimentare le Sue paure.
Anche un rifiuto non è la fine del mondo, ma se non osa iniziare a FARE, non potrà cambiare.

Uno psicologo di persona può essere utile per lavorare su tutti questi punti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Innanzitutto volevo rigraziare tutti per avermi dato risposta, ed inizierei a parlare un pò di me (come ha proposto la dott.ssa Brunialti). All'età adolescenziale ero affetto da scoliosi idiopatica e per tre anni consegutivi ho dovuto portare un busto ortopedico lionese ma nonostante tutto ho dovuto affrontare l'intervento chirurgico (che durò 12 ore). Tutto questo è avvenuto all'età di 16 anni. In quel perodo ho sempre desiderato di fidanzarmi con una ragazza, perchè volevo un pò di affetto anche perchè potevo non esserci più, dato che l'intervento di scoliosi è uno dei più difficili in tutto il campo ortopedico. Ma trascorso questo periodo non ho mai avuto una storia d'amore. L'unico ambiente cui frequentavo era la mia parrocchia e quindi le ragazze le potevo conoscere solamente in quell'ambiente. I miei amici erano tutti fidanzati, quindi a maggior ragione è come se non li avessi mai avuti. A scuola c'erano più ragazzi che ragazze, avendo frequentato l'istituto tecnico industriale, ed infine in estate sono sempre stato pendolare insieme ai miei genitori. Quindi sono trascorsi giorni, mesi ed anni tale da avere 23 anni e di stare ancora a "zero". Ed è proprio questa la mia vergogna perchè non so come dovrei comportarmi con una ragazza, nel senso che se le dico tutta la verità, lei mi ricambierà con la sua verità.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Grazie di aver accolto l'invito a raccontare qualcosa di sè.
L'intervento pesante sul corpo - nell'età in cui esso acquista sembianze adulte - è in grado di incidere sulla fiducia con cui la persona vive il corpo stesso.

>Ed è proprio questa la mia vergogna perchè non so come dovrei comportarmi con una ragazza>
Non credo che sia una vergogna, ma forse un imbarazzo, non crede?

Ma attualmente che fa nella vita? Studia? Lavora? Attende?

Saluti cordiali.
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Attualmente studio Economia Aziendale, ma a causa del mio passato e di questo "problema" di cui vi sto parlando, non sto dando il massimo nello studio. Sarà anche ridicolo, ma per me una ragazza illibata è un premio alle mie sofferenze. Mi spiego meglio: molte volte quando ho sentito parlare di avventure e di rapporti occasionali, tutto si parlava tranne che amore. Perchè ammettiamolo quello non è amore, ma è solo divertimento o libero sfogo ai propri istinti. Quindi dato che io non ho fatto certe esperienze, e (come ho detto all'inizio della conversazione) dato che ho sempre desiderato di far l'amore con una ragazza di cui provo forti sentimenti, come posso accettare una ragazza che , a mia differenza, abbia esperienza? Quindi più di imbarazzo parlerei di umiliazione e sopratutto rassegnazione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Approfitti della settimana le benessere sessuale che si terrà a breve in tutta italia, per una consulenza psico/sessuologica gratuita

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5042-benessere-e-salute-sessuale-frutto-di-competenze-integrate.html
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"come posso accettare una ragazza che , a mia differenza, abbia esperienza? "


Gentile ragazzo,

qui Lei sta costruendo un problema dove non c'è e sta a Lei incastrarsi in un ragionamento che non porta da nessuna parte e ritenere che non riuscirà ad accettare una ragazza.

Oppure potrà pensare alla Sua felicità, pur tenendo presente i Suoi valori e le Sue convinzioni. Se però da solo non riuscisse a modificare questa idea, l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta Le sarà molto utile.

Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html

Cordiali saluti,
[#9]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Il problema apparentemente non c'è ma purtroppo in un mondo dove si vuole tutto e subito non so se c'è ancora qualcuno che possiede ancora questi valori. Sono davvero desolato, non so che fare, perchè una soluzione a questo problema non c'è. Bisogna solo accettare ed andare avanti. Ed è proprio questo quello che mi blocca: sono stanco di essere forte; ho un passato che ad oggi faccio ancora fatica ad accettarlo,come posso accettare quello di un'altro, sopratutto se è diverso dal mio? Scusatemi se sono così malinconico ma davvero non riesco a farne a meno di questo problema.

P.S grazie dott.ssa Randone per l'invito
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Occorre forse diventare più "semplici"; se con una ipotetica ragazza c'è del feeling, che sia vergine o no è importante? parlando della verginità, talvolta non si tratta di valori, ma di problemi. Non stia dunque a dare pagelle, ma a vivere emozioni e sentimenti , entro un quadro di razionalità possibile.
Considerato che qyeste problematiche La bloccano anche a livello "studio", accetti l'invito delle colleghe - da me condiviso - di chiedere l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Riprenderà le fila della sua vita.
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Dr.ssa Elisa Sala Psicologo 54 1
Gentile utente, ho letto la sua storia e oltre a condividere ciò che le è stato detto dalle altre colleghe vorrei chiederle se dietro questa sua convinzione di volere una donna ancora vergine non si nasconda questa sua insicurezza e sfiducia in sé stesso; quindi una paura del confronto (confronto con un altro uomo).
A parer mio un sostegno psicologico o un percorso di psicoterapia la potrebbero aiutare a vincere alcuni blocchi e a rafforzare la sua autostima in modo da ritrovare sé stesso, la propria autenticità che ora sento offuscata appunto da alcune paure.
Cari saluti.
Elisa Sala, psicologa e psicoterapeuta in formazione psicoanalitica Genova.

Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ringrazio tutti per il vostro intervento. Cercherò di fare il meglio.