Ex: insistente e depresso, non ce la faccio più

Il mio ex è sempre stato una persona molto sensibile ma decisamente appiccicosa. All'inizio non sembrava così, pensavo al massimo fosse un po' timido, ma quando ci siamo messi insieme mi ha mostrato questo suo lato eccessivamente presente. Voleva stare sempre con me, dalla mattina alla sera, anche quando avevo da fare lui voleva stare con me, anche solo per guardarmi. Anche per dormire doveva sempre abbracciarmi, ogni notte, per tutta la notte. Dovevo dirgli chiaramente di allontanarsi se volevo anche solo girarmi senza averlo attaccato. Quando a un certo punto ho davvero avuto bisogno di spazio gli ho chiesto qualche giorno per poter studiare in santa pace senza essere fissata. E' durato un giorno solo senza vedermi e quello dopo era già in lacrime a chiedermi che cosa avesse sbagliato, perchè lo stessi allontanando (solo per un giorno in cui dovevo studiare!). Conoscendolo ho capito che era un ragazzo estremamente sensibile, che al minimo accenno di discussione scoppiava in lacrime, rendendo impossibile qualsiasi confronto. Tutto questo è durato per 7 mesi. Dopo qualche tempo sono dovuta partire e abbiamo deciso di continuare la nostra relazione a distanza. Pensavo che in questo modo il problema della sua eccessiva presenza si sarebbe in qualche modo attenuato e che lui avrebbe imparato a essere più indipendente. Invece no. Non riusciva a stare un giorno senza scrivermi. Io gli ho spiegato più volte che ho bisogno dei miei spazi, che sentirlo ogni giorno mi faceva sentire anche peggio... ma nulla, lui resisteva un giorno al massimo e poi mi ricontattava disperato.
A un certo punto non ce l'ho fatta più e l'ho lasciato. Considerando il suo attaccamento gli ho suggerito di non scrivermi, perché altrimenti per lui sarebbe stato ancora peggio... niente, continua a scrivermi. Io non so che fare, mi dice che è depresso, io sono estremamente stressata dal suo comportamento ormai da mesi, ma ho paura che se lo ignorassi o se gli dicessi qualcosa di sbagliato lui potrebbe togliersi la vita (non me l'ha detto chiaramente ma ho capito che qualche anno fa aveva pensato al suicidio).
Da sempre gli consiglio di andare da uno psicologo e oggi ha finalmente deciso di prendere un appuntamento, ma come mi devo comportare se dovesse scrivermi ancora (cosa di cui sono abbastanza certa)? Dirgli di non contattarmi non serve a niente, ho cercato anche di fargli capire che mi sta facendo sentire male ma non mi ascolta, più va avanti più mi esaspera e sono tentata di rispondergli in modo aggressivo, cosa che voglio evitare per paura che si suicidi. E' un circolo vizioso e non so che fare, so solo che sono a pezzi, in un certo senso anche spaventata, e non ho idea di come gestire la cosa!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quando questo ragazzo Le scrive, Lei che cosa fa?
Risponde al messaggio, chiedendo di non essere più contattata?

Dice bene quando dice che è un circolo vizioso, perchè se Lei risponde, anche solo per domandare di non essere più importunata, è probabile che questa richiesta venga colta come un contatto comunque e se Lei non risponde potrebbe fare venire voglia e curiosità a questo ragazzo di capire meglio come mai Lei non sta rispondendo e quindi accanirsi ulteriormente.

Non ha pensato ad altre soluzioni, quali ad es cambiare numero?

Vorrei però sottolineare che Lei è stata tirata dentro dalla patologia di questo ragazzo sia per l'ansia con cui vive il tutto, sia per il timore che un Suo gesto o mancanza possa causare il suicidio: non è così!

Lasci che quel ragazzo risolva il problema, ma anche Lei si prenda cura di se stessa, magari rivolgendosi ad uno psicologo per poter gestire meglio questo stress.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quando mi scrive è sempre per parlarmi di quanto sta male, lo faceva anche prima che ci lasciassimo. Con una persona così, che alla minima difficoltà scoppia in lacrime e sembra autodistruggersi non ho il coraggio di non rispondergli o cambiare numero, perché ho paura che trovandosi solo possa sentirsi ancora peggio e fare qualcosa di stupido. Dottoressa se lei avesse pensato al suicidio, in un periodo veramente nero della sua vita, non riuscirebbe in qualche modo a capire se un'altra persona stesse passando lo stesso? Per me è così. Ho capito che questo ragazzo si sente estremamente solo e non desiderato, e che adesso che ha più bisogno di aiuto non sta trovando nessuno e quando questo accade ti vengono brutti pensieri in testa. Io alla fine ne sono uscita, ma questo ragazzo è molto più vulnerabile e isolato di quanto non lo fossi io.
Mi ha già fatto intendere diverse volte che la sua vita non ha più senso, ed è un dato di fatto che questo ragazzo non possieda i mezzi per vivere una vita serena, non credo che l'ansia abbia nulla a che fare con tutto ciò, sono al massimo spaventata per la sua salute, cosa che mi pare normale considerando che comunque mi importa di lui.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Certo, ma purtroppo non può davvero fare nulla. Non sarà rinunciando a vivere alla Sua vita che questo ragazzo si sentirà meglio e faccia attenzione anche alle manipolazioni che gli altri possono utilizzare con Lei.
Ha già consigliato una consulenza psicologica/psichiatrica a questo ragazzo; cos'altro pensa di poter fare?
Io ho pensato alla Sua ansia, perchè sembra che Lei stia attribuendo a quel ragazzo i Suoi timori e quindi tutto ciò La fa rimuginare su eventuali azioni di questo ragazzo.
Se ancora non l'ha fatto, penserei di parlare con i famigliari del ragazzo, dicendo che cosa fa.

Cordiali saluti,